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Appena don Luigi Caldera ha terminato di parlare abbiamo raccolto alcuni commenti tra attuali e precedenti amministratori comunali presenti all’incontro

Eugenio Comincini, Sindaco: “Un intervento che deve essere meditato e letto con attenzione da parte di tutti coloro che sono impegnati nella vita sociale e politica di questa nostra città e che ne hanno a cuore il suo bene e il suo futuro.”

Paolo Frigerio (Sindaco dal 1994 al 2002): “Sono rimasto molto colpito. Il suo discorso di oggi riepiloga tutto quanto lui mi ha detto negli anni in cui abbiamo collaborato. Questa è la verità di questo uomo, lui l’ha svelata all’inizio di questo suo discorso: l’amicizia personale, rispetto alle istituzioni, con chi ha guidato questa città, che è maturata attraverso dialoghi di questo genere, a un livello alto, e che hanno aiutato chi ha responsabilità istituzionali a migliorare l’azione amministrativa e a migliorare come uomo. Sono felice di aver sentito tutti questi discorsi riassunti, questo pomeriggio, in un unico discorso. Vorrei leggerlo ancora e con attenzione.”

Angelo Rocchi (consigliere comunale della Lega Nord) - “Ha fatto un discorso molto profondo, da rielaborare, perché ha mandato messaggi molti forti. Secondo me è una persona valida e l’ha dimostrato anche oggi con dei contenuti importanti. Su alcuni passaggi non ero molto d’accordo, ma avrò modo di approfondirli.”

Giorgio Perego (Presidente del Consiglio comunale):  “Mi è piaciuto molto, ha toccato diversi punti molto interessanti, soprattutto quelli sulla politica e sull’educazione. L’educazione, secondo me, è il tema centrale: concordo in pieno. Comunque un contributo di alto livello. Mi ha dato momenti di ripensamento e di approfondimento.”

Daniele Cassamagnaghi (Sindaco dal 2002 al 2007): “Un discorso che ha richiamato i temi cari alla Chiesa, ha invitato a valore alto, ha ricordato le criticità sociali e sopratutto di governare con estrema oculatezza e per il bene comune. Condivido la sua preoccupazione sui temi dell’educazione e dei giovani anche perché, essendo insegnante, le vedo e le vivo molto da vicino le emergenze educative di oggi e sono molto preoccupato per questo. La vicinanza ai giovani, soprattutto il richiamo alla famiglia, il far osservare regole e valori esprimono un indirizzo fondamentale di vita che condivido. Mi ha fatto piacere il rilievo sulla casa, che è stata anche una preoccupazione nel corso del mio mandato, che ho concretizzato con la scelta dell’edilizia convenzionata e dei contratti di quartiere.”