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Affrontare i cambiamenti senza dimenticare i principi

 L’Agricola rilegge gli accadimenti e le determinazioni di questi ultimi anni alla luce delle motivazioni che dalla fondazione l’hanno portata da protagonista fino ai nostri giorni

 
L’ingresso del supermercato dell’Agricola, in piazza Matteotti


Rileggendo la lectio magistralis del Cardinale sul significato del bene comune, siamo indotti a pensare che la storia contemporanea ci mette di fronte a corsi e ricorsi, crisi economiche e sociali che si alternano a periodi floridi di crescita e di sviluppo.
Sin dalle origini (risalenti alla metà del 1800), l’impresa cooperativa, grazie al principio della mutualità, ha mostrato sempre la capacità di perseguire lo sviluppo sociale insieme a quello economico, sopperendo, ove mancava, all’iniziativa privata o a quella istituzionale.

 

Il pensiero laico si ritrova in un discorso di Giuseppe Mazzini del 1860 sulla pesante situazione economica di allora, e possiamo trarne spunto: “… siamo chiamati a formare una sola grande famiglia. In questa famiglia possono esistere disuguaglianze generate dalle diverse attitudini, dalle diverse capacità, dal diverso desiderio di lavoro; ma un principio deve signoreggiarla: chiunque è disposto a dare, per il bene di tutti, ciò ch'egli può di lavoro, deve ottenerne compenso tale che lo renda capace di sviluppare la propria vita sotto tutti gli aspetti che la definiscono …”. Parole davvero attuali, di oltre 150 anni fa!

 

I documenti del Magistero hanno indicato negli anni la via della solidarietà, condivisione, cooperazione per la ricerca del bene comune. Il recente documento del Cardinale Scola lo ricorda e invita a proseguire su questa strada con impegno quando dice: “… il bene comune secondo la visione cristiana abbraccia l’intera vita dell’uomo” così che vari soggetti possono contribuire “al bene pratico dell’essere insieme formulando proposte circa tutti gli aspetti antropologici, sociali ed economici della vita associata.

 

“Conservare i posti di lavoro, mirando a crearne di nuovi” - Parole di stimolo a continuare la nostra attività di Cooperativa seguendo le linee guida che ci hanno sempre contraddistinto a tutela del bene comune. Infatti la nostra Cooperativa, che si colloca nell’ambito economico ed agisce nel settore del commercio, per poter operare nella società di oggi, molto diversa da quelle delle sue origini, si è trasformata e ha aderito a una struttura di cooperazione più ampia, a livello nazionale, così da realizzare operazioni che solo le grandi strutture possono permettere. È stato così possibile avere una dislocazione diffusa, ottenere un contenimento dei prezzi e soprattutto la creazione di lavoro che resta il mezzo di sostentamento e il motore per l’evoluzione e il progresso.

Questo dimostra l’impegno e la determinazione nell’affrontare i cambiamenti, sempre più spesso repentini nelle economie moderne, la capacità di evolversi e creare reddito senza mai dimenticare i principi di sussidiarietà e solidarietà, volgere lo sguardo all’orizzonte senza mai staccare le radici dai nostri territori di appartenenza, soddisfare al meglio le aspettative dei clienti, “pensare globale - agire nel locale”.

In questo periodo di crisi troppo spesso assistiamo alle reazioni delle aziende private che, a fronte di un minor ricavo, tendono a tagliare pesantemente i costi fissi (posti di lavoro) per mantenere alta la percentuale di redditività. La logica del mondo cooperativo è diversa: gli sforzi si devono moltiplicare per mantenere i ricavi sufficienti a creare ricchezza collettiva e conservare i posti di lavoro, mirando a crearne di nuovi.

La tutela del bene comune, quindi, passa così anche dal mondo delle aziende cooperative di cui facciamo parte, e ne siamo orgogliosi, con la consapevolezza che i soci, gli amministratori, i lavoratori, dovranno maggiormente sforzarsi e “attrezzarsi” per le sfide del prossimo futuro.

 

per la Cooperativa Agricola Cernuschese
Carlo Alberti

 

 

 

Il significato del bene comune - Presentazione
La lectio magistralis dell'arcivescovo
Il bisogno casa continua ad essere forte (Coop. Ed. Constantes)
La cooperazione mezzo per operare comune (BCC Cernusco)
Il protagonismo e il “fare rete” delle associazioni: la sussidiarietà nei fatti
Gestire "i beni comuni", essenza del bene comune (intervista a Fabio Battagion)

 

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