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Il significato del “bene comune”

Lo scorso 26 aprile il Cardinale Angelo Scola tenne una lectio magistralis presso il Centro Congressi della Fondazione Cariplo con a tema “il significato del bene comune”. Il testo, articolato e onestamente di non semplice lettura e comprensione, ci ha però sollecitato, attraverso alcuni tra i tanti spunti, a verificare come nella nostra comunità ciò sia percepito. In particolare dal mondo della cooperazione e del volontariato, citati nella lectio: “Infatti perché abbia senso parlare di pratiche solidali - volontariato, organizzazioni non profit - occorre riconoscere il bene comune sociale primario dell’essere insieme. Le pratiche di solidarietà esprimono la compartecipazione sia nei beni che nei carichi (pesi) sociali”.
Anche se il Cardinale parte dall’affermazione che “Il bene comune” è “un valore non più ovvio”, il quadro che ne emerge è per molti versi confortante, e vi sono sicuramente due elementi che dai contributi ricevuti, e per i quali ringraziamo vivamente gli estensori, vorremmo sottolineare: non agire da soli, ma fare insieme e “fare rete” in un contesto di relazioni; c’è una parte che ciascuno può fare, e non è lecito “chiamarsi fuori”-

V.A.

La lectio magistralis dell'arcivescovo
Affrontare i cambiamenti senza dimenticare i principi (Coop. Agricola Cernuschese)
Il bisogno casa continua ad essere forte (Coop. Ed. Constantes)
La cooperazione mezzo per operare comune (BCC Cernusco)
Il protagonismo e il “fare rete” delle associazioni: la sussidiarietà nei fatti
Gestire "i beni comuni", essenza del bene comune (intervista a Fabio Battagion)