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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 48°/2008

Dall’emergenza scuola alla questione giovanile

 

La scorsa settimana è stata ricca di appuntamenti: dalla seduta del consiglio comunale al primo incontro sul PGT, dal convegno della BCC locale a quello del CEAF sull’adozione. Tante le indicazioni emerse, noi cercheremo di riprenderne e proporne alcune.

 

Ampio dibattito, nella seduta del consiglio comunale dello scorso 17 novembre, sulla scuola, a partire da una mozione presentata e approvata dalla sola maggioranza:  “Fermiamo l’attacco alla scuola pubblica”.

La discussione ha sostanzialmente riproposto, anche a livello locale, la stessa contrapposizione, tra le forze politiche, esistente a livello nazionale. Da una parte la minoranza, a difendere la legge “Gelmini”; dall’altra la maggioranza, a criticarla fortemente.

Partiti e liste civiche di opposizione hanno sottolineato che il recente provvedimento governativo sulla scuola ha introdotto “poche, chiare e precise innovazioni”; hanno invitato tutti a “informarsi, a evitare strumentalizzazioni” e hanno espresso la contrarietà ad una “mozione ritenuta generica e confusa”.

Dalla maggioranza è, invece, venuta l’accusa di aver approvato una legge che non pone “al centro la persona, ma bensì i costi da tagliare”, tagli fatti in  modo “indiscriminato ad ogni livello di istruzione”, pur riconoscendo che “quando si parla di scuola si può anche parlare di sprechi ed inefficienze”. E’ stato anche detto che per il varo di questa legge è mancato il dialogo e il confronto tra le diverse componenti scolastiche e che nella scuola non si può pensare solo all’efficienza, perché occorre innanzitutto tutelare le fasce deboli della popolazione.

Sulla scuola ci pare di poter esprimere tre considerazioni. Innanzitutto, concordiamo con chi ha autorevolmente osservato che “pende sul Paese, più che una saltuaria emergenza scuola, una sovrastante e ben più grande, da tutti sottovalutata, emergenza giovanile … è dunque alla questione giovanile in generale che dovrebbero essere rivolti l’attenzione e gli impegni delle forze politiche. Di governo e di opposizione, perché, a ben vedere, è l’intera classe politica che è in grave ritardo rispetto ad essa. Serve un raccordo tra ciò che andrebbe fatto nella scuola per rinnovarla e collegarla alla società civile e ciò che andrebbe fatto per inserire a tutti gli effetti giovani nella comunità nazionale.”

Poi riteniamo che la scuola e l’università devono essere messe al centro di una riforma vera, discussa in parlamento e con le parti sociali. Puntando su una scuola nella quale si studi e ci si formi realmente, perché tutti sanno che la carenza più grande della scuola è la povertà di insegnamento, le cui conseguenze ricadono innanzitutto sui ragazzi e le loro famiglie.

Inoltre, fatti i necessari tagli sugli sprechi, devono poi esserci gli stanziamenti per la ricerca e per garantire il ricambio del corpo docente.

 

Durante la stessa seduta del consiglio comunale, il Sindaco, Eugenio Comincini, ha comunicato che la giunta comunale ha esaminato il contenuto della lettera, giunta ai consiglieri di minoranza e di cui si era avuta notizia nella precedente riunione, in cui si parlava di “Corruzione al Comune di Cernusco sul Naviglio”.  “Convinti della completa infondatezza -  ha detto il Primo cittadino - dei contenuti riferibili al Sindaco e agli assessori (la giunta al completo) ha deliberato di incaricare il Sindaco di presentare tempestivamente i provvedimenti diretti all’accertamento della verità e di dargli mandato per adottare tutti i provvedimenti per la tutela dei diritti e interessi del Comune.”

Comincini ha, quindi, informato di aver presentato una denuncia-querela alla locale stazione dei carabinieri e ha dichiarato di essere, unitamente agli assessori, “completamente estraneo alle illazioni contenute nella lettera”, che “ritengono lesiva del proprio onore.”

 

Sono iniziati - martedì 18 - gli incontri per “progettare insieme il futuro di Cernusco” in vista della stesura del Piano di Governo del Territorio (PGT). In una sala della biblioteca affollata, i professionisti incaricati di redigere il PGT hanno illustrato l’eredità che lascia il Piano Regolatore Generale (PRG) vigente e le alternative di sviluppo che la città si trova a dover esaminare.

Il Sindaco, introducendo la serata,  ha osservato che si tratta di “avviare un percorso partecipato per una tappa importante nella vita della nostra città: delinearne il futuro. Consapevoli che, in questo percorso, ci sono tuttavia delle criticità che difficilmente potranno essere superate, a seguito delle scelte urbanistiche fatte dalle precedenti amministrazioni."

Il nuovo PGT si deve confrontare con una residua capacità edificatoria di circa 280.000 mc (per circa 2000 / 2300 abitanti teorici), cioè quanto previsto ma non ancora costruito in base al PRG. In eredità anche circa 220.000 mq di superficie non ancora utilizzata, con una destinazione diversa dal residenziale.

Di fronte a questa eredità, il PGT dovrà decidere se lasciare tutto inalterato; oppure regolare quanto già previsto in modo diverso; oppure ancora, distaccarsi dalle previsioni vigenti.

Dalle interviste fatte in precedenza a “testimoni privilegiati della città” (circa una dozzina) e dalla rielaborazione fatta dal team di progettisti sono stati prospettati due scenari da tener presenti e su cui lavorare: il primo, che gioca sulla vivibilità e identità locale: quindi forte centratura su Cernusco; il secondo, non necessariamente alternativo al primo, orientato verso una convivialità con l'area metropolitana.

C’è stato anche un dibattito, nel corso del quale sono intervenuti parecchi cittadini. La realtà della nostra città è stata ben fotografata, a nostro giudizio, da un giovane lavoratore: "La Cernusco attuale non mi permette di continuare a vivere in questa città; io sono da solo, voglio restare ad abitare qui, ma non ho nessuno che mi possa aiutare a contrarre un muto per l'acquisto di una nuova abitazione. E le case costano caro, Che cosa potete fare per me?"

Come a dire: bei discorsi, interessanti scenari, ma ci sono prima di tutto i problemi concreti a cui dare risposte praticabili.

 

Soci e clienti della banca di credito cooperativo (BCC) cittadina si sono ritrovati - sabato 22 novembre, al mattino all’Agorà - per un convegno dal titolo “La scelta di essere indifferenti”. Il presidente, Giuseppe Milan, dopo aver illustrato la situazione attuale della banca, con almeno tre segnali positivi (vedere Nota  del 27 ottobre 2008), e aver affermato  che ormai è stata “traghetta fuori dalla secche e vi posso garantire che abbiamo preso il largo”,  ha lasciato la parola a due autorevoli relatori. Il sociologo Magatti ha detto che le BCC possono dirsi differenti dalla altre banche in relazione alla loro capacità di usare professionalmente le tecniche finanziarie, necessarie per fare banca, accompagnandole con solidi valori; alla loro capacità di credere nel territorio dove operano e si forma la ricchezza; alla loro capacità di costruire legami di rete con le altre Bcc, a livello regionale e nazionale. “Questa differenza – ha sostenuto il preside della Facoltà di Sociologia della Cattolica – quando ben intesa e frutto di una scelta consapevole – è ciò che genera innovazione e valore collettivo.”

Il presidente nazionale delle BCC, Alessandro Azzi, dopo  aver osservato che in questi tempi il credito cooperativo vive “un momento di estrema visibilità, riconosciuto da tutti” e che tanti risparmiatori si stanno rivolgendo ai suoi sportelli, ha sottolineato che “il nostro futuro lo intraprendiamo con passi misurati e decisi. Noi siamo convinti che nel mondo bancario si deve applicare il pluralismo (con riguardo alle dimensioni e alle logiche di sviluppo delle aziende di credito). Noi, siamo differenti, perchè puntiamo alla solidarietà e alla crescita della comunità.” Su questo non possiamo che trovarci d’accordo e ribadire che una solida banca di credito cooperativo è un buon pilastro per la vita economica e sociale di una comunità locale.

 

Non possiamo dimenticare - infine, ma non da ultimo - che questi nostri giorni sono carichi di speranza e preghiera per Eluana Englaro. Della sua drammatica vicenda ne abbiamo già ampiamente parlato la scorsa settimana. Allegati a questa Nota ci sono due autorevoli interventi che vi invitiamo a leggere con attenzione.

Buona settimana!

 

Carlo & Ambrogio

 

Lunedì 24 novembre 2008

 

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