CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Nota della Settimana > N° 31/2012

“AURORA-BACHELET”: INAUGURATA LA NUOVA SEDE

 

In via Masaccio c’è stata grande festa lo scorso sabato, 22 settembre, per l’inaugurazione ufficiale della nuova sede della scuola paritaria Aurora-Bachelet alla presenza delle autorità civili e religiose. A esser contenti erano soprattutto gli alunni con le loro famiglie, le insegnanti, i soci e gli amministratori della cooperativa che hanno promosso questa esperienza educativa. 

Tanta passione e tanto amore – «Negli anni del mio incarico come vicario episcopale per la pastorale scolastica – ha detto monsignor Carlo Faccendini, prima di impartire la benedizione alla nuova scuola - ho potuto vedere tanta passione, mi verrebbe da dire, senza esagerare, tanto amore in tutti coloro che operano nella scuola. Ecco dietro ad ogni scuola, sempre, ci sta un grande atto d’amore: da parte di chi la scuola la vuole davvero, da parte di chi a scuola insegna - io resto del parere che al di là di tanti luoghi comuni chi insegna lo faccia soprattutto per amore – da parte di tante famiglie. Un bambino per un papà e una mamma è quanto di più prezioso abbiano e quindi non affidano al primo che capita la cosa più cara che hanno: l’affidano a mani che ritengono sicure e a persone che sentono  che vogliono bene al loro bambino. C’è davvero tanto amore dietro a ogni scuola. Qual è la sfida? La sfida è che questo amore lo vedano, lo sentano soprattutto i bambini e i ragazzi: dalla qualità con cui chi ha pensato alla scuola la tiene in piedi e continua a proporla, dalla qualità dell’insegnamento e del coinvolgimento degli insegnanti e dalla qualità delle attese dei genitori. Perché anche le attese dei genitori vanno educate affinché abbiano qualità. Se coloro che vivono qui - i piccoli e i ragazzi – sentono questo convergere di passione e di amore nei loro confronti allora la scuola avrà sicuramente un futuro, decollerà, prenderà il largo - come i palloncini che sono stati lasciati liberi. Questo è il mio augurio.»

Noi siamo per la scuola libera - «Sono convinto – ha affermato il nostro Arcivescovo Angelo Scola, lo scorso 14 aprile, davanti ai partecipanti della marcia “Andemm al Dmm”, promossa dalle scuole cattoliche della nostra diocesi - che la scuola cattolica come parte della scuola libera è un elemento di grande civil per il nostro Paese. È possibile che ci sia educazione senza libertà? Niente nella vita dell'uomo vale se non c'è la libertà. Il grave limite della libertà di educazione del nostro Paese è sicuramente uno dei motivi per cui la transizione e il cambiamento fanno fatica ad affermarsi». «Noi siamo per la scuola libera - ha sottolineato, l'Arcivescovo -. L'educazione, soprattutto nella minore età, è diritto che tocca innanzitutto alla mamma e al papà che lo condivideranno sin dall'infanzia con i loro figli. Un Paese che non garantisce i diritti primari, come quello di una libertà integrale, compresa l'educazione, è un Paese che ha in sé un "di meno"».

«Essere per la scuola libera - ha precisato Scola - significa che ogni soggetto sociale in grado di garantire la capacità di fare scuola, capacità rigorosamente certificata dagli organismi competenti, deve avere la possibili di farla. Non stiamo chiedendo favori a nessuno. E le nostre scuole sono così libere che sono aperte a tutti. . Hanno il loro volto, esprimono la loro identità, ma alla nostra scuola possono partecipare ragazzi di altre religioni e ragazzi che dicono di non credere. Sono convinto che questa della libertà di educazione sia uno dei diritti che inesorabilmente un Paese che vuol diventare moderno e guardare al futuro dovrà riconoscere. E questo non è in alternativa in alcun modo alla scuola di Stato». Oltre tutto le scuole cattoliche consentono un grande risparmio allo Stato, circa 6 mila euro per ogni alunno. Infine l’arcivescovo ha sostenuto che «l'educazione è la chiave del progresso e la professione dell’insegnante è tra le più importanti e delicate della società. È per la mancanza di una libertà piena di educazione che la figura dell'insegnante è sacrificata nel nostro Paese». Questo è anche il nostro profondo convincimento.

All’Aurora-Bachelet tutta la nostra ammirazione per l’importante traguardo raggiunto e il più sincero e caloroso augurio per l’impegnativo cammino che, ne siamo certi, continuerà a percorrere con passione e amore, forte dei riconoscimenti e dei risultati di un trentennio di attività.

Allegato: intervista a Rosario Mazzeo, rettore de L'Aurora-Bachelet

 

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 24 settembre 2012 

 

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6