CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > Voce Amica > Riflessione di P. Luciano Ghezzi

Padre Luciano Ghezzi:
“Raccomando solo la preghiera e di non avere nel cuore alcun odio o risentimento”


Padre Giancarlo Bossi è stato rapito lo scorso 10 giugno nella provincia di Zamboanga Sibugay, sull’isola filippina di Mindanao. A quattro settimane dal rapimento le notizie sono scarse e spesso contraddittorie. Non mancano anche le polemiche sul diverso comportamento che, rispetto ad altri rapimenti, le nostre autorità di governo stanno tenendo per cercare di ottenere il rilascio del missionario italiano.

Noi abbiamo chiesto al nostro concittadino missionario Padre Luciano Ghezzi - del P.I.M.E. Pontificio Istituto Missioni Estere, lo stesso al quale appartiene Padre Giancarlo Bossi - una sua riflessione su questa drammatica vicenda.

Comprensibilissimo il riserbo che Padre Luciano e tutti i suoi confratelli intendono mantenere sugli sviluppi del rapimento. Tra l’altro, ricordiamo che Padre Luciano è stato - come lui stesso ci ha confermato - “nei medesimi posti e praticamente ha fatto le stesse o quasi esperienze di Padre Bossi, per ben 12 anni.”

Padre Luciano, come del resto ha fatto il suo Superiore Generale, ci raccomanda “solo la preghiera e di non avere nel cuore alcun odio o risentimento... Uno quando si mette alla sequela del Signore Gesù deve mettere in conto queste persecuzioni, non perché, secondo me, è detto così nel Vangelo, ma perché è scritto proprio nel profondo del nostro cuore, nell’intimo, nel fondo del nostro Spirito.
So perfettamente bene che le parole non sono sufficiente a descrivere ciò che è la Vita, ma è così.
Una volta che accetti di vivere ciò che scopri nel più profondo del tuo essere, non c'è più null'altro che ti può interessare e tutto il resto non ha più valore. Ciò che conta allora è il palpito di questa vita profonda e vera che è dentro, nel tuo intimo più vero ed autentico, che spesso neanche tu conosci bene ma che c'è, palpita, vive, respira, ti prende tutto di te, e che tu t' accorgi che è ancora poca cosa che tu puoi offrire. Questa vita è Dio, è Cristo, ed allora il resto è solo un episodio in questa strada.
Questo penso, in breve, che sia quello che il mio fratello Giancarlo sta vivendo. Prego per lui, naturalmente, perché tutto si risolva come dovrebbe essere, ma sono certo nel contempo che tutto questo è motivo di felicità, quella vera, intima, profonda, se si vuole strettamente privata, che solo lui può godere ed apprezzare.”

Raccogliamo l’invito di padre Luciano e uniamoci anche noi nella preghiera, per ottenere al più presto la liberazione di padre Bossi, ricordandoci che “L’impegno missionario - come ha scritto Benedetto XVI nel messaggio per la prossima Giornata Missionaria Mondiale, che si celebrerà domenica 21 ottobre 2007 - resta il primo servizio che la Chiesa deve all’umanità di oggi, per orientare ed evangelizzare le trasformazioni culturali, sociali ed etiche; per offrire la salvezza di Cristo all’uomo del nostro tempo, in tante parti del mondo umiliato e oppresso a causa di povertà endemiche, di violenza, di negazione sistematica di diritti umani”

Ma l’impegno missionario non riguarda solo coloro che hanno deciso di dedicare la loro vita ai fratelli meno fortunati di noi, lontano dalla propria terra d’origine. Infatti, come ci ricorda ancora il Papa, la missione interpella ciascuno di noi: “Ogni comunità cristiana nasce missionaria ed è proprio sulla base del coraggio di evangelizzare che si misura l’amore dei credenti verso il loro Signore. Potremmo così dire che, per i singoli fedeli, non si tratta più semplicemente di collaborare all’attività di evangelizzazione, ma di sentirsi essi stessi protagonisti e corresponsabili della missione della Chiesa.”

Tutti, quindi, siamo chiamati ad “essere missionari, inviati cioè dal Signore ad essere suoi testimoni in ogni momento della nostra esistenza.” Questa consapevolezza ci deve far sentire, se possibile, ancora più partecipi della drammatica vicenda che sta vivendo padre Bossi.   (C.G.)
 

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01  -  Best View:  800x600 - IE 6