Il Natale: il rito della natività che si perpetua da oltre due millenni ha perso quasi completamente i suoi valori religiosi  e morali; da molto tempo ormai è stato ridotto a mero esercizio di business da consumismo, dimenticando che bisognerebbe pensare soprattutto in questa  circostanza a coloro che lo affrontano in difficoltà, lontani dalle famiglie, dai propri cari, a coloro che sono ricoverati in luoghi di cura, a quelli che soffrono per l’esistenza di guerre, etc. etc.

Da sempre per me il Natale è il momento in cui ci si riunisce con le persone più care, quelle con cui si condividono ideali e speranze, con un pensiero a tutti coloro che non possono per i più svariati motivi condividere tali emozioni: il Natale infatti è un’emozione soprattutto dell’anima, dei sentimenti  e degli affetti.

Purtroppo la società dei consumi spesso non lascia tempo alle riflessioni ed alla modalità temporale con cui si affrontano determinati eventi. Sarebbe bello, per esempio, ripristinare tutti quei momenti che precedono la nascita di Gesù: dalla individuazione del posto migliore per la realizzazione del presepe, alla ricerca del muschio per il suo addobbo, alla creazione del cielo stellato e così via.

Oggi si trova tutto già quasi pronto e si perde una parte della nostra storia di uomini che da piccoli hanno vissuto con gioia entusiasmo e importanza il sacro evento del Natale. Auguri a Tutti.

Piero