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HOME > Avvento 2007: "Cos'è per te il Natale?" > Riflessione
COS'E' PER TE IL NATALE?

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Stiamo vivendo in un sistema ingiusto in cui, ogni giorno di più, si accentuano le disuguaglianze tra i ricchi e i poveri (in grande aumento) e in cui si sta istaurando un clima sempre più pesante intorno ai migranti stranieri che arrivano nel nostro paese in fuga dalla miseria e dalle guerre. Clima che rischia, tramite le espulsioni, di trasformarsi in un’indiscriminata “caccia alle streghe”. Vorrei, perciò, andare controcorrente e parlare di Accoglienza e Carità come doveri primi per un cristiano.

E non solo a Natale…

Era domenica, il giorno del Signore.

Tra gli orrori delle guerre e l 'angoscia delle immagini dei corpi straziati dalle bombe, qualcuno bussò alla porta.

Era domenica.
Era il giorno dedicato al Signore.
E il Signore bussò alla nostra porta.

Aveva le sembianze di Lei, della povera che allunga la mano implorante elemosina fuori dalla chiesa: non sapeva come fare, cosa fare, come vivere.

Chiedeva aiuto.
Il pianto rigava le Sue guance; la Sua voce, straniera di un paese lontano, Le moriva in gola, smorzata dai singhiozzi.
Era Lei, povera tra i poveri, senza casa, senza lavoro, senza speranze.
Ma non era solo Lei.
In quel momento, alla porta, c'erano i poveri del mondo, i profughi in fuga dalla guerra, le madri con i figli piangenti, i vecchi con le mani e i cuori tremanti, i bambini affamati e coperti di stracci. I "dimenticati", gli invisibili :le vittime delle ingiustizie del mondo.

In quel momento, alla porta, aveva bussato Lui: il Cristo umiliato e maltrattato, il Crocefisso dai potenti della storia. In quel momento aveva bussato Gesù.

La nostra porta si aprì: senza chiedere, senza giudicare.
La nostra tavola aggiunse un piatto, un angolo di umanità.
Il nostro cuore ricevette e dispensò un sorriso, un momento di felicità.
La nostra vita si arricchì di un regalo inatteso. Immenso. Ineguagliabile.

Gli occhi riconoscenti di Lei rimarranno per sempre scolpiti nella nostra memoria.

Era domenica
Era il giorno dedicato al Signore.
E il Signore bussò alla nostra porta.


Gabriele Calvanelli

 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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