ANCORA
INCERTA LA REALIZZAZIONE
DEL VILLAGGIO SOLIDALE
L’invito al dialogo rivolto da Don Luigi ai presenti all’incontro di venerdì 19 gennaio non sempre è stato accolto dai partecipanti.
La serata si è svolta in clima spesso polemico che ha visto il confronto fra due tesi diametralmente opposte fra coloro che sono favorevoli o contrari all’insediamento del nuovo Villaggio Solidale.
Don Virginio Colmegna, responsabile della Casa della Carità, incaricato di gestire il progetto, ha detto senza mezzi termini che il problema dei rom se non si affronta si subisce, con conseguenze ancora più gravi che tutti possiamo immaginare.
Il Villaggio Solidale rappresenta invece una risposta concreta, sia pure limitata, al disagio di alcuni cittadini italiani e non.
A coloro che pensano di risolvere la questione con la forza Don Virginio ha ricordato che i Rom, di nazionalità rumena, sono a tutti gli effetti cittadini comunitari che non possono essere espulsi.
D’accordo con Don Colmegna la Provincia che ha co-finanziato il progetto unitamente alla Regione Lombardia, ed il Sindaco di Cologno che ha messo a disposizione il terreno, affermando che quella era l’unica area disponibile di proprietà comunale.
Contrari il Sindaco di Cernusco critico sulla mancanza di dialogo fra le istituzioni, sulla fretta con la quale è stato approvato il progetto e sulla sua ubicazione. Contrario anche il Sindaco di Brugherio che ha parlato però della necessità di integrazione delle persone provenienti da culture diverse.
Nel corso della serata è stata data anche la notizia della disponibilità di una nuova area privata in Vimodrone e di un ricorso al TAR del Comune di Cernusco cha ha temporaneamente bloccato l’operazione.
A nostro avviso resta lo sconcerto per la reazione di una parte dei presenti che hanno interrotto più volte la discussione con un clima più da stadio che da incontro civile.
Oltretutto in ballo c’è un progetto che riguarda solo 60 persone fra italiani e rom, una cifra assolutamente irrisoria rispetto alla popolazione dei comuni interessati ed alla necessità effettiva evidenziata dai media in questi giorni.
Esprimiamo un grazie a Don Luigi che ha promosso questo confronto, che le istituzioni ed i partiti non sono stati capaci di organizzare, concentrandosi più sulle azioni di contrasto che sul desiderio di conoscere ed approfondire una tematica di così ampia portata.
(A.C.)
20/01/2007