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HOME > Sguardi, Oltre il Naviglio > 4 Maggio 2015

LA REGIONE SOSTIENE IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE

 

Una legge per il sostegno del com­mercio equo e solidale è stata approvata lo scorso 21 aprile all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia. Interessanti 150 punti vendita lombardi.

 

 

Dalla Regione ar­riva una “regolamentazione” e un sostegno al commercio equo e solidale, un settore che in Lombardia ormai con­ta 60 organizzazioni, 13mila soci e 150 punti vendita. Un sistema che genera un fatturato annuo di quasi 18 milioni di euro. Il testo, promosso dalla Commissione At­tività produttive del Consiglio regionale, prevede il so­stegno a progetti di promozione proposti dalle organizzazioni di commercio equo e solidale riconosciute che operano in Lombardia. Saranno inoltre finanziate - per il 2015 con centomila euro - varie ini­ziative, tra cui fondi di garanzia per la con­cessione di forme di credito o microcre­dito. Con questa legge saranno istituite anche una giornata regionale sul tema e una Consulta regionale. Infine, le coope­rative del settore potranno iscriversi all’Albo regionale delle cooperative sociali.

 

«La legge coniuga sviluppo sostenibile e filiera corta», ha spiegato il relatore, Agostino Alloni (PD). Mentre l’assessore regionale al Commercio e al Turismo, Mauro Parolini, ha messo l’ac­cento su un altro aspetto: «Riconoscere dal punto di vista normativo e istituzio­nale il valore sociale e culturale del com­mercio equo e solidale ha anche un importante significato educativo, oltre che di effettivo sostegno al lavoro di chi opera in Paesi dalla difficili condizioni economi­che e lavorative».

 

Il testo recepisce diverse sollecitazioni contenute in un precedente progetto di iniziativa popolare che aveva raccolto 7.780 firme. Altre sono state aggiunte. Per esempio le richieste di Federico Le­na (Lega Nord) che chiede alla Giunta attenzione sull’applicazione della legge e sui motivi della mancata attuazione delle norme sulla promozione nelle mense pubbliche di prodotti biologici e a chilometro zero.

 

Soddisfazione per la norma ma anche cri­tiche sono arrivate dal Movimento Cinque Stelle: non è mancata infatti una visione diversa d’insieme. «Ancora una volta i consiglieri dimostrano tutta la loro in­coerenza - ha spiegato il capogruppo M5S, Dario Violi. - Con la mano sinistra vogliono promuovere il commercio equo e solidale, quindi basato su sostenibilità e filiera corta, quando con la mano destra hanno sostenuto partner commerciali di Expo che nulla hanno a che vedere con il tema della manifestazione "Nutrire il pia­neta”».

Di diverso avviso Carlo Malvezzi (Ncd) : «Scelte come quella approvata sono anche una concreta ri­sposta all’esodo biblico cui stiamo assi­stendo: la possibilità di fermare queste tragedie passa anche da una maggior cre­scita economica e sociale che deve avve­nire proprio in quei Paesi. Sono certo che in futuro Regione Lombardia potrà crea­re nuove opportunità di sostegno a realtà di cooperazione internazionale». (fonte: Avvenire, 22 aprile 2015)

 

 

Cernusco sul Naviglio, 4 maggio 2015

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