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HOME > Sguardi, Oltre il Naviglio > 26 Gennaio 2015

A MILANO, TRA I SENZATETTO CRESCONO GLI ITALIANI

 

Per la prima volta dal 2011 diminuiscono i senzatetto nella città di Milano. Tra le cause principali della flessione del numero dei senzatetto, è il cambiamento dei flussi migratori.

 

 

Il Centro Aiuto Stazione Centrale (Casc) ha registrato la presenza di 2.263 persone. Di cui 1.766 nei centri d’accoglienza messi a di­sposizione per far fronte all'emer­genza freddo, mentre altre 497 dor­mono per strada: persone che rifiuta­no gli interventi e l’accoglienza in strutture. Una riduzione che gli ope­ratori del Comune e del Terzo settore stimano del 15% rispetto al 2013. Quell’anno, infatti, un censimento realizzato dalla «Fondazione De Be­nedetti» aveva calcolato in 2.637 per­sone il numero di cittadini senza di­mora presenti in città (2.106 nelle strutture d’accoglienza e 531 in stra­da). Ma se da un lato diminuiscono i senzatetto, dall’altro la macchina del­l’accoglienza deve fare i conti con la presenza di profughi (soprattutto si­riani ed eritrei) che transitano in città per qualche giorno per poi dirigersi verso il Nord Europa: circa 600 perso­ne a notte.

 

I dati presentati a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, lo scorso 20 gennaio, so­no il frutto di un lavoro di "mappatu­ra": non una rilevazione scientifica, ma il dato viene ritenuto attendibile proprio perché costruito attraverso la condivisione dei dati raccolti dagli operatori delle varie unità di strada. Informazioni che vanno poi a com­porre una mappa at­traverso la quale si geolocalizzano le persone bisognose di aiuto. Ovvia­mente si spostano nel corso delle not­ti, ma spesso i senza dimora tendono a dormire sempre nello stesso posto. Uno strumento che permette agli operatori di sapere quali sono le aree in cui concentrare gli sforzi.

Tra le cause principali della flessione del numero dei senzatetto, è il cambiamento dei flussi migratori: Mi­lano si configura sempre più come snodo di passaggio lungo rotte più lunghe. Ed è per questo che le richie­ste che pesano sui dormitori sono sce­se notevolmente. Ma ci sono anche persone che riescono a lasciare definitivamente la strada.

 

Il censimento del Casc rivela anche l’identikit del senza dimora. Per lo più stranieri (sette su dieci), con un’età tra i 40 e i 59 anni e single. Í padri sepa­rati rappresentano il 15% dei senza di­mora, mentre la maggior parte è celi­be (58%). Il dato sulla presenza degli italiani è in crescita, al 28%. Residua­le il numero delle donne in strada: il 9% sono italiane, più delle straniere, al 7%. La metà ha un indirizzo di resi­denza a Milano, il 22% fuori città (in Lombardia uno su dieci, 12% in Italia). (fonte: Avvenire, 21 gennaio 2015)

 

 

Cernusco sul Naviglio, 26 gennaio 2015

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