IN LOMBARDIA,
INTERVENTI CARITAS PER TRENTA MILIONI
Presentato il libro che riassume le attività messe in campo, dal
2009 ad oggi, dalle Caritas lombarde per contrastare la crisi.
Trenta milioni di euro redistribuiti dal 2009 a oggi, attraverso
la rete delle Caritas diocesane della Lombardia, a chi è
rimasto più colpito dalla crisi economica, che si è trasformata
soprattutto in crisi di lavoro. I numeri seppur importanti dei
fondi diocesani non sono, però, esemplificativi dello stile
adottato dalle Caritas lombarde nell’accogliere i poveri e i
bisognosi. Infatti, sono i fondamenti della Caritas italiana
sono nella costruzione di relazioni sociali e nella promozione
della coesione sociale nelle comunità.
Attraverso "la fantasia della carità"
- come l’ha definita don Claudio Visconti, delegato regionale
Caritas lombarde e direttore della Caritas della diocesi di
Bergamo, nella prefazione del libro "Crisi economica e Caritas
lombarde: progetti, storie e interventi" presentato in
arcivescovado lo scorso giovedì 16 ottobre - sono stati portati
avanti progetti di aiuto, diversificati sul territorio, che
hanno saputo, dal 2008 a oggi, «intercettare i bisogni
differenti delle famiglie colpite dalla crisi e hanno cercato di
attuare nuovi progetti», che non fossero soltanto il pagamento
delle bollette o il fornire dei pasti caldi. Quello che si è
cercato di fare è stato restituire speranza e «dignità alle
famiglie così gravemente segnate nell’anima per la perdita del
lavoro, con voucher lavoro, con la promozione di nuove
occupazioni, con l’incentivazione delle assunzioni, oltre ad
affiancamenti psicologici, etici e spirituali» ha scritto ancora
nell’introduzione del libro-report il delegato delle Caritas
lombarde.
Un impegno generoso -
«Posso testimoniare - ha affermato il presidente della Caritas
italiana, monsignor Giuseppe Merisi, vescovo emerito di Lodi,
alla presentazione del libro - la dedizione e l’impegno
quotidiano indefesso e generoso da parte di tutte le realtà
impegnate nella Caritas e attraverso le Caritas sul
territorio». Il presule ha ringraziato tutti i direttori e
volontari della Caritas lombarde per lo sforzo messo in campo,
attraverso i fondi diocesani, in questi 6 anni da quando è
scoppiata la crisi finanziaria.
Senso profetico del servizio -
In tutti questi anni - ha proseguito ancora Merisi - è stato
possibile dialogare e «vivere il rapporto con le istituzioni
della società civile in modo attento e sereno grazie alla nostra
capacità di proporre e far sentire il senso profetico del nostro
servizio». Monsignor Merisi ha proposto con forza la necessità
di ripensare al tema del reddito minimo di mantenimento, mentre
il vescovo di Vigevano, Maurizio Gervasoni, ha sottolineato che
«occorre stimolare le comunità e le persone non solo a cercare
di essere vicini ai poveri e a creare soluzioni di prossimità
creativa ed efficace ma anche all’impegno sociale e politico
che, pur nella parzialità delle soluzioni e dei risultati, si
sforzi di creare le condizioni di una società di pace per
tutti».
Per
approfondimenti:
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Cernusco sul Naviglio, 20 ottobre
2014 |