PIÙ GUADAGNI, PIÙ
CONDIVIDI
La
«condivisione» come risposta alla crisi economica e
all'emergenza occupazionale. L’arcivescovo di Perugia ha preso a
prestito le parole degli Atti degli Apostoli – “Mettevano
insieme quello che avevano” - per proporre una nuova “mentalità
nel mondo del lavoro”, e ha indicato una strada per tradurla in
pratica: la “condivisione negli stipendi”.
L’arcivescovo
di Perugia - Città della Pieve, cardinale Gualtiero Bassetti, ha
preso a prestito le parole degli Atti degli Apostoli –
“Mettevano insieme quello che avevano” - per proporre una nuova
“mentalità nel mondo del lavoro”, e ha indicato una strada per
tradurla in pratica: la “condivisione negli stipendi, affinché
chi prende di più, per un motivo etico e di fraternità, si
adatti anche a ricevere meno in questo momento”. E il primo
passo deve venire dal personale di “tutta la Curia” della sua
diocesi.
Bassetti,
nelle sue visite pastorali, è entrato in decine di aziende, ha
avuto modo di toccare con mano i disagi di chi rischia di
perdere il lavoro e di confrontarsi con imprenditori e
organizzazioni sindacali.
Un ricordo
personale - «Gli Atti degli Apostoli – ha spiegato il
cardinale - richiamano alla condivisione dei beni spirituali,
che implica anche quella dei beni materiali». Un concetto che
Bassetti ha semplificato raccontando un episodio personale
riaffiorato mentre si trovava nel suo paese d'origine,
sull'Appennino toscano. Ha rincontrato la balia novantenne. «La
donna – ha riferito - ha condiviso il latte che dava al suo
bambino. E nel darlo anche a me mi ha permesso di vivere. Questa
scelta l'ho sperimentata durante la guerra».
Solidarietà e condivisione – Per il cardinale Bassetti,
nella società attuale, «serve che penetri una prospettiva di
solidarietà e condivisione» e così ha lanciato l'idea di
«mettere in comune» quanto si riceve in busta paga. «è un
discorso che faccio alla Curia – ha affermato - ma anche la
società civile non può prescindere dagli Atti degli Apostoli. E
questo diventa un modo concreto per affrontare le difficoltà del
nostro tempo». Poi ha chiarito: «Il Vangelo dice: "Date in
elemosina ai poveri quel che si trova nei vostri piatti". Il
riferimento, però, non è a quello che avanza, ossia alle
briciole. È ciò che sta sulla tavola che va condiviso». Bassetti
si è soffermato poi sul tema del lavoro. «Il lavoro non può
essere ridotto soltanto a un fatto economico ma va visto come
una relazione. Pensiamo alla Famiglia di Nazareth, a Giuseppe e
a Gesù. Sono operai, lavoratori, guadagnano il pane, ma con le
loro mani contribuiscono a creare tutta una serie di rapporti
con gli altri. Quando si perde un impiego, viene a mancare una
dimensione essenziale per la vita: così, ad esempio, l'uomo non
può metter su famiglia. Su tali questioni i credenti non
possono stare a guardare perché c'è in ballo il Vangelo».
(fonte: Avvenire, 2 maggio 2014)
Cernusco
sul Naviglio, 5 maggio 2014
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