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HOME > Sguardi, Oltre il Naviglio > 13 Gennaio 2014

VENTIDUE OPERATORI PASTORALI UCCISI NEL 2013

Nell’anno 2013 – secondo i dati raccolti e pubblicati dall’Agenzia Fides - sono stati uccisi nel mondo 22 operatori pastorali (per la maggior parte sacerdoti), quasi il doppio rispetto al precedente anno 2012 in cui erano stati 13. Per il quinto anno consecutivo, il numero più elevato di operatori pastorali uccisi si registra in America Latina, con al primo posto la Colombia. Mentre sono oltre 2.000 i cristiani assassinati nel 2013.

 

Nello scorso anno – come riporta il comunicato dell’Agenzia Fides del Pontificio Consiglio per la Missione nel Mondo e la Propagazione della Fede - sono morti in modo violento 19 sacerdoti, 1 religiosa, 2 laici. Secondo la ripartizione continentale, in America sono stati uccisi 15 sacerdoti (7 in Colombia; 4 in Messico; 1 in Brasile; 1 in Venezuela; 1 a Panama; 1 ad Haiti); in Africa sono stati uccisi 1 sacerdote in Tanzania, 1 religiosa in Madagascar, 1 laica in Nigeria; in Asia sono stati uccisi 1 sacerdote in India ed 1 in Siria; 1 laico nelle Filippine; in Europa è stato ucciso 1 sacerdote in Italia. Come avviene ormai da tempo, l’elenco di Fides non riguarda solo i missionari ad gentes in senso stretto, ma tutti gli operatori pastorali morti in modo violento.

Mancanza di notizie - Desta ancora preoccupazione la sorte di numerosi altri operatori pastorali sequestrati o scomparsi, di cui non si hanno più notizie, come i tre sacerdoti congolesi Agostiniani dell’Assunzione, sequestrati nel nord Kivu, nella Repubblica democratica del Congo nell’ottobre 2012, e di un sacerdote colombiano scomparso da mesi. Mentre il tremendo conflitto che sta insanguinando da tre anni la Siria non risparmia i cristiani: da tempo non si hanno più notizie del gesuita italiano p. Paolo Dall’Oglio, dei due Vescovi metropoliti di Aleppo – il greco ortodosso Boulos al-Yazigi e il siro ortodosso Mar Gregorios Yohanna Ibrahim, delle suore ortodosse del monastero di Santa Tecla. Mentre da pochi giorni è stato liberato p. Georges Vandenbeusch, il sacerdote “Fidei Donum” francese che era stato rapito il 13 novembre nella sua parrocchia di Nguetchewe, in Camerun.

Testimoni della fede, nell’umiltà della vita quotidiana - Scorrendo le poche notizie che si riescono a raccogliere sugli operatori pastorali che hanno perso la vita nel 2013, ancora una volta si osserva che la maggior parte di loro è stata uccisa in seguito a tentativi di rapina o di furto, aggrediti in qualche caso con efferatezza e ferocia, segno del clima di degrado morale, di povertà economica e culturale, che genera violenza e disprezzo della vita umana. Tutti vivevano in questi contesti umani e sociali, portando avanti la missione di annuncio del messaggio evangelico senza compiere gesti eclatanti, ma testimoniando la loro fede nell’umiltà della vita quotidiana.

“Forse molti di più dei primi secoli” -  Come ha sottolineato Papa Francesco, “in duemila anni sono una schiera immensa gli uomini e le donne che hanno sacrificato la vita per rimanere fedeli a Gesù Cristo e al suo Vangelo” (Angelus del 23 giugno 2013). Agli elenchi provvisori stilati annualmente dall’Agenzia Fides, infatti deve sempre essere aggiunta la lunga lista dei tanti, di cui forse non si avrà mai notizia o di cui non si conoscerà il nome, che in ogni angolo del pianeta soffrono e pagano con la vita la loro fede: “pensiamo a tanti fratelli e sorelle cristiani, che soffrono persecuzioni a causa della loro fede. Ce ne sono tanti. Forse molti di più dei primi secoli. Gesù è con loro. Anche noi siamo uniti a loro con la nostra preghiera e il nostro affetto. Abbiamo anche ammirazione per il loro coraggio e la loro testimonianza.” (Papa Francesco, Angelus del 17 novembre 2013).

Oltre 2.000 cristiani assassinati nel 2013 - L’organizzazione non governativa internazionale, non confessionale, “Open doors”, nata negli Stati Uniti, ha reso noto negli scorsi giorni che sono 2.123 i cristiani assassinati lo scorso anno: praticamente il doppio rispetto ai 1.201 del 2012. Secondo la medesima fonte, sono 1.213 le vittime di confessione cattolica e ortodossa della guerra in Siria nel corso del 2013.

 

Cernusco sul Naviglio, 13 gennaio 2014

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