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HOME > Sguardi, Oltre il Naviglio > 18 Novembre 2013

“ALLEANZA” PER SCONFIGGERE LA POVERTÀ

È nata "l'Alleanza contro la povertà in Italia": soggetti sociali, istituzionali e sindacali, associazioni ecclesiali (tra le quali l'Azione Cattolica) e del Terzo Settore si sono uniti per promuovere adeguate politiche contro la povertà assoluta, segno della rilevanza che assume oggi questo grave fenomeno, che negli ultimi anni ha visto raddoppiare le persone colpite.

 

Si tratta di povertà assoluta (non relativa) e riguarda quindi chi non raggiunge uno standard di vita minimamente accettabile. Secondo i dati ISTAT, nel 2012 in Italia, circa 1 milione e 725 mila famiglie (6,8 % delle famiglie residenti) risultano in condizione di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni e 814 mila persone (l'8% dell'intera popolazione). In particolare, si è verificato un aumento, rispetto al 2011, dell'1,6 % a livello nazionale. Altro dato rilevante è che quasi la metà dei poveri risiede nel Mezzogiorno. Di fronte a un quadro così grave, l'Italia resta l'unico Paese dell'Europa a 15, insieme alla Grecia, privo di una misura nazionale a sostegno di chi si trova in questa condizione. L'alleanza si impegna a condurre una serie di attività tra loro collegate: svolgerà un lavoro di sensibilizzazione dell'opinione pubblica; si confronterà con le forze politiche e farà pressione su di esse affinché si impegnino in scelte concrete nella lotta contro la povertà; elaborerà una proposta dettagliata di riforma, a partire da otto punti fondamentali condivisi. L'impegno è di far partire già dal 2014 un Piano nazionale contro la povertà di durata pluriennale e, con un approccio graduale, arrivare a regime con una misura che raggiunga tutte le famiglie in povertà assoluta.

L’Alleanza - presentata lo scorso 11 novembre nel corso di un incontro svoltosi a Roma – si avvale di un gruppo tecnico di lavoro, coordinato dal prof. Cristiano Gori, dell'Università Cattolica di Milano, che entro tre mesi elaborerà un piano organico, comprensivo anche del tema del finanziamento della proposta. Punto fondamentale è che il finanziamento dovrà essere, in misura maggiore, assicurato dallo Stato, con possibili finanziamenti complementari con fondi europei o di privati.

Gli aderenti - Ad aderire all’Alleanza sono Acli, Anci, Action Aid, Azione Cattolica, Caritas, Cgil-Cisl-Uil, Cnca, S. Egidio, Confcooperative, Conferenza Regioni e Province Autonome, S.Vincenzo De Paoli Consiglio Nazionale Italiano Onlus, Fio-PSD, Banco Alimentare, Terzo Settore, Lega delle Autonomie, Focolari, Save the Children, Jesuit Social Network.

In particolare, l'Azione Cattolica ha motivato la sua “convinta” partecipazione, in quanto “come associazione radicata su tutto il territorio nazionale” conosce “bene le difficoltà economiche di molte famiglie, che impediscono la fruizione anche dei servizi essenziali. Tali difficoltà, acuite dalla crisi economica ancora in atto, sovente possono dar luogo a tensioni a livello familiare e sociale, rischiando di condurre allo sgretolamento dei legami e alla perdita della fiducia del cittadino nello stato.” L’Azione Cattolica, in quanto associazione di laici, ritiene “sia fondamentale aderire e sia necessario svolgere un'opera capillare di sensibilizzazione e formazione nelle nostre comunità ecclesiali, affinché l'opzione preferenziale per i poveri, come più volte ci sollecita il magistero di Papa Francesco, sia declinata in scelte e percorsi concreti. Per questo è importante la volontà di camminare insieme ad altri soggetti, dando vita ad un'alleanza capace di dialogare con le forze politiche e le istituzioni ai diversi livelli.”

 

 

Cernusco sul Naviglio, 18 novembre 2013

 

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