Da mesi assistiamo
sui media locali a uno stillicidio di accuse, non
documentate e pretestuose, che hanno come principale
obiettivo la posizione
assunta dal nostro gruppo politico in merito al
possibile ampliamento del
Carosello. Ex politici in disarmo, consiglieri rampanti
in vena di protagonismo,
anime belle di un ambientalismo ideologico e chiuso ad
ogni confronto, tutti
insieme a gridare che l’Amministrazione di cui facciamo
parte – noi, da sempre
difensori del verde – sta tradendo i suoi valori di
riferimento, distruggendo un
parco per consentire l’ampliamento di un centro
commerciale.
Non è così, e l’abbiamo spiegato in più occasioni,
documenti e numeri alla
mano. Ma, si sa, basta ripetere ossessivamente per mesi
la stessa bugia e
questa prende le sembianze di realtà.
La piccola porzione di Parco degli Aironi, circa l’8%
del totale, che potrebbe
essere oggetto dell’ampliamento (sempre che la Giunta
Regionale dia l’ok), è
oggi del tutto inutilizzata, in quanto sponda di una ex
cava mai riqualificata; a
fronte di questo piccolo sacrificio, Cernusco
acquisirebbe 36.000 mq di aree
verdi, pari a quattro volte quelle cedute, completando
così il grande parco
lungo il Naviglio Martesana; la nostra città otterrebbe
poi la completa
riqualificazione del Parco degli Aironi e anche la sua
manutenzione non
graverebbe più sulle casse comunali. Senza parlare degli
interventi viabilistici
che permetterebbero di decongestionare il traffico che
attualmente gravita in
quella zona. E al problema occupazionale non si pensa?
In un periodo ancora di
crisi non è poca cosa la possibilità di avere qualche
centinaio di nuovi posti di
lavoro vicino a Cernusco, oltre alla salvaguardia di
quelli esistenti.
Paradossale poi che le accuse più veementi alla nostra
posizione sulla
questione Carosello arrivino da un ex sindaco,
improvvisamente folgorato sulla
via della partecipazione e della tutela del verde. Ma
non è lo stesso sindaco che
per anni ha negato ogni strumento di partecipazione, ha
approvato tante
edificazioni al di fuori del Piano Regolatore, e proprio
per tutto questo è stato
bocciato dai Cernuschesi?
Vivere Cernusco non è solo un movimento ambientalista,
anche se la difesa del
territorio è una delle sue priorità, è una forza di
governo che,
responsabilmente, di fronte a scelte difficili, mette
sui piatti della bilancia costi
e benefici per la città. Sulla base di questa analisi e
non di pregiudizi ideologici,
fa le sue scelte.
Evidentemente c’è chi teme questa nostra indipendenza di
giudizio, questo
nostro essere alieni da ideologismi e giudizi
precostituiti.
Certo è strano questo attacco concentrico, da destra e
da sinistra…
Chi ha paura di Vivere Cernusco?
Donato Scotti
Vivere Cernusco |