Mi pare ovvio che quanto da voi asserito non può
essere né accettato, né condiviso da chi non
appartiene alla vostra fede religiosa, né
soprattutto ad alcuna fede.
Non mi ritengo ateo, in quanto l’ateismo come
qualunque religione, si basa su credenze non
dimostrabili, né dimostrate e,di conseguenza,
richiede una forma di fede, ma mi professo
liberamente agnostico; agnostico, sapete meglio di
me cosa vuole dire, ma forse non sapete che un
agnostico, come dite voi non giudica e non condanna,
come mi pare faccia la vostra chiesa da secoli, un
agnostico vorrebbe che la coscienza sia un fatto
personale e che si cerchi di forzarla con dicktat di
vario genere (nell’ultimo anno gli episodi sono
tanti: dal caso Englaro a cui si collega il
testamento biologico, dove i cosiddetti ‘cattolici’
cercano di forzare e obbligare i non cattolici a
seguire comportamenti che non appartengono alla loro
coscienza libera; dalla piccola storia del
crocefisso fatto togliere dal seggio elettorale,
essendo io la persona che ha chiesto questo
intervento adducendo motivazioni che voi nemmeno
lontanamente accennate, ma parlate solo di una
sentenza del consiglio di stato che non si riferisce
nemmeno in minima parte alle motivazioni della mia
richiesta; al modo di ‘censurare’ un film (e dico un
film, una storia presa da un romanzo e non da un
testo filosofico..) che si permette di dire cose non
gradite (come il ‘Codice Da Vinci’), chiedendo
addirittura di dire ai propri amici di non andare a
vederlo (ma la smetterete mai con le crociate
ideologiche e l’uso dell’imposizione psicologica per
convincere gli altri ?).
Forse bisognerebbe cominciare ad uscire dagli
stereotipi della propria crescita, fatta a partire
dall’oratorio e anche prima (cosa centra con un età
prescolare l’insegnamento della religione cattolica
? cosa temete, che la gente capisca, se non gli si
inculcano sin dall’infanzia certe idee e
convinzioni, che esistono anche altre idee e altre
ipotesi di vita ?) e capire che il mondo cambia
(aspetto, per esempio che le suore siano totalmente
parificate ai preti…è solo questione di tempo e
anche la chiesa ufficiale si adeguerà in questa
cosa, come in altre, come ha sempre fatto, per non
perdere troppi adepti), capire che gli
anticoncezionali aiutano e non sono una perdita di
dignità (e non solo se distribuiti nei plessi
scolastici come a Roma, ma soprattutto nei paesi
dove l’Aids è un enorme pericolo per la vita umana),
capire che la medicina cambia e il diritto di morire
è NOSTRO, non è delegato ad altri (per chi crede
libero di farsi delegare).
Ho scritto volutamente a ruota libera, questi
pensieri che potrebbero proseguire per pagine e
pagine, non per rispondere solamente alla vostra
affermazione su chi fa togliere il crocefisso, ma
per far capire in modo più allargato, il perché di
queste battaglie (come dite voi) e farvi sapere che
è difficile paragonarvi all’immagine della
misericordia (in senso laico) e della speranza per
l’umanità; è la vostra credenza di verità che
rattrista e rammarica, il vostro non volervi
confrontare con chi ritiene il laicismo un valore
importante che offende (non è il crocefisso);
confrontatevi e dialogate veramente, non per finta e
forse ognuno di noi migliorerà, capendo di più chi
ha radicato idee diverse e forse smetteremo di
parlare di laicità contro coscienza religiosa…nulla
è impossibile per l’uomo !
Raffaele Farinati