CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Città > Piazzetta di CernuscoInsieme > Comunicato
SENATORES, BONI VIRI; SENATUS MALA BESTIA, OVVERO AMBASCIATOR NON PORTA PENA, MA PENNELLESSA SI! 

 

“Giro di notte con carta e pegola” parafrasando un noto successo dei Litfiba…

Come dite? Chi sono!?
L’attacchino!!! Vero protagonista di questa campagna elettorale, colui il quale abbia avuto l’ardire di scendere in prima linea nel pieno della bagarre: spiato da ascose telecamere, oggetto di scherno e turpiloquio, addirittura malmenato da loschi figuri nell’esperire il proprio lavoro!

Caro manifesto elettorale, zelatore di fedi politiche, a Cernusco sul Naviglio la vita è adamantina anche per noi attacchini!
E, (credimi!), anche gli scapaccioni che riceviamo!
Che galleria di tipi ameni i miei colleghi! Sembra quasi che il fato si sia divertito a mettere insieme gli elementi più disparati!

Se si volesse suddividerli in gruppi di una certa omogeneità, non si riuscirebbe, tanto i temperamenti divergOno, indipendentemente dal partito di appartenenza.

Si va dalla compostezza esemplare di Tizio, alla chiassosa avventatezza di Sempronio, attraverso una gamma di gradazioni nelle quali le parti opposte sono variamente dosate.

Antagonismo, permalosità, supponenza, idiosincrasia sono le caratteristiche che riscontro in ognuno di loro.

Oserei però  affermare che un istinto di solidarietà ci unisca ed amalgami i nostri caratteri. Tuttavia, questo soccorso reciproco non ci sostiene a vicenda alla ricerca di un’impunità, qualora qualcuno commetta un gesto che non avrebbe dovuto fare. Allora, ognuno è responsabile per se stesso.

Nessuno di noi è tanto immaturo e insensibile, quanto dimostri di esserlo con l’atteggiamento che assume in determinate occasioni. Personalmente, ritengo che si tratti di una specie di incoraggiamento ad un modo di agire scriteriato che derivi dall’essere in molti. Esattamente quello che argomentavano gli antichi: “Senatores, boni viri; senatus mala bestia”. Cioè, in termini più chiari: ciascuno, singolarmente preso, è capace dei più nobili gesti; messi insieme, però, pare che si eccitino in noi solo gli istinti…ferini!

Mi sovviene alla mente “L’Agnese va a morire”: in luogo dei dispacci partigiani noi si adduce manifesti elettorali, umilmente orando di non ravvisare drappelli antagonisti lungo il tragitto.

Molti di noi lavorano a cottimo, altri su turni: la notte è lunga e la città vasta.

I più opulenti sono organizzati in pattuglie autotrasportate che coprono più zone contemporaneamente: dispongono di tolle di collante, rulli da pittura con aste telescopiche ed un indefinito numero di mastodontici manifesti elettorali dalle sgargianti cromie e stampati su carta patinata; ricevono perfino un soldo per la loro prestazione.

Gli attacchini tapini, invece, posseggono mezzi molto più modesti: i manifesti sono di dimensioni ridotte, talvolta scialbe copie fotostatiche; operano prevalentemente nelle piazze centrali, spesso a piedi o inforcando vetusti velocipedi dall’irritante cigolare; le tolle vengono riempite di colla vinilica diluita con acqua e le aste telescopiche sono sopperite da vecchie ramazze di saggina sottratte di soppiatto alle mogli. Naturalmente non è previsto nessun obolo: solo tanta passione o al massimo un bianchino spruzzato campari dopo la spedizione.

La nostra è una via crucis moderna! Ad ogni stazione (leggasi pannello elettorale) ci si ferma e con oculati movimenti si crocefiggono i cartacei divulgatori, con la speranza che permangano il più a lungo possibile, senza che alcuno li trafughi.

Ebbene si, caro manifesto elettorale, qualcuno di noi ha anche giocato sporco!

Nella silente notte degli imbrogli di manzoniana memoria (tra l’8 e il 9 giugno), qualche tuo simile è stato furtivamente appeso: da lassù, tu ci avrai sicuramente notato, e, insieme a te, anche le telecamere di pubblica sicurezza, le quali hanno impietosamente denunciato uno di noi!

Altri attacchini sono stati oggetto di turpiloqui e vituperi, il più sfortunato di percosse, secundum la teoria del ricorso alle bastonate come soluzione ideale, tanto cara al Conte Attilio de “I promessi sposi”, ovvero ambasciator non porta pena, ma pennellessa si!

“Il mio debole parere sarebbe che non vi fossero né sfide, né portatori, né bastonate!” sosteneva Padre Cristoforo… ed io concordo con lui!

Tra qualche giorno berremo tutti le acque del Lete…

Cari cernuschesi, so che mi state leggendo, so che avete paura del vostro futuro: io non conosco il futuro, sono qui solo per attaccare manifesti!

Ora ne appenderò uno e, tramite esso, vi mostrerò un avvenire in cui tutto sarà possibile; una città senza invettive, un mondo senza rossi e senza neri: ciò che accadrà dopo dipenderà solo da voi e dai vostri politici…

MARCO MAGNI
CIUSCO 1968

 

P.S. So perché siete qui, cosa state facendo, perché leggete queste introspezioni: state cercando la domanda alla risposta che vi opprime…  PERCHÈ CIUSCO 1968? Ma per la par condicio, per essere politically correct!
Ciusco è il nomignolo affibbiato da Ignazio La Russa alla mascotte adottata da Alleanza Nazionale durante la campagna elettorale pro Cassamagnaghi… e il 1968? Beh il 1968 lo sappiamo tutti cosa sia stato… e per chi non lo sapesse, si vada a leggere un manuale di storia!


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01  -  Best View:  800x600 - IE 6