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Il Centro Diurno Disabili (CDD):
un servizio pubblico che c'era, c'è e ci sarà.


18 licenziamenti e per i lavoratori e le lavoratrici si affaccia lo spettro della precarietà.
A rischio per i disabili la qualità del servizio per la riduzione della parte educativa.

A Cernusco Sul Naviglio (primavera 2007): il bando sembra vinto dal consorzio HCM e dalla cooperativa Ce.se.d. (Centro Servizi Didattici).

Viene proposto un taglio dei posti di lavoro e per gli altri la assunzione a tempo determinato, il passaggio al contratto cooperative sociali (attualmente Uneba e accordo interno) che comporterebbe la perdita di oltre 2.000 euro annui e un aumento dell'orario di lavoro (oltre due ore settimanali). Il risparmio sul cosiddetto costo del lavoro è la precarietà per i lavoratori.

E pensare che il codice civile art. 2120 prevede il mantenimento delle attuali condizioni di miglior favore. Ma non sempre nei bandi di appalto ciò viene applicato.

Per la collettività non ci sarà un risparmio sul costo del servizio. Per i tre anni prossimi il costo di circa un milione e mezzo di euro con l'accreditamento del servizio la regione concorrerà a pagare il 70% dei costi e perciò il comune risparmierà circa mezzo milione di euro (perché da ora in poi pagherà solo il 30% dei costi). E siamo così sicuri che un servizio pubblico esternalizzato costi meno che non un servizio gestito direttamente dal pubblico?

La nuova gestione vorrebbe imporre il taglio dei posti di lavoro, del salario e dei diritti.

La assemblea dei lavoratori e il sindacato CUB rifiutano questa proposte confermando la volontà di trovare un accordo con il Comune per garantire la continuità della qualità del servizio e il mantenimento dei posti di lavoro e dei diritti acquisiti.
Perché la precarietà è un danno sociale che va combattuto?

I costi pubblici non diminuiscono, la qualità del servizio è a rischio almeno per due ragioni (si perde una parte delle attività educative e il personale malpagato e senza diritti aumenterà la rotazione e ciò sarà la causa di ulteriore instabilità e per i disabili ciò e più grave che non sulla catena di montaggio).


18 giovani laureati e diplomati che hanno messo su famiglia o pensano di farlo, con figli o in attesa si trovano da un giorno all'altro con il problema della mancanza di certezze: qualcuno perde il posto, assunzione a tempo determinato e per tutti salario e diritti minori.
Con la precarietà non si costruisce un futuro migliore per nessuno.

Perciò continueremo le iniziative sul territorio e saremo in piazza e invitiamo a partecipare alla May Day il primo maggio dalle ore 15 a Porta Ticinese (Milano).

venerdì 27 aprile dalle ore 20,30
assemblea pubblica in sede Acli via Fatebenefratelli, 17 a Cernusco s/n

lunedì 30 aprile
· conferenza stampa davanti al C.D.D. via Buonarroti alle ore 11,00
· e apertura del CDD alla cittadinanza dalle 11 alle 12.
· 16,30 - 20 volantinaggio e presidio informativo in piazza Matteotti

 

Lavoratori CDD

 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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