Caro Ermanno, l’inaugurazione della palestra, presso l’oratorio Paolo VI, ben preparata e realizzata è occasione per fare a te, presidente del GSO, e a tutto il movimento sportivo dell’oratorio Paolo VI, i complimenti per il lavoro svolto in questi 6 anni, dal quel settembre 2001 in cui il GSO ha avuto un grande rilancio.

La partecipazione di tantissima gente all’inaugurazione è stata la risposta più bella all’impegno che tutto lo staff del GSO e della parrocchia ha messo per presentare questo sogno diventato realtà.

Un evento semplicemente eccezionale, alla cui ideazione e realizzazione hanno contribuito il GSO e le varie componenti della parrocchia, a partire dal parroco Don Giuseppe e da don Gianluca vicario parrocchiale, che hanno saputo raccogliere e fare propria la sfida di un progetto impensabile fino a 10 anni fa.

Una struttura al servizio di un movimento sportivo che, raccogliendo la tradizione nata nel lontano 1981, in questi ultimi 6 anni ha favorito lo sviluppo di 2 discipline, calcio e pallavolo, con l’adesione di 310 atleti , 60 volontari oltre la partecipazione di tanti genitori e amici.

Tante persone scelgono di fare sport in oratorio, fidandosi dello stile GSO che, anche grazie alle tue doti, ha saputo coniugare attività sportiva, partecipazione e organizzazione.

Questo stile, lo racconti bene nel tuo articolo sul sito cernuscoinsieme “17 MARZO 2007: IO C'ERO”, “l'oratorio come luogo di coinvolgimento, come "fontana" da cui tutti possono passare per prendere acqua, qualsiasi sia stato il percorso che li ha condotti lì.”

L’oratorio Paolo Vi è diventato in questi anni luogo di incontro, di confronto, di aggregazione, dove fare sport in modo educativo e sereno.

Sport come benessere del corpo, che fa bene anche all’anima.

Se in questi 6 anni si è molto lavorato per i ragazzi, con il risultato che ad oggi “3 su 4 iscritti sono al  di sotto dei 16 anni”, nel tuo articolo su voce amica di marzo lanci le nuove prospettive:  “con la nuova palestra “c’è spazio per nuove idee in oratorio”. L’obiettivo è quello di allargare l’offerta sportiva e aggregativa già intrapresa dal GSO in questi anni, estendendo l’idea di “educare attraverso lo sport” a nuove discipline”.

Nuove discipline che possono sviluppare oltre che la partecipazione dei bambini anche quella di giovani, adulti e anziani.

Se lo sport è riconosciuto come veicolo non solo di crescita educativa ma anche di sano benessere, perché non spingere tutte le fascie di età a partecipare non più solo come sostenitori dei ragazzi, ma come diretti protagonisti all’attività sportiva del GSO?!

Tante sono le possibili discipline da introdurre, dal basket alla danza, dallo yoga alla corsa, dal ciclismo alla ginnastica per la terza età……etc….

Segnalo in questa direzione alcuni esempi tra i tanti che ci precedono, uno nel qui vicino oratorio di Cassina de pecchi, dove dal 2001 è partito un gruppo sportivo che ha all’attivo ben 11 discipline.

Altro esempio di attività inusuale per un oratorio fino a poco tempo fà, è l’apertura di una palestra di fitness da parte della Parrocchia di corso ventidue Marzo a Milano.

Il nostro arcivescovo Dionigi Tettamanzi, nella presentazione del suo libro “Sportivi uomini veri”  affermava che  «Lo sport  è qualcosa di essenziale per l'uomo, ma deve essere uno strumento al servizio della crescita della persona, non una via di schiavitù. In altre parole non deve essere l'uomo per lo sport, ma lo sport per l'uomo».

Purtroppo viviamo in una società dove lo sport “nazionale”, che più appare fra tutte le discipline, è praticato solo in funzione di mera ricerca di successo e di visibilità. Tutto questo anche a scapito dell’onestà e della legalità.

Un modo questo di fare sport che ci porta lontani dalla crescita educativa sportiva che può contribuire invece a fare dei nostri ragazzi donne e uomini maturi.

Presidente, hai contribuito con tutto lo staff del GSO, a dare risposta a quell’esigenza di fare sport, e di farlo non solo nella ricerca del risultato, ma soprattutto a ricerca di quei valori educativi che possono ritrovarsi iscritti nelle discipline sportive, se lo sport non viene considerato il fine bensi il mezzo.

Ne è prova che tanti ragazzi e genitori preferiscono l’attività in oratorio perchè dei due obiettivi forza educativa-aggregativa e raggiungimento del risultato, rilevano che in oratorio la precedenza è data ai primi due, senza comunque tralasciare il secondo.

Altra sfida che ti aspetta Ermanno con tutto il GSO Paolo VI può essere quella del passaggio da “cugini” a “fratelli” del AS Sacer, in un'unica polisportiva degli oratori che raccolga percorsi e esperienze simili.

E’ una grande occasione che si presenta grazie al cammino pastorale unitario delle tre parrocchie cernuschesi.

Mi chiedo se gli oratori dovranno supplire anche alla richiesta di attività acquatiche, che nella piscina comunale non trovano più spazio, pensando alla copertura della piscina estiva per un utilizzo anche invernale.

La comunità cristiana contribuirebbe in questo caso a risolvere quella che purtroppo viene considerata da molti una “vergogna cittadina” ,ossia la situazione dei ragazzi disabili di Cernusco obbligati a portarsi nella piscina di Carugate da alcuni anni, perchè in quella di Cernusco non c’è più spazio per loro.

La situazione dei ragazzi disabili costretti a emigrare a Carugate sollecita tutti e in primo luogo le società sportive oratoriane con la comunità cristiana, perché si inserisce nella sfida che ci stimola a proporre lo sport in oratorio: “uno sport per tutti”!

Claudio Gargantini
Socio fondatore GSO nel lontano 1981

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato