Cambiamo strada e innamoriamoci della Politica

…e inoltre…: Cristiano vero o Re Erode?

 

 

Premetto che questa lettera vuol essere un tentativo di far riflettere le persone, siano esse cattoliche o laiche, sul tentato abuso che troppo spesso viene fatto della nostra sensibilità ai valori umani e all’intelligenza.

Per dire queste cose vorrei basarmi sulle parole dette sui fatti accaduti e non sul mio orientamento politico o sulla mia fede religiosa.

Le parole e i fatti hanno un peso e mi da fastidio che si abusi del significato delle parole per poi strumentalizzare i fatti.

Chi “entra in politica” per interesse personale fa anzitutto male a se stesso alla lunga, perché i nodi tornano al pettine anche se fa finta di non saperlo e apparentemente il suo portafoglio dice il contrario, perché non ha capito cos’è la politica, perché per tirare l’acqua al suo mulino personale sarà disposto ad andare su qualsiasi tribuna, anche mediatica, per dare contro agli altri anche quando non sono in fuorigioco.

Se il mio avversario dice una cosa giusta lo devo riconoscere, in politica ci guadagnano tutti, dovrebbe essere così anche nel calcio dove se uno segna un gran gol dalla tribuna dovrebbe partire un unico applauso, a patto che qualcuno non sia in fuorigioco, e a Cernusco c’è gente in fuorigioco per il semplice fatto che la Politica con la P maiuscola non è un gioco.

L’altro giorno stavo parlando con un amico che ha 20 anni e lui mi ha detto: “Io odio la politica, mi fa schifo!”

Io gli ho risposto: “Non sono d’accordo” .Non si “entra in politica”, ci siamo già dentro; la politica è vita, può far schifo soltanto a chi fa schifo la vita e a quelli che hanno interessi personali che vi entrano contaminandola.

Chi ha nella politica un interesse personale, è più “bravo” a mentire, a spararle grosse in campagna elettorale, a cambiare pelle (un giorno sono cattolico, il giorno dopo le elezioni no), a puntare solo sulle cose di facciata (l’estetica della città, ma non la sua vita e vitalità).

Noi possiamo capire e bloccare un meccanismo malato, a meno che stiamo con chi finge, a meno che vogliamo essere ingenui, a meno che scegliamo di non scegliere e continuiamo a dire che “fa schifo”. C’è qualche masochista?

La politica si basa sui valori negli interessi di tutti, di tutta la città (polis, da cui politica).

Dobbiamo fare attenzione a chi è in fuorigioco, a chi fa il furbo, chi predica bene e razzola male specialmente da qui a Giugno, chiaramente questo si può fare se abbiamo passione per la città in cui viviamo, per la politica, per la vita.

Non dobbiamo però peccare di ingenuità!

 

In merito a questo posso dirvi che durante una trasmissione radiofonica sulla missionarietà tenutasi oltre un anno fa a Radio Cernusco Stereo all’interno del programma “Persona e Città”, il sottoscritto propose in diretta al sindaco di pensare ad un gemellaggio con un villaggio di un paese in via di sviluppo.

Intendevo fare una proposta che fosse nell’interesse della città e non solo, l’ho fatta e mi fa piacere che sia stata accolta, almeno a parole, ora sicuramente vedremo anche i fatti, poiché siamo in campagna elettorale. Mi avrebbe anche fatto piacere vedere queste cose molto tempo prima, in tempi non sospetti, ma forse si era troppo impegnati nelle cose più personali.

La giunta ha lasciato per ultime le cose per tutti: questo è lo schifo.

Oggi, c’è bisogno del consenso cattolico, come accadde 5 anni fa quando tra il primo turno e il ballottaggio si aprirono le porte al mondo cattolico (ricordate quel manifesto: “Cassamagnaghi apre al mondo cattolico”???) candidando Paola Guzzi al posto di Paolo Frigerio all’incarico di vicesindaco e poi di assessore ai servizi sociali.

Anche oggi, il “vero cattolico”(il sindaco) torna a cambiar pelle, torna ad aprire le porte ai cattolici, dopo che perfino Paola Guzzi, incredula di aver visto il precedente, ma non definitivo permutamento di pelle, con un sincero comunicato pubblico, annunciava su tutti i media locali la remissione del suo onesto mandato, mentre la lettera di dimissioni venne secretata dal sindaco.

Con la campagna elettorale alle porte, questa volta istituendo il nuovo assessorato (cito testualmente) ai Gemellaggi istituzionali-solidaristici, alla Missionarietà… la giunta ha toccato il fondo.

Un cristiano non si limita alla tradizione dei Crocifissi e dei canti di Natale nelle scuole, ma cerca di vivere ogni giorno l’insegnamento d’amore di Gesù, riconoscendo i propri errori (o peccati se preferite) e riconoscendo in Gesù, immolato per tutti, la salvezza da essi (credere in questo è un atto di fede, è personale ed ognuno è libero-responsabile di crederci o meno, rispettando chi la pensa diversamente).

Oggi,  la storia si ripete, di nuovo fuorigioco!

5 anni fa, il 28 % del primo turno si trasformò in poco più del 50% al ballottaggio, solo grazie alle parole perché purtroppo i fatti non furono dello stesso avviso.

Con il voto di alcuni cattolici molto ottimisti e di qualche “tifoso” di sinistra accecato dall’odio per la squadra storicamente avversaria (CDL) la situazione si ribaltò. Gol in fuorigioco!

Stavolta però non ci saranno gol, perché tornerà la politica vera, perché la politica non è un gioco, non ci sono le tribune, non c’è il pallone e nessun derby da giocare; c’è solo da votare chi ama la sua città e la vuole far star MEGLIO. Tutta.

 

E anche tu caro Giuseppe Colombo, nonostante la stima che ho nei tuoi confronti, permettimi di dirti che non riesco a condividere la tua scelta, la rispetto, ma non la capisco, mentre potevo capire quella di Paola Guzzi, ora a differenza di allora possiamo tirare le somme invece che i calci al pallone.

Più che in fuorigioco caro Giuseppe, sei fuori tempo.

E non mi ridire che di là ci sono i comunisti: te l’ho già detto faccia a faccia e te lo ripeto;

a Cernusco è coerente e affidabile chi dice apertamente i valori in cui crede e aiuta chi non la pensa sempre come lui (come i ragazzi di rifondazione comunista che spesso sono in Brasile ad aiutare don Sandro Spinelli), avrei più paura di chi a Messa lo si vedrà solo da qui a Giugno! Alla faccia della coerenza.

Già il Re Erode fingeva di voler adorare chi in realtà odiava a morte. Sii saggio Giuseppe, come lo furono i Magi…e non dirmi che anche loro erano comunisti perché venivano da oriente…; fai come i Magi dicevo: torna per un'altra strada! non tornare da Erode… e consentimi la battuta anacronistica… “non passare da Berlino, che magari han ricostruito il muro!”

 

Andrea Gadda

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato