PII (Piani Integrati d’Intervento) e FDB (Facce Di Bronzo)

 

 

In un articolo apparso su “L’Unitá” del 14 novembre, Marco Travaglio proponeva di ristabilire un sentimento semplice: la vergogna, quale efficace mezzo di prevenzione contro spettacoli inverecondi. In effetti, il ripristino di un tale elementare stato d’animo avrebbe apprezzate ricadute anche nella nostra città di cui si potrebbero già delineare, solo immaginandoli purtroppo, alcuni benefici effetti.

 

Ebbene, se esistesse la vergogna, la vicenda della Villa Alari sarebbe stata presentata diversamente da come sta avvenendo perché, se esistesse la vergogna, la pittoresca maggioranza che sostiene il sindaco non si presenterebbe come la soluzione ai guasti da essa stessa provocati.

Se esistesse la vergogna, Il Naviglio si ricorderebbe di avere a suo tempo approvato la richiesta dei Fatebenefratelli di vendere la villa per farne appartamenti di lusso in violazione all’Accordo di Programma del 1999.

Se esistesse la vergogna, il sindaco non giustificherebbe con la sua assenza i provvedimenti presi dalla Giunta che lui stesso presiede, come tenta di fare col volantino verde distribuito in questi giorni.

Se esistesse la vergogna, la consigliera Terracciano ammetterebbe (magari a denti stretti) che l’acquisizione della villa è servita da giustificazione ad un ampliamento volumetrico dell’area su via Cavour, quindi mattoni e cemento in più rispetto alle già cospicue previsioni ed altri soldi agli amici costruttori.

Se esistesse la vergogna, l’Amministrazione spiegherebbe ai cittadini quali sono i progetti di utilizzo della villa Alari e quali i costi per la collettività.

Se esistesse la vergogna, la Giunta ammetterebbe che la contemporanea approvazione di tre piani urbanistici sull’asse Cavour-Ronco con le volumetrie previste è destinata ad avere un pesante impatto sulla viabilità dell’area, già congestionata di suo.

Se esistesse la vergogna, i 45000 mc di cemento che stanno per calare sull’area dismessa ex-Alberti non verrebbero legittimati con la necessità di realizzare alcune cappelle gentilizie private nel cimitero.

Se esistesse la vergogna, il costruttore Mossini non avrebbe richiesto –ed ottenuto- un aumento del prezzo di vendita delle case in edilizia convenzionata costruite nell’ambito del PII “Abitare Ronco”, dopo aver ottenuto delle aree comunali a prezzi di favore.

Infine, se esistesse la vergogna, l’Amministrazione avrebbe accolto la richiesta di una moratoria della speculazione edilizia in attesa dell’approvazione del Piano dei Servizi (come previsto dalla legge regionale vigente) ed avrebbe il pudore di non prendere le distanze da un Piano Regolatore Generale che i suoi stessi componenti hanno, a suo tempo, entusiasticamente approvato.

 

Se esistesse la vergogna, non ci ritroveremmo al governo cittadino il vincitore delle ultime elezioni, insieme al suo avversario e a quella che fu la loro puntigliosa accusatrice, tutti insieme appassionatamente in un ribaltone che ha dato un significativo contributo alla decadenza di questa città.

 

 

 

Giovanni Fogherti

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato