In una lista civica non schierata si è più liberi
Un saluto a tutti i presenti che hanno deciso di partecipare al ns. congresso e un grazie agli amici e soci di Obiettivo Cernusco per avermi affidato nuovamente la guida della ns. lista civica.
Questo mio rinnovato impegno sarà dedicato primariamente alla campagna elettorale. Il mio e ns. obiettivo è far crescere la ns. lista per farla diventare un forza civica che sappia aggregare forze politiche moderate presenti nella ns. città.
Un obiettivo questo che in verità era già presente nelle precedenti elezioni comunali i cui risultati sono stati completamente realizzati poiché abbiamo contribuito, anzi siamo stati protagonisti determinanti, nella vittoria della coalizione “Facciamo centro”.
Poi, come tutti sapete, le cose sono andate diversamente perché ci siamo fidati di chi non meritava la ns. fiducia e ha tradito il mandato degli elettori. Oggi, se quella coalizione non avesse cambiato gli alleati e fosse stata fedele al mandato ricevuto dagli elettori, probabilmente, sarebbe ancora competitiva e gradita ai cittadini cernuschesi.
Tuttavia non possiamo perdere il ns. tempo a guardare al passato, agli errori commessi da questa amministrazione, faremo sicuramente tesoro dell’esperienza passata, ma dobbiamo volgere il ns. sguardo al futuro e verificare quali condizioni ci sono oggi per costruire un’alleanza organica a un nuovo progetto di governo della città.
E’ necessaria oggi, proponendoci ancora come lista civica, una analisi del perché di una forza civica in un panorama italiano già strapieno di partiti politici.
Permettetemi una breve digressione sul panorama politico nazionale.
Sapete di quanti partiti è composta l’attuale maggioranza nazionale? Undici. Ma se consideriamo che i socialisti e radicali sono di fatto separati in casa, diventano dodici. Pare che si aggiunga un tredicesimo, “Gli italiani nel mondo” del senatore De Gregorio.
Tutti sono presenti in Parlamento. Quasi tutti sono in grado di provocare una crisi di governo e, comunque basta togliere un voto al Senato, e questo possono farlo tutti, per aprire una voragine.
Dall’altra parte, all’opposizione, le cose vanno leggermente meglio, ma non tanto: Otto. Otto sono meno di undici, è vero, ma anche qui non si scherza.
Ditemi come si può governare un Paese con undici o con otto partiti sicuramente non coesi tra di loro? Non c’è un altro Paese, tra quelli che noi prendiamo a modello, dove capiti una cosa del genere. Non esiste, ve l’assicuro. I paesi anglosassoni hanno una lunga tradizione di due (USA) o tre partiti (Gran Bretagna). La Francia, che ha una tradizione di frazionismo tipicamente latina ha intrapreso nella V repubblica un cammino che l’ha portata a due grandi partiti, socialisti da una parte e gollisti e liberali dall’altra. In Germania ci sono i socialisti e la CDU, in Spagna la vita politica si divide tra i popolari e i socialisti di Zapatero.
Purtroppo da quindici anni in Italia è in atto una lotta sorda tra il Paese che chiede semplificazione e chiarezza e una precisa volontà della classe politica di fare il contrario. I cittadini che vogliono una democrazia semplice e moderna dove le scelte fondamentali siano fatte dagli elettori. I partiti invece vogliono tenere tutto il potere, incluso quello fondamentale, di fare e disfare a piacimento i governi.
Ecco allora spiegato il motivo del successo delle liste civiche: La “sfiducia nell’attuale sistema bipolare fatto di coalizioni di partiti non coesi”, il nostro “essere persone tra le persone” la capacità di “proporre e realizzare scelte per la città liberi da condizionamenti”. Sono queste le ragioni del ns. essere lista civica.
Parlo ovviamente delle liste civiche non schierate perché ci sono stati molti “furbetti” che hanno sfruttato l’onda del successo di questo strumento per costruirsi delle pseudo liste civiche nate già destinate, già schierate politicamente.
Soprattutto fino a quando il panorama dei partiti politici non muterà in meglio noi di Obiettivo Cernusco rimarremo nella posizione di chi sceglie con la propria testa anziché obbedire a qualche segretario provinciale.
Non sarà un immobilismo politico perché siamo consapevoli che far politica significa confrontarsi con le realtà politiche esistenti e quindi anche con i partiti ma lo facciamo, lo faremo da una base di forza perchè le ns. ambizioni sono essenzialmente rivolte al territorio in cui viviamo.
Il ns. patrimonio è costituito dal contributo di idee che possiamo offrire alla cittadinanza per affrontare e risolvere i problemi quotidiani per rendere la ns. città sempre più vivibile e accogliente.
Queste idee poggiano su una piattaforma di correttezza, di etica di comportamento che vogliamo diventi il metodo per i giovani che si vogliono avvicinare alla politica e sono delusi da quanto sta accadendo a livello nazionale.
Vogliamo rilanciare l’impegno e l’azione politica “dal basso”, con forme che valorizzano la partecipazione e che consentano il rinnovamento e la formazione di nuove classi dirigenti. Ambiziosi? forse ma per confermare che questa linea di pensiero si sta propagando abbiamo invitato un rappresentante di una lista civica di Pioltello che, insieme ad un nutrito gruppo di giovani, hanno costituito una lista civica “giovani per Pioltello” che ha compiuto lo stesso ns. percorso.
La ns. lista civica è costituita, in maggior parte, da persone di fede cattolica e alcune di queste sono tuttora impegnate, o lo sono state nel recente passato, in Parrocchia piuttosto che nel volontariato cittadino, tuttavia non vogliamo fare della ns. fede religiosa una bandiera, non pensiamo di essere gli unici cattolici impegnati in politica, preferiamo che siano le opere a testimoniare i valori in cui crediamo.
Il ns. gruppo è formato da persone moderate e questa moderazione si traduce in un consenso che noi e i nostri elettori portiamo a quei partiti, quando chiamati ad esprimere un voto nazionale, che sono collocati al centro dello schieramento politico nazionale.
Pertanto anche le possibili alleanze che noi cercheremo a livello locale saranno rivolte a quei partiti o forze civiche che agiscono all’interno di questa collocazione, in questo “centro” politico.
Escludiamo sin d’ora la possibilità di alleanze che escano da questo quadro di riferimento.
Siamo quindi pronti a iniziare un dialogo con le forze politiche suddette sulla base di alcuni punti programmatici che noi vorremmo inserire nel programma elettorale.
Alcuni di questi sono già stati indicati dall’amico Damiano Cantù e dall’amico G.Piero Marfurt.
Il problema della viabilità per essere adeguatamente risolto ha bisogno di scelte più coraggiose con l’aiuto della Provincia e una di queste scelte si chiama gronda nord che permetterebbe di scaricare, gran parte del traffico ora passante per l’asse viario Dante, Videmari, Manzoni, Colombo, Vespucci, in una realtà periferica, creando in questo modo, una nuova tangenziale esterna a Nord della città.
Naturalmente andrebbe coinvolta la Regione piuttosto che la Provincia. Non è un opera realizzabile immediatamente anche perché sarebbe antieconomico in quanto gli interventi di ristrutturazione realizzati di recente in alcuni reparti, sono ora su uno standard di servizio elevato. Ma in prospettiva con un respiro ampio. Godrebbe di una ubicazione strategica, si potrebbero realizzare dei servizi accessori e scaricherebbe il centro da tutte quelle problematiche che l’amico Cantù vi ha già raccontato.
Se i cittadini ci daranno fiducia noi ci impegniamo a riconsiderare i P.I.I. (piani di intervento integrato) perché questa amministrazione ne ha sicuramente abusato, soprattutto come priorità di intervento, mentre per il futuro potranno essere realizzati solo in presenza di una carta dei servizi che valuti l’impatto delle nuove costruzioni sul territorio.
Questi sono i punti base con i quali iniziare un dialogo costruttivo con le forze politiche moderate.
Infine vorrei spendere due parole sul candidato sindaco.
Premesso che noi abbiamo le potenzialità per esprimere un ns. candidato sindaco tuttavia, nel dialogo con le altre forze politiche, se troveremo la possibilità di un’alleanza cercheremo insieme agli alleati la condivisione sulle scelte ivi compresa quella del candidato sindaco.
Un vincolo però poniamo nella scelta: il requisito principale, indispensabile, che noi riteniamo debba avere il prossimo candidato sindaco è la credibilità.
Per noi questo termine contiene tutto: la capacità, la coerenza, l’etica ….
Le alleanze che andremo a tessere saranno coerenti con questa linea politica, coi nostri valori e con l’interesse della città, e troveranno solida garanzia nella persona del candidato sindaco, meglio, ovviamente, se nostro.
Cernusco sul naviglio, 7 ottobre 2006 Vittorino Cazzulani
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