Ancora a proposito di Islam

 

 

Gentile signor Dalla Mariga, “i nostri concittadini islamici ospitati , aiutati ad integrarsi , in questa comunità” hanno fin dal primo momento preso “posizione ufficiale a favore della nostra Chiesa...rigettando tutta la malafede che viene dai loro paesi d'origine per una errata  interpretazione delle parole del Santo Padre

 

Personalmente mi lasci aggiungere che non di malafede si è trattato.

 

Semmai le cause vanno cercate altrove, e mi permetto di suggerirne (per il momento) sei:

1)      La citazione del Santo Padre è stata del tutto infelice. L’imperatore Emanuele secondo, cristiano ortodosso e con Bisanzio sotto assedio non era certo in grado di esprimere un giudizio sereno sull’islam. Oltre a ció manca, nella citazione del Papa, la replica dello “studioso persiano” , o, se vuole, la “par condicio”.

2)      Le citazioni del Corano sono inesatte. La sura 2,256 citata non è “una delle sure del periodo iniziale, … in cui Maometto stesso era ancora senza potere e minacciato”, bensí una sura del periodo medinese, quindi del periodo in cui il Profeta Mohammed e la sua comunitá fiorivano.

3)      Dopo la caduta di Bisanzio, la Chiesa ha fatto progressi, fino ad arrivare col Concilio Ecumenico Vaticano II, alla stesura del  documento “Lumen Gentium”, dove nel capitolo secondo “il popolo di Dio” si legge: Ma il disegno di salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in particolare i musulmani, i quali, professando di avere la fede di Abramo, adorano con noi un Dio unico, misericordioso che giudicherà gli uomini nel giorno finale.

4)      L’errata interpretazione delle parole del Santo Padre.” come dice Lei, è stata uno spettacolo mediatico ben organizzato: prima è stato citato un “Mufti della Turchia”, titolo inesistente! La persona citata è presidente dell’organizzazione Dyanet, in aperto conflitto col governo Turco che ospiterá il Papa prossimamente. Poi le grandi manifestazioni in Yemen (dove a giorni si svolgeranno le elezioni…). Quanto al pupazzo bruciato e le 2 (due) molotov contre le chiese di Nablus, si tratta di episodi marginali dovutamente amplificati dai media.

5)      Anche se in alcuni paesi ragioni politiche esterne alla fede ci fanno credere il contrario, per il mussulmano, la fratellanza con i credenti cristiani è scontata. “troverai che i piú prossimi all’amore per i credenti sono coloro che dicono: in veritá siamo nazareni (=cristiani) perché tra loro ci sono uomini dediti allo studio che non hanno alcuna superbia” (Cor. V, 82).

            “Crediamo in Allah e in quello che ha fatto scendere su di noi e in quello che ha fatto    scendere su Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe e le         Tribú, e in tutto ció che, da parte   del Signore, è stato dato a Mosé, a Gesú e ai Profeti: non facciamo alcuna differenza       tra loro, e a Lui siamo sottomessi” (Cor. III, 84)

     6)    Dal momento che ora diventerebbe lungo riportare qui tutte le dichiarazioni di solidarietá  che Lei vorrebbe magari appeso alle porte delle nostre Chiese, le segnalo il sito    http://www.islam-ucoii.it/

 

 

Cordiali saluti

Stefano Comi

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato