Di Dario Collio
La politica cernuschese si appresta ad andare in vacanze senza aver combinato nulla di buono da qualche mese, a meno che non si prenda per buono proprio il fatto che non sia stata in grado di combinare nuovi guai soprattutto sul piano urbanistico. Sembrano prevalere, al momento, manovre di disturbo, come quella del tentativo, naufragato, di far passare il nuovo statuto comunale; un’arma più volte brandita, a vuoto, da parte della maggioranza nel tentativo di addomesticare Obiettivo Cernusco ed il suo massimo esponente Giampiero Marfurt. “Obiettivo” della modifica dello statuto ottenere la tacita astensione di Obiettivo Cernusco sul Pii Alberti, in cambio della rinuncia a mandare a casa il Presidente del consiglio comunale, cosa impossibile con l’attuale statuto.
La maggioranza infatti è alla disperata ricerca di astensioni nel campo della minoranza sul Pii Alberti, dal momento che dopo la precisa ed inequivocabile presa di posizione del Partito di Forza Italia ( Pii Alberti, Garzanti e Matplast solo dopo l’approvazione del PGT e del Piano dei Servizi)i consiglieri comunali forzisti non potranno andare contro le indicazioni del partito, arrivando al massimo ad astenersi su tale Pii se fosse portato in consiglio prima delle vacanze.In caso contrario Fi passerebbe all’opposozione e Cassamagnaghi rischierebbe la sua rielezione.Con l’astensione di tre consiglieri forzisti Cassanagnaghi e Udicini potrebbero contare solo su nove voti, contro nove della minoranza. Ecco il perché della tentata campagna acquisti di astensioni nel campo avversario.
Naturalmente con carota e bastone. Sicchè si cerca di portare in consiglio la modifica allo statuto e, già che ci siamo, si propone la costituzione di una commissione di indagine sulla malandata Cernusco Verde, ma, attenzione, specificando bene che essa dovrà occuparsi della gestione della partecipata fin dalla sua nascita, compresi gli anni a gestione, per così dire “ Paolina”. Un chiaro segnale a Paolo Frigerio ed ai suoi, che, secondo i supporter del sindaco dovrebbero temere per qualche scheletruccio nell’armadio; sarebbe meglio sedersi ad un tavolo e trovare un accordo fra gentiluomini. Non si chiede poi tanto: solo l’astensione sul Pii Alberti e un pari e patta sulla Cernusco Verde.
Perché se Obiettivo Cernusco o Federalisti e Filandini si astenessero o non si presentassero in consiglio comunale l’opposizione avrebbe solo sei o sette voti, insufficienti a fermare il Pii Alberti,che sarebbe approvato con nove voti a favore.
Tutto lo sforzo degli strateghi di maggioranza sembra però essere malamente naufragato perché sia Obiettivo che Federalisti e Filandini hanno, al momento, risposto picche, rilanciando sulla commissione d’inchiesta che dovrebbe anche occuparsi di C’è gas.
Fermo il Pii Alberti si ferma tutto. Né villa Alari né Pii di Ronco, per i quali Forza Italia ha dato il suo consenso, sarebbero portati in consiglio comunale perché verrebbero a mancare i voti dei tre consiglieri di UDC e Smile che pretendono, negandolo in ogni sede, che i tre Pii vadano in consiglio comunale contemporaneamente. E ciò dimostra ancora una volta che aveva ragione quell’assessore che un mese e mezzo fa se ne andò rimproverando al sindaco d’essere prigioniero della lobby del mattone, che controlla il voto dei consiglieri, autonomi, dell’Udc.
Ps: Un miracolo tuttavia potrebbe sempre avvenire. La coincidenza di un consiglio comunale con il parto di una consigliera di opposizione. Le vie del Signore, pardon del Mattone, sono infinite!
CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato