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HOME > Papa Francesco > 13 Ottobre 2014

FRANCESCO: “PARLARE CHIARO E ASCOLTARE CON UMILTÀ”

“Bisogna dire tutto quello che nel Signore si sente di dover dire: senza rispetto umano, senza pavidità. E si deve ascoltare con umiltà e accogliere con cuore aperto quello che dicono i fratelli”

 

“Parlare con parresìa e ascoltare con umiltà”. È con questi due atteggiamenti che si esercita la “collegialità”. A spiegarlo ai 191 padri sinodali è stato il Papa, aprendo lo scorso 6 ottobre la prima congregazione generale della terza Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi, in corso in Vaticano sul tema: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. “Voi portate la voce delle Chiese particolari, radunate a livello di Chiese locali mediante le Conferenze episcopali”, ha detto il Papa ai padri. Che poi ha invitato a “portare (in Sinodo) le realtà e le problematiche delle Chiese, per aiutarle a camminare su quella via che è il Vangelo della famiglia”. “Una condizione generale di base è questa: parlare chiaro”, ha detto il Papa entrando nel dettaglio dei compiti dei partecipanti: “Nessuno dica: ‘Questo non si può dire; qualcuno penserà di me così o così...’ Bisogna dire tutto ciò che si sente con parresìa”.

“Dopo l’ultimo Concistoro, nel quale si è parlato della famiglia - ha raccontato il Papa riferendosi al febbraio scorso - un cardinale mi ha scritto dicendo: peccato che alcuni cardinali non hanno avuto il coraggio di dire alcune cose per rispetto del Papa, ritenendo che il Papa pensasse qualcosa di diverso”. “Questo non va bene, questo non è sinodalità - ha ammonito Francesco - perché bisogna dire tutto quello che nel Signore si sente di dover dire: senza rispetto umano, senza pavidità. E, al tempo stesso, si deve ascoltare con umiltà e accogliere con cuore aperto quello che dicono i fratelli”. “Con questi due atteggiamenti si esercita la sinodalità”, ha spiegato il Papa: “Per questo vi domando, per favore, questi atteggiamenti di fratelli nel Signore: parlare con parresìa e ascoltare con umiltà”. “E fatelo con tanta tranquillità e pace.”

“Una condizione generale di base – ha scandito il Papa – è questa: parlare chiaro”. Nel linguaggio cristiano della tradizione “parlare chiaro” – ha commentato Pierangelo Sequeri – “è quello che si intende con parresìa: un termine greco che nelle Sacre Scritture significa esporre limpidamente ‘tutto quello che nel Signore si sente di dover dire’, senza pavidità e senza timore di esporsi al gioco dei fraintendimenti e delle strumentalizzazioni ... Riconosciamolo: bisognerà vincere qualche vecchia abitudine, e saper fronteggiare qualche nuova emozione, per conquistare questa purezza del cuore...”

Cernusco sul Naviglio, 13 ottobre 2014

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