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HOME > Papa Francesco > 23 Giugno 2014

FRANCESCO: “NO AD OGNI TIPO DI DROGA”

“La droga non si vince con la droga! La droga è un male, e con il male non ci possono essere cedimenti o compromessi”: questa la forte denuncia di Papa Francesco.

 

Ricevendo - venerdì 20 giugno - in udienza i partecipanti alla 31ª edizione dell’International Drug Enforcement Conference, il Papa ha manifestato “dolore” e “preoccupazione” per “il flagello della droga”, che “continua a imperversare in forme e dimensioni impressionanti, alimentato da un mercato turpe, che scavalca confini nazionali e continentali” 

«Forse nel narcotraffico – ha detto Papa Francesco - le azioni sono quelle che rendono più soldi nel mercato. E questo è tragico. Il flagello della droga continua ad imperversare in forme e dimensioni impressionanti, alimentato da un mercato turpe, che scavalca confini nazionali e continentali. In tal modo continua a crescere il pericolo per i giovani e gli adolescenti. Di fronte a tale fenomeno, sento il bisogno di manifestare il mio dolore e la mia preoccupazione.»

Il Papa ha quindi così proseguito: «Vorrei dire con molta chiarezza: la droga non si vince con la droga! La droga è un male, e con il male non ci possono essere cedimenti o compromessi. Pensare di poter ridurre il danno, consentendo l’uso di psicofarmaci a quelle persone che continuano ad usare droga, non risolve affatto il problema. Le legalizzazioni delle cosiddette “droghe leggere”, anche parziali, oltre ad essere quanto meno discutibili sul piano legislativo, non producono gli effetti che si erano prefisse. Le droghe sostitutive, poi, non sono una terapia sufficiente, ma un modo velato di arrendersi al fenomeno. Intendo ribadire quanto già detto in altra occasione: no ad ogni tipo di droga. Semplicemente. No ad ogni tipo di droga.»

Per Francesco, la diffusione della droga deve essere contrastata, innanzitutto, con risposte concrete in tema di educazione e di lavoro. «Ma per dire questo no - ha aggiunto il Papa - bisogna dire sì alla vita, sì all’amore, sì agli altri, sì all’educazione, sì allo sport, sì al lavoro, sì a più opportunità di lavoro.» Un giovane che «né studia né lavora entra in questa mancanza di orizzonte, di speranza, e la prima offerta sono le dipendenze, tra le quali la droga. Le opportunità di lavoro, l’educazione, lo sport, la vita sana: questa è la strada della prevenzione della droga. Se si realizzano questi ‘sì’, non c’è posto per la droga, non c’è posto per l’abuso di alcol e per le altre dipendenze.»

Il Vescovo di Roma ha quindi invitato a «lavorare sulla prevenzione», per contrastare il diffondersi delle droghe. «L’esempio di tanti giovani che, desiderosi di sottrarsi alla dipendenza dalla droga, si impegnano a ricostruire la loro vita, è uno stimolo a guardare in avanti con fiducia.»

 

Cernusco sul Naviglio, 23 giugno 2014

 

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