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HOME > Papa Francesco > 10 Febbraio 2014

“VIVERE BENE L’EUCARESTIA PER RENDERLA
VERA SORGENTE DEL NOSTRO AGIRE CRISTIANO”
 

Come viviamo l’Eucarestia? Questo il tema dell’udienza generale dello scorso mercoledì di Papa Francesco che, come fa dall’inizio di questo anno, ha proseguito la sua riflessione sui Sacramenti, concentrandosi ancora una volta sull’Eucarestia, in particolare sul “rapporto tra l’Eucaristia che celebriamo e la nostra vita, come Chiesa e come singoli cristiani.”

 

Come spesso ci ha abituato col suo stile omiletico essenziale e diretto, il Papa ha sintetizzato in tre aspetti, tre caratteristiche salienti, la riflessione principale che ha voluto offrirci. In particolare ha evidenziato tre “indizi” per capire come ci rapportiamo con l’Eucarestia e soprattutto con la Messa domenicale, per capire “se noi viviamo bene l’Eucaristia o non la viviamo tanto bene.”

Guardare e considerare gli altri – Il primo indizio individuato dal Papa è il nostro modo di guardare e considerare gli altri. Il Papa ricorda che, in ogni Eucarestia che celebriamo, “Cristo attua sempre nuovamente il dono di sé che ha fatto sulla Croce.” Infatti, tutta la sua vita è un atto di totale condivisione di sé per amore. “Questo significava per Lui condividere i loro desideri, i loro problemi, quello che agitava la loro anima e la loro vita.” A questo punto si chiede il Papa: noi che andiamo a Messa “e vogliamo condividere, nell’Eucaristia, la sua passione e la sua risurrezione, amiamo, come vuole Gesù, quei fratelli e quelle sorelle più bisognosi? Mi preoccupo di aiutare, di avvicinarmi, di pregare per coloro che hanno qualche problema? O forse mi preoccupo di chiacchierare: Hai visto com’è vestita quella, o come com’è vestito quello? A volte si fa questo, dopo la Messa, e non si deve fare!”


Sentirsi perdonati e pronti a perdonare – Il secondo indizio sul nostro modo di partecipare alla Santa Messa è la nostra consapevolezza di essere “sempre bisognoso di essere accolto e rigenerato dalla misericordia di Dio”. In pratica è la necessità di sentirsi peccatori per poter partecipare alla Santa Messa. “Noi andiamo a Messa perché siamo peccatori e vogliamo ricevere il perdono di Dio, partecipare alla redenzione di Gesù, al suo perdono.” L’atteggiamento corretto quindi per partecipare alla Santa Messa è quello di umiltà e desiderio di essere perdonati. Del resto, l’Ultima Cena è avvenuta proprio “nella notte in cui Gesù veniva tradito”.

La vita delle nostre comunità cristiane – Questa condivisione con Gesù che si attua nell’Eucarestia, non si esaurisce però all’interno della Santa Messa. Questo perché “l’Eucaristia non è qualcosa che facciamo noi; non è una nostra commemorazione di quello che Gesù ha detto e fatto. No. È proprio un’azione di Cristo! Questo significa che la missione e l’identità stessa della Chiesa sgorgano da lì, dall’Eucaristia, e lì sempre prendono forma.” Essendo l’Eucarestia la sorgente dell’identità della Chiesa, il nostro atteggiamento sopra descritto deve essere tenuto in tutto il nostro agire da Cristiani, non solo in chiesa durante la Messa, ma all’interno della nostra comunità nella nostra vita quotidiana.

 

Cernusco sul Naviglio, 17 febbraio 2014

 

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