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HOME > Papa Francesco > 10 Febbraio 2014

“NON RINGRAZIEREMO MAI ABBASTANZA IL SIGNORE
PER IL DONO DELL’EUCARISTIA!”
 

Papa Francesco, nell’udienza generale di mercoledì scorso, ha proseguito la catechesi sui Sacramenti che caratterizza le udienze generali di questo inizio anno, soffermandosi in particolare sull’Eucarestia

Dopo due catechesi incentrate sul Battesimoil Sacramento su cui si fonda la nostra stessa fede e che ci innesta come membra vive in Cristo e nella sua Chiesa” e che differenzia noi Cristiani dagli altri (“non è lo stesso una persona battezzata o una persona non battezzata”) ribadendo con forza che ”è un atto che tocca in profondità la nostra esistenza” ed una sulla Confermazione, Francesco ha parlato dell’Eucarestia.

 

Parola e Pane – Il Papa parte dalla descrizione degli elementi visivi che caratterizzano il rito del Sacramento dell’Eucarestia, della Messa: l’altare, ossia la mensa, ricoperto da una tovaglia “e questo ci fa pensare ad un banchetto”, la croce “ad indicare che su quell’altare si offre il sacrificio di Cristo” e l’ambone dove si proclama la Parola di Dio “e dunque il cibo che si riceve è anche la sua Parola.” Parola e Pane nella Messa diventano un tutt’uno, come nell’Ultima Cena, quando tutte le parole di Gesù, tutti i segni che aveva fatto, si condensarono nel gesto di spezzare il pane e di offrire il calice, anticipo del sacrificio della croce, e in quelle parole: "Prendete, mangiate, questo è il mio corpo … Prendete, bevete, questo è il mio sangue".


Memoriale – Francesco ricorda che però la Comunione “è ben più di un semplice banchetto” in quanto è il memoriale della Pasqua di Gesù, il mistero centrale della salvezza.” «Memoriale» non significa «memoria», semplice ricordo, ma vuol dire che ogni volta che celebriamo questo Sacramento partecipiamo al mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo. L’Eucaristia costituisce il vertice dell’azione di salvezza di Dio: il Signore Gesù, facendosi pane spezzato per noi, riversa infatti su di noi tutta la sua misericordia e il suo amore, così da rinnovare il nostro cuore, la nostra esistenza e il nostro modo di relazionarci con Lui e con i fratelli. È per questo che comunemente, quando ci si accosta a questo Sacramento, si dice di «ricevere la Comunione», di «fare la Comunione»: questo significa che nella potenza dello Spirito Santo, la partecipazione alla mensa eucaristica ci conforma in modo unico e profondo a Cristo, facendoci pregustare già ora la piena comunione col Padre che caratterizzerà il banchetto celeste, dove con tutti i Santi avremo la gioia di contemplare Dio faccia a faccia.

Importanza e ringraziamento – In questa catechesi sull’Eucarestia il Papa ha ribadito l’importanza nell’adeguata preparazione e partecipazione ai Sacramenti: “è importante che i bambini si preparino bene alla prima Comunione e che ogni bambino la faccia, perché è il primo passo di questa appartenenza forte a Gesù Cristo, dopo il Battesimo e la Cresima”. E ancora: “è un dono tanto grande e per questo è tanto importante andare a Messa la domenica. Andare a Messa non solo per pregare, ma per ricevere la Comunione.” Ma proprio l’importanza di questo dono lo rende tanto prezioso per cui “non ringrazieremo mai abbastanza il Signore per il dono che ci ha fatto con l’Eucaristia!”. E l’importanza di ringraziare il Signore per il dono dell’Eucarestia è proprio in questa parola che in greco significa “ringraziamento”. Infatti è la nostra stessa partecipazione all’Eucaristia che è “supremo ringraziamento al Padre” come Gesù ci ha insegnato nell’ultima Cena.

 

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