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HOME > La Nota della Settimana > N° 8/2012

BILANCIO 2012:
“SCELTE DIFFICILI E DOLOROSE PER INCIDERE IL MENO POSSIBILE SUI SERVIZI ALLA PERSONA”

 

Il consiglio comunale della nostra città, nella seduta dello scorso 20 febbraio, ha approvato a maggioranza il Bilancio di previsione 2012, con un ammontare di entrate per 40.559.000 euro, che saranno destinati  a finanziare per 29.143.000 euro la spesa corrente e per 11.416.000 euro gli investimenti. Dal lato delle entrate si registrano, rispetto al 2011, trasferimenti dagli enti superiori in diminuzione del 60% , incassi per tributi inferiori del 7% e per tariffe e servizi del 20%; mentre gli investimenti diminuiscono del 12% rispetto sempre all’anno precedente.

L’amministrazione comunale ha scelto di non aumentare le aliquote IMU già fissate dal governo nazionale allo 0,4% per l’abitazione principale e allo 0,76% per le abitazioni secondarie, i negozi, i capannoni e le aree edificabili. Invariata anche l’aliquota dell’addizionale IRPEF allo 0,7%, con l’esenzione totale per i redditi fino a 10.000 euro.

I maggiori impegni finanziari per il 2012 riguardano i servizi scolastici (2.431.000 euro pari  all’8,8% della spesa corrente) ai quali si aggiungono 5.000.000 euro di investimenti, in gran parte la realizzazione del nuovo polo scolastico; i servizi sociali (6.200.000 euro pari al 22,5%, comprensivi dei fondi vincolati al Piano di Zona per i progetti dei 9 Comuni del Distretto ASL 4, di cui Cernusco sul Naviglio è capofila); la manutenzione di parchi e aree verdi (1.582.000 pari al 5,75%); attività e gestione delle strutture sportive (802.000 euro pari all’2,91%); cultura, teatri e alle relative strutture (221.000 euro pari allo 0,8%).

Dal lato degli investimenti - ha spiegato l’Assessore al Bilancio e Lavori Pubblici, Maurizio Rosci – “nel quinquennio 2007-2012 il patrimonio comunale è stato incrementato del 22%, da 89 a 109 milioni di valore totale, mentre si è ridotto l’indebitamento verso le banche del 18%”. La programmazione delle nuove opere pubbliche per il 2012 punta sul completamento dell’asse Dante-Vespucci con la riqualificazione di via Videmari (i lavori dovrebbero partire dopo la fine del corrente anno scolastico), di piazza Risorgimento e delle vie Mosé Bianchi, Luini e San Francesco. Ma l’opera pubblica più rilevante sarà la costruzione del nuovo polo scolastico, che costerà 8,5 milioni di euro in 3 anni.

 

BILANCIO PARTECIPATO - Nel corso della seduta sono stati anche illustrati i risultati delle votazioni (352 schede) relative al bilancio partecipato. Ai cittadini che hanno aderito all’iniziativa è stato chiesto di indicare due progetti per loro prioritari, tra i cinque segnalati. Le maggiori preferenze sono andate al percorso protetto per i pedoni nel tratto di via Cavour fra via Tizzoni e via Fatebenefratelli e al percorso ciclo-pedonale di via Torriani. Nel programmare gli interventi, in base alle effettive disponibilità di bilancio, la Giunta Comunale si è impegnata a tenere conto dell’indicazione di priorità emersa.

 

LA RELAZIONE DEL SINDACO - Il Sindaco, Eugenio Comincini – nel presentare il documento contabile - ha esordito dicendo che “la redazione del bilancio di previsione 2012 è certamente stata la più difficile e dolorosa di questo mandato amministrativo” perché “ai pesanti tagli ai trasferimenti e al peggioramento del patto di stabilità, si sono aggiunte scelte che anziché andare nella direzione di dare piena attuazione al federalismo fiscale hanno ulteriormente virato verso una centralizzazione della fiscalità a discapito dei territori e dei cittadini; questi ultimi vedono inasprirsi la pressione fiscale senza che i Comuni abbiano congruo beneficio per potenziare e migliorare i servizi.”

Passando ad illustrare le scelte fatte, Comincini ha evidenziato che “il bilancio 2012 si presenta con 3.000.000 euro in meno rispetto al 2011. Si tratta principalmente di tagli ai trasferimenti imposti dalle manovre degli ultimi due Governi, ma anche di previsioni di minori entrate, come sul fronte dell’addizionale IRPEF (per effetto della detassazione della “seconda casa” ora soggetta all’IMU) e come sul fronte degli introiti derivanti dalle sanzioni del Codice della Strada, che sono in diminuzione.” Dopo aver puntualizzato che le risorse disponibili negli ultimi cinque anni “hanno subito un forte impoverimento” ha aggiunto che è “davvero anomalo quanto siamo chiamati a gestire, per di più con una città che in questi 5 anni è cresciuta da un punto di vista demografico e quindi ha aumentato le proprie esigenze.”

Il Sindaco ha proseguito accennando al contributo dati dagli oneri di urbanizzazione alla formazione del Bilancio. “Nella costruzione del bilancio 2012 gli oneri di urbanizzazione non sono stati utilizzati per finanziare la spesa corrente; per il secondo anno consecutivo – benché la legge ancora lo consenta – tale risorsa è stata unicamente impiegata per gli investimenti e per accrescere il patrimonio comunale, come le regole di prudenza e competenza suggeriscono nell’elaborazione dei bilanci.” A proposito poi dell’entrata in vigore dell’IMU (che va a sostituire l’ICI), Comincini ha spiegato che “l’introito dell’IMU prima casa è previsto che resti interamente nelle casse comunali, mentre l’IMU seconda casa, negozi, capannoni, aree edificabili è da dividersi al 50% tra il Comune e lo Stato; ma è anche vero che il Governo Monti ha stabilito che l’eventuale surplus di risorse derivante dalla differenza tra il nuovo gettito IMU e il vecchio gettito ICI 2011 sarà compensato con un taglio dei trasferimenti statali di pari importo. Il che significa che dall’operazione IMU i Comuni, nella migliore delle ipotesi, non ci guadagnano neppure un euro.”

Il Sindaco ha poi spiegato i criteri usati per decidere quali spese tagliare. “È di tutta evidenza che per quadrare anche questo bilancio l’Amministrazione comunale ha dovuto compiere scelte difficili e dolorose, che sono andate ad incidere pesantemente su alcuni ambiti: ma quando la coperta è corta è quello il momento nel quale la politica deve compiere le sue scelte. Al fine di incidere il meno possibile su settori che hanno a che vedere con i servizi alla persona – soprattutto le persone più fragili e bisognose di sostegno in questo difficile quadro di crisi economica che non accenna a terminare – abbiamo compiuto scelte pesanti in altri ambiti. Abbiamo drasticamente diminuito il budget dedicato alla comunicazione, passando dai 106.496 euro del 2011 ai 17.550 euro dello stanziamento 2012. La cultura ha visto contrarre le risorse disponibili di circa il 15% rispetto al budget dello scorso anno; in particolare i fondi dedicati all’organizzazione di eventi e manifestazioni sono ridotti di oltre il 50%. Al momento, non c’è la copertura necessaria per la realizzazione di concerti, eventi, attività per una buona fetta dell’anno. Anche il verde pubblico subisce un taglio nelle risorse a disposizione di circa 150.000 euro.” E ancora “abbiamo deciso di rinunciare alla quasi totalità dei contratti di lavoro a tempo parziale, con un risparmio di circa 200.000 euro”, inoltre “sono state ulteriormente diminuite le risorse per gli incarichi professionali, già ad un preoccupante livello di guardia.”

Il Sindaco, avviandosi alla conclusione del suo intervento, ha precisato che la Giunta ha “preferito non infierire sui contribuenti (incrementando IMU, Irpef e tariffe dei servizi)” ritenendo, “invece opportuno che il Comune prosegua nella profonda verifica della propria spesa per appurare ogni possibilità di risparmio. Questo percorso è prioritario rispetto ad ogni altra strada.”

Infine, Comincini ha tracciato un bilancio di questi suoi cinque anni di mandato. “Siamo riusciti a realizzare buona parte di quanto ci eravamo impegnati a fare nei confronti degli elettori, nonostante le ristrettezze e le difficoltà di bilancio e siamo stati anche in grado di migliorare nel loro complesso i conti del nostro Comune. A chi sarà chiamato dai cittadini per amministrare i prossimi cinque anni consegniamo una situazione economico-finanziaria-patrimoniale del Comune migliore di quella già positiva ereditata con le elezioni del 2007, ma consegniamo anche un insieme di servizi e prestazioni che hanno arricchito e migliorato la qualità della vita della città.”

 

IL DIBATTITO – La discussione sul bilancio, anziché concentrarsi sull’esame delle singole poste, su eventuali emendamenti o su proposte alternative di spesa e di investimento, ha guardato piuttosto a quanto fatto dalla Giunta Comincini in questi cinque anni. Nel proseguo della nostra Nota ci limiteremo a riferire e commentare solo la parte degli interventi relativi al Bilancio, lasciando alle settimane successive una ripresa delle osservazioni e critiche rivolte dalla minoranza all’operato dell’amministrazione comunale, soprattutto in tema di opere non ancora terminate o non avviate. 

Nel corso della discussione è stato presentato un solo emendamento dai consiglieri Angrisano e Cassamagnghi - poi ritirato sull’impegno dell’assessore al Bilancio ad accogliere quanto richiesto non appena ci saranno risorse disponibili - per l’acquisto di personal computer per alunni dislessici e strumenti musicali.

 

LA MAGGIORANZA – Per Fabio Colombo (capogruppo di Vivere Cernusco) il bilancio presentato “pur essendo il bilancio pre-campagna elettorale, contiene solo interventi realistici e non colpi ad effetto. E’ costruito in linea con la reale possibilità di spendere a causa dei tagli e dei vincoli imposti dallo stato centrale; non include voli pindarici né specchietti per le allodole come invece accadde più volte con passate amministrazioni, ma comprende solo stanziamenti per opere reputate necessarie e realmente finanziabili.” Colombo “pur concordando sul fatto che nei momenti in cui si tira la cinghia sia necessario mantenere la focalizzazione e la spesa sui servizi necessari” ha auspicato che “in futuro si possano trovare risorse da destinare alla cooperazione e alla cultura”
Il capogruppo della lista civica ha annunciato il voto favorevole di “Vivere Cernusco, riconoscendo gli sforzi e la bontà delle scelte operate da parte di tutti gli assessori e del sindaco per mantenere i servizi ai cittadini nonostante i tagli dello stato centrale.”
Per Ermes Severgnini (Rifondazione comunista)
gli enti locali sono trattati dal Governo attuale come dei limoni da spremere” perché “continua la riduzione dei trasferimenti erariali, del fondo di riequilibrio e del fondo perequativo”, non c’è “nessuna novità sul versante del patto di stabilità interno”, viene imposta “una forte accelerazione alla privatizzazione dei servizi pubblici”, proseguono i “processi di riduzione della democrazia diretta” (riduzione dei consiglieri comunali, abolizione dei consigli tributari).” Severgnini si è detto poi d’accordo nel “operare tagli non lineari e incidere così il meno possibile sul comparto dei servizi alla persona, vitale per la garanzia dei diritti di cittadinanza soprattutto in questo periodo di difficile congiuntura economica.”

A sorpresa, ma forse non tanto, assente il capogruppo, nessun intervento da parte dei consiglieri del Partito Democratico, se si esclude una brevissima precisazione di Angelo Levati su Villa Alari. È decisamente singolare che la forza politica che dovrebbe costituire l’asse portante dell’attuale maggioranza consiliare se ne stia in silenzio su un passaggio amministrativo così importante. Da notisti osserviamo che dopo l’avvicendamento del capogruppo, la sostituzione di un consigliere comunale e la fuoriuscita di un altro, si è di fatto manifestata una progressiva caduta del livello di dialettica politica del gruppo. L’evidenza non può essere negata, sono i fatti a parlare. L’immobilismo del partito spiega forse il dinamismo del Primo cittadino nel far partire la macchina elettorale della sua coalizione, ma in prospettiva, se rieletto, un calo di consensi del PD, potrebbe porgli più di un serio problema.       

 

LA MINORANZA - Mario Oriani (Pdl), dopo aver affermato di comprendere “le difficoltà di far quadrare il Bilancio, ma ce l’hanno tutti i comuni italiani”, ha aggiunto che “è evidente che non potevamo presentare emendamenti per dare suggerimenti preventivi a questa amministrazione comunale visto che fra qualche mese amministreremo noi questa città.” Anche il consigliere Pdl ha rilevato che “c’è stata un’ulteriore accelerazione della centralizzazione delle entrate, rispetto al federalismo fiscale, congelando così tutte le opere che le amministrazioni comunali potrebbero mettere in campo” per far ripartire l’economia.” Sul lato dei progetti futuri, osservato che per le spese correnti sostanzialmente non c’erano grossi interventi da fare, per Oriani “la volontà dell’attuale giunta di dare attuazione alla costruzione di una nuova scuola ha di fatto ingessato un po’ tutto il bilancio.” Ha, quindi, chiesto delucidazioni su alcune poste di Bilancio che lo hanno incuriosito e in particolare si è soffermato sulle scelte di edilizia scolastica.  “Perche si continua  a fare interventi sulla Scuola Media Uno di piazza Unità d’Italia quando si pensa a costruire una nuova scuola in una zona più abitata? Possibile che questa scuola sia così sottoutilizzata? Perché non pensare di fare un’operazione simile a quella messa in atto per la costruzione della nuova caserma dei carabinieri?”

È poi intervenuto Daniele Cassamagnaghi (Il Naviglio). “Continuo a ripete – ha detto l’ex sindaco - che l’appostamento di 8,5 milioni per la costruzione di una nuova scuola mi fa venire i brividi. Cinque scuole a Cernusco sono troppe! Ci sono scuole sottoutilizzate!” Cassamagnaghi ha poi fatto un’analisi delle opere realizzate in questi 5 anni dalla giunta Comincini, ma su questo ritorneremo in una prossima Nota. In chiusura di intervento, il consigliere ha auspicato una “campagna elettorale seria in cui alla gente si abbiano a raccontare le cose giuste. Ci vuole onestà politica e intellettuale. O si arriva a una correttezza formale oppure se una parte della maggioranza, per rimanere sulla sedia, fa di tutto e di più allora non ci siamo proprio.”

Angelo Rocchi (Lega), della relazione del Sindaco, ha “apprezzato solo gli aspetti polemici verso il governo nazionale. Sarà come al solito solo il nord a pagare i fondi necessari per salvare l’Italia.”

Ha, quindi, posto l’accento sui progetti non realizzati dall’amministrazione comunale.

“Sappiamo tutti – ha sostenuto Ciro Angrisano (Lista Cassamagnaghi) - delle difficoltà che i sindaci hanno nel fare i bilanci. Il nostro bilancio non ha toccato i servizi e sono state trovate le risorse per nuovi investimenti. Sono soddisfatto, perché tra questi, c’è il completamento della ristrutturazione del centro sportivo.”

 

LA REPLICA DEL SINDACO - Nell’intervento conclusivo il Sindaco ha fatto una considerazione sui dibattiti, in tema di Bilancio, durante i suoi cinque anni di mandato. “È un po’ strano – ha osservato Comincini - che in questi anni ci siano stati pochi emendamenti al Bilancio. Mi sono chiesto perché? Perché ci sono state carenze di emendamenti, carenze di dibattito politico? Scelte alternative nelle politiche di bilancio ci sono, eccome! Francamente mi dispiaccio che sul bilancio ci sia sempre stata una discussione  un po’ al ribasso, mai sufficientemente approfondita. Fare un emendamento vuol dire fare la fatica di leggere il bilancio, capire quali sono gli obiettivi che chi l’ha redatto intende perseguire e poi fare la fatica di avere proposte alternative, con la relativa proposta di copertura di spesa. In questi 5 anni oltre alle contestazioni delle scelte da noi fatte non ho sentito proposte alternative. Me ne dispiaccio davvero perché credo che ne avrebbe avuto miglioramento il dibattito politico in questa città. Se la campagna elettorale sinora è stata asfittica le ragioni le dobbiamo cercare nel lavoro condotto dalla maggioranza e dall’opposizione in questi cinque anni.”

 

SECONDO NOI – Le scelte fatte dall’amministrazione comunale, in tempi di crisi, per il Bilancio di previsione 2012 ci trovano d’accordo: non incidere ulteriormente sui cittadini con maggiori imposte; taglio non lineare della spesa corrente; tutela delle persone più fragili e debole; privilegiare i servizi alla persona, rispetto a una concezione più allargata di welfare.

Lo abbiamo già scritto nelle scorse settimane, ma lo ripetiamo ancora: questo, secondo noi, è il tempo in cui spendersi per la buona, oculata e corretta amministrazione delle tante piccole cose che fanno parte dell’ordinario quotidiano della nostra vita personale e civile: una categoria spesso sottovalutata forse perché sovente si è vittime della tentazione di essere profeti e condottieri verso chissà quali scenari futuri o futuribili.

Quanto osservato poi da Comincini a proposito dei pochi emendamenti della minoranza, se fotografa bene la situazione di questi anni recenti è però un po’ il risultato del “gioco delle parti.” Forse il Sindaco si è dimenticato che quando l’attuale maggioranza era all’opposizione si era comportata allo stesso modo: ce lo hanno ricordato le cronache del 2006 e 2007 che siamo andati a rileggere. Con questo ovviamente non intendiamo giustificare nessuno, ma sottolineare che i cittadini si aspettano da tutte le forze politiche un deciso cambio di mentalità per aprirsi ad un confronto più costruttivo nell’unico interesse della città.

Siamo d’accordo infine con il Sindaco quando afferma che c’è un clima “asfittico” – altri dicono  “anestetizzato” - in città, che non ha ancora fatto partire la campagna elettorale verso le elezioni comunali del 6 e 7 maggio (data ora ufficiale). Anche qui le cause possono essere diverse, non sono certamente solo da una parte o solo dall’altra, e le conseguenze potrebbero essere anche sorprendenti, nel senso di risultati elettorali diversi da quelli indicati da più o meno attendibili sondaggi. Sta di fatto che questo impoverimento di dibattito consegue, a nostro parere, alla scomparsa delle generazioni intermedie - l’«età di mezzo» dai 30 ai 60 anni - dalla vita civile, ma anche da quella ecclesiale, perché «oppresse dall’affanno quotidiano, dai ritmi di lavoro, dalle ferite affettive.». Occorre riflettere e discutere di questo clima, a partire dal vuoto generazionale che si è creato, perché altrimenti si rischia di non cogliere alla radice il problema.    

 

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 27 febbraio 2012

 

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