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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 8°/2009
 

Riflettere sulla città, oltre le polemiche

 

La vita amministrativa della nostra città in queste due ultime settimane è stata scossa dalle polemiche che si sono scatenate tra i vertici dell’amministrazione comunale e i Federalisti cernuschesi, che pur non facendo parte dell’attuale maggioranza e non avendo rappresentanti in consiglio comunale, hanno però una loro esponente in giunta.

C’è stato un duplice scontro: da una parte il vice sindaco e assessore all’urbanistica, Giordano Marchetti, con l’assessore al commercio e polizia locale, Claudia Mandelli, esponente di spicco dei federalisti; dall’altra parte Paolo Frigerio, leader della citata lista civica, con l’attuale Sindaco.

Anche se le polemiche si sono innescate a partire da un’intervista rilasciata da Marchetti ad un settimanale locale, in cui si parlava della futura destinazione della “Vecchia Filanda”, il vero botto l’ha sparato il Sindaco, Eugenio Comincini, che ha fatto sobbalzare, dal torpore in cui sembrava ormai da tempo navigare, la politica cernuschese. L’intervento del Primo cittadino ha fatto seguito ad un articolo del suo predecessore, Paolo Frigerio, (pubblicato su: www.ilcernuschese.it).

 

L’ex primo cittadino nel suo intervento ha mosso alcune rilevanti critiche all’attuale amministrazione comunale, ma chi ricorda i precedenti interventi di Frigerio e le sue, a volte, sorprendenti e clamorose prese di posizione può rilevare che, in questa circostanza, la forma ed il tono non sono stati certamente di quelli astiosi. Ha  esposto le sue opinioni, condivisibili o meno - argomentandole in un modo che personalmente non ci hanno convinto - ma pur sempre utili ad aprire un dibattito ed un confronto, per il quale ha chiesto spazio e manifestato la volontà di portare contributi.

 

La risposta piccata del Primo Cittadino ha sorpreso non poco: perché è sembrata fuori misura, dando l’impressione così che l’interlocutore avesse colpito nel segno, toccando qualche nervo scoperto; perché è parsa voler stroncare sul nascere un dibattito attorno alle linee guida del futuro PGT che in città fa fatica a decollare; perché ha mostrato insolita insofferenza verso chi la può pensare diversamente da lui.

Pronta è arrivata la controreplica di Paolo Frigerio (su: www.ilcernuschese.it), in cui afferma che d’ora in avanti darà del “lei (al Sindaco), come il nostro distacco e il suo tono impettito e sopra le righe richiede.”

 

All’intervista di Marchetti, a cui accennavamo all’inizio, è poi seguita una decisa presa di posizione dell’assessore Claudia Mandelli (su: www.ilcernuschese.it), apparsa di aperta sfida al Sindaco. Che però le ha rinnovato la fiducia. Il confronto sull’utilizzo della “Vecchia Filanda” è comunque tutt’altro che chiuso.

 

Registriamo anche le risposte della consigliera Adriana Guzzi e dell’assessore alle politiche sociali, Rita Zecchini, alla nostra nota dello scorso 2 febbraio, nella quale - a proposito della mozione del 5 marzo 2008 sulle “Iniziative per la prevenzione dell’aborto e il sostegno alla maternità” - chiedevamo di sapere a che punto si era con gli impegni assunti in quell’occasione. 

Prendiamo atto, riservandoci un eventuale successivo approfondimento, di quanto comunicato dall’assessore, in relazione agli interventi predisposti, e dell’impegno della consigliera (le risposte le potete leggere sulla piazzetta di questo sito). Rileviamo però un difetto, quantomeno, di comunicazione. Perché mentre la prima sostiene “di aver dato risposta agli impegni assunti in consiglio comunale”, la seconda afferma che “non mancherà di chiedere all’assessore di relazionare la commissione sulle azioni sin qui intraprese e di portare la stessa relazione nel prossimo consiglio comunale così che tutti possano giustamente ed ufficialmente esserne informati.”

 

Come dobbiamo leggere queste polemiche politiche e questa difficoltà di comunicazione? Come espressione di qualche contrasto che sta emergendo all’interno dell’attuale amministrazione comunale? Come manifestazione di un certo disagio che serpeggia tra le fila della maggioranza consigliare?

I prossimi mesi, con l’appuntamento cruciale del PGT, ce lo diranno.

 

Noi siamo fermamente convinti che oggi, nella nostra città, ci sia bisogno di vero dialogo. L’alternativa è l’isolamento arcigno e timoroso, la falsità o il disprezzo: spesso ai nostri giorni è questa la strada imboccata da molti, anche perché la più facile e comoda.

Il confronto sereno e leale, schietto e veritiero, crea armonia, pur nella diversità delle voci. Il dialogo può anche trasformare, può schiodare idee sbagliate e luoghi comuni, può far compiere passi nuovi verso l’altro. Sempre in sincerità e verità.

Riflettiamo sulla città, che non significa pensare solo al PGT. Riflettere sulla città “significa ragionare sulla convivenza civile, sullo stare insieme, sulle relazioni interpersonali, sul costruirsi di una comunità. Ma le implicazioni sono molte altre: basti pensare alla questione ambientale, alla vivibilità, alla mobilità, al rapporto tra luoghi di produzione e di consumo. Pensare sulla città vuol dire anche soffermarsi sul ruolo della politica, sulla capacità dell’amministrazione civica di influire - con buoni progetti o con decisioni avventate e controproducenti - sulla vita quotidiana.”

Ogni città possiede una personalità che va ben oltre ogni politica urbanistica o piano regolatore. Ha una vocazione particolare, “una luce e una bellezza destinata a illuminare le strutture essenziali della storia e della civiltà dell’avvenire” (Giorgio La Pira. 1954).

La bellezza della città consiste, sempre per La Pira, nel soddisfare tutte le autentiche prerogative dell’uomo, e di ogni uomo. Nella città “un posto deve esserci per tutti: un posto per pregare (la chiesa), un posto per amare (la casa), un posto per lavorare (l’officina), un posto per pensare (la scuola), un posto per guarire (l’ospedale).” Un ideale superato? Un programma elementare? O piuttosto, un’insuperabile indicazione di metodo?

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 23 febbraio 2009

 

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