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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 8°/2008

Aumenta l’Irpef comunale. Attesi rigore e integrità

Nella seduta del consiglio comunale dello scorso 20 febbraio, è stato deciso un aumento dell’addizionale comunale sull’Irpef. Una settimana, quindi, non allegra per le tasche dei contribuenti Cernuschesi, che dovranno sopportare questo ulteriore balzello.  

In discussione c’era anche la determinazione dell’imposta comunale sugli immobili (ICI), che rimane alle stesse aliquote dello scorso anno: 4 x mille per l’abitazione principale, 9 x mille per alloggi non locati e 7 x mille per tutti gli altri immobili. Confermata pure, nella stessa misura dello scorso anno, la detrazione per l’abitazione principale -  € 104,00 - che sale a € 200,00 per i contribuenti che si trovano in determinate condizioni economiche. Ci dovrebbe consolare il fatto che il Sindaco, rispondendo ad una domanda del consigliere Cassamagnaghi, ha affermato “di non avere intenzione di rivedere gli estimi catastali. Se dovessimo farlo per legge, penso che ci sarà data anche la possibilità di ritoccare le aliquote dell’ICI, in modo così da non gravare ulteriormente sui cittadini, mantenendo comunque la parità del gettito.”

Dal 1° gennaio 2008, invece, l’addizionale comunale sul reddito delle persone fisiche (Irpef), passa dal 0,4% al 0,7%. È stata introdotta una fascia completa di esenzione per i redditi pari o inferiori a 10.000,00 euro; in questa situazione si troverebbe circa il 9,5% dei contribuenti della nostra città; sostanzialmente riconfermata, invece, la casistica per il rimborso di fatto, mediante contributi del Comune, dell’Irpef ai soggetti più deboli. 

Inevitabile che su questo aumento e sul primo bilancio presentato dall’amministrazione comunale guidata da Eugenio Comincini si accendessero i riflettori e il dibattito. Si trattava di vedere, in pratica, come il programma elettorale che l’ha portato alla vittoria, nello scorso giugno, trovasse la sua concreta applicazione nel documento contabile che guida la vita amministrativa della città.

Il Sindaco ha ampiamente argomentato la scelta della sua amministrazione, per evitare che gli ricadesse addosso l’equazione: amministrazione di centrosinistra uguale a più tasse. Che comunque è risuonata più volte nell’aula consiliare, a testimonianza che il clima elettorale, per le prossime consultazioni politiche, ha giocato la sua parte nel dibattito.  

Comincini ha inizialmente osservato che ai Comuni era stato concesso, negli anni precedenti, la possibilità di utilizzare parte degli oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente. Possibilità di cui si è avvalsa la precedente amministrazione negli anni 2006 e 2007. Dati alla mano, il Sindaco ha affermato che il 10,83% della spesa corrente del 2007 è stata finanziata con gli oneri di urbanizzazione, cioè con entrate straordinarie. “Noi non vogliamo drogare il bilancio - ha rimarcato Comincini - con una componente straordinaria di risorse - come lo sono appunti gli oneri di urbanizzazione, perché un anno ci sono e un altro potrebbero non esserci più - per finanziare la spesa corrente.”

L’attuale amministrazione, dichiarata la volontà politica di mantenere un livello elevato di servizi per i cittadini, ha dovuto, di conseguenza, affrontare il problema del reperimento delle risorse. È stato escluso il ricorso agli oneri di urbanizzazione, perché “in campagna elettorale - ha affermato il Primo cittadino - abbiamo detto che non intendavamo usare il territorio per reperire risorse finanziare. Il consumo del suolo della nostra città ha raggiunto livelli decisamente preoccupanti. Un piano provinciale ha fissato al 45% il livello di sostenibilità di consumo del suolo. Uno studio recente del Politecnico di Milano ha indicato per Cernusco una fascia tra il 59% e il 75%.”

Comincini ha poi spiegato che l’aumento dell’addizionale Irpef comunale è stato fatto anche “tenendo conto degli effetti delle decisioni assunte da altri entri (Stato e Regione) in tema di imposte.” 

Nell’introduzione del Sindaco ha fatto capolino anche il tema del federalismo fiscale, quando ha detto che “se teniamo conto (dati 2004) che 18.200 contribuenti cernuschesi producono un reddito complessivo di 468.000.000,00 euro che si traducono in 108.000.000,00 euro di Irpef versata allo Stato” sarebbe sufficiente che una piccola parte di questo gettito finisse nelle tasche del nostro Comune per risolvere i problemi del finanziamento delle spese correnti locali. Spero che chiunque vinca le prossime elezioni politiche sappia tener conto delle esigenze del federalismo fiscale.”

Compatta la maggioranza nel sostenere la scelta del Sindaco, altrettanto decisi i consiglieri di minoranza a  contestarla. Il primo a farlo è stato Daniele Cassamagnaghi: “Per non ridurre la spesa, l’unica vostra iniziativa è quella di aumentare le tasse. Il vostro bilancio è partecipato nel senso che mettete le mani nelle tasche di tutti noi.” L’ex primo cittadino ha poi polemicamente chiesto “al Sindaco se ci sono sconti per l’Irpef nel caso in cui ci si dovesse costituire in comitato o associazione (allusione sin troppo evidente a quanto il Comitato per il riscatto del diritto di superficie è riuscito ad ottenere. Cassamagnaghi ha ricordato che oltre al 30% di sconto già applicato dalla sua giunta si è aggiunto, con l’attuale amministrazione, un ulteriore sconto del 18%). Prima di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, adducendo motivi ambientalisti, occorre cercare di tagliare la spesa e i servizi che si ritengono non strategici e non fare regalie ai comitati, composti da vostri amici.”

A riscaldare ancor di più il dibattito ci ha pensato il consigliere azzurro Giorgio Monti: “Si continua nella menzogna dello sfruttamento del suolo e si fa una bella confusione sul tipo di cementificazione della città. Che è avvenuta per un PRG scellerato fatto dalla Giunta Frigerio. L’unica colpa della precedente amministrazione, guidata da Cassamagnaghi, è stata quella di aver sostituito del cemento fatiscente (aree industriali dismesse) con cemento utile.”

Sulla stessa lunghezza d’onda il collega di partito Pierluigi Frigerio: “La nostra aliquota è una delle più alte in assoluto in Lombardia. Con il blocco del PII Garzanti avete impedito da un parte ai giovani di avere una casa a prezzi agevolati, dall’altra non avete incassato gli oneri che da quell’intervento potevano arrivare.”

Lapidario, come sembra ormai suo solito, Claudio Cogliati: “Avete aumentato le tasse! Non è una cosa da poco. Nel 2005 a fronte di 105.000.000 euro di gettito Irpef dei Cernuschesi, c’è stato un ritorno dallo Stato di soli 5.000.000,00 milioni di euro per il nostro Comune. Ragazzi svegliamoci! D’accordo che le risorse non devono venire dal cemento.”

Per la maggioranza, Spinelli Erika ha sostenuto che “l’aumento dell’Irpef è scelta legata alla qualità della vita.”. Ermes Severgnini d’accordo che “l’aumento dell’IRPEF è una strada obbligata per garantire il mantenimento dei servizi sociali che vanno soprattutto a beneficio delle famiglie, visto che non si vuole sfruttare ulteriormente il suolo”, ma ha anche proposto di modificare il meccanismo di applicazione dell’addizionale per renderla progressiva.

Marco Erba dopo aver osservato che “le minoranze non hanno proposto nessun emendamento, se avevano altre idee per tagli o per altre entrate perché non le hanno proposte?” ha chiesto di valutare l’attuale amministrazione “sull’efficacia che avrà nell’usare queste risorse”, ricordando alla minoranza lo scandalo Formest e le costose consulenze. “Innalzamento spiacevole, ma necessario - ha aggiunto il capogruppo del Partito Democratico - ma si tenga conto che la pressione complessiva per i Cernuschesi diminuirà.”

In chiusura di dibattito  Fabio Colombo ha ribadito che “la scelta dell’aumento dell’Irpef si è resa necessaria per dare alla cittadinanza quelle risposte che si aspetta e che negli anni passati, Giunta Cassamagnaghi in testa, non sono state date: ristrutturazione delle piazze, dell’asse viario Dante Vespucci, dei marciapiedi e la costruzione della nuova scuola.”

Il Sindaco, prima del voto finale, ha rimarcato che “l’aumento delle tasse è una scelta che non si fa a cuor leggero e con il sorriso sulle labbra. Abbiamo fatto la riorganizzazione dei servizi e rivisto tutte le spese, che abbiamo aumentato per i settori che più stanno a cuore ai cittadini: scuola, servizi sociali, cultura, verde e sicurezza; mentre per altri servizi le abbiamo ridotte. La spesa corrente complessiva prevista, per il 2008, è inferiore dello 0,20% rispetto a quella dell’anno precedente: questo dato sta ad indicare comunque la volontà di non farla lievitare ulteriormente.”

Se l’aumento delle tasse “è una scelta che non si fa a cuor leggero e con il sorriso sulle labbra” - come ha sostenuto il Sindaco - altrettanto si può dire per il contribuente che le deve pagare. L’aumento deciso era nell’aria, nel senso che una volta esclusa la possibilità di ricorrere a parte degli oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente, non è che rimanessero molte altre alternative.

Al dovere del contribuente di pagare le imposte si deve accompagnare “rigore e integrità nell’amministrazione e nella destinazione delle risorse pubbliche. Nel distribuire le risorse, la finanza pubblica deve seguire i principi della solidarietà, dell’uguaglianza, della valorizzazione dei talenti, e prestare grande attenzione a sostenere le famiglie, destinando a tal fine un’adeguata quantità di risorse.” (Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, n. 355).

L’attuale amministrazione ha motivato l’aumento dell’imposta con un cambio di direzione nello sviluppo urbanistico della città e, quindi, nella qualità della vita per i cittadini. Una svolta che i Cernuschesi potranno apprezzare a patto che sia accompagnata da “rigore e integrità” nella spesa pubblica. Questa, secondo noi, è la principale sfida che il Sindaco deve ora affrontare.      

Nella stessa seduta del consiglio comunale è stato discusso ed approvato il Bilancio di previsione 2008 per il nostro Comune, ma di questo ed altro scriveremo nelle prossime settimane.

Carlo & Ambrogio

 

Cernusco sul Naviglio, 23 febbraio 2008

 

 

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