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HOME > La Nota della Settimana > N° 5/2014

L’URGENZA DELLA SOLIDARIETÀ

 

“La solidarietà. Uno stile di costruzione della storia” è stato il tema della Giornata diocesana della solidarietà, che in terra ambrosiana si è celebrata la scorsa domenica, 9 febbraio. La scelta del tema è partita da una sollecitazione di Papa Francesco, che nella Evangelii Gaudium scrive che «“la Chiesa, guidata dal Vangelo della misericordia e dall’amore all’essere umano, ascolta il grido per la giustizia e desidera rispondervi con tutte le sue forze”. In questo quadro si comprende la richiesta di Gesù ai suoi discepoli: “Voi stessi date loro da mangiare” (Mc 6,37), e ciò implica sia la collaborazione per risolvere le cause strutturali della povertà e per promuovere lo sviluppo integrale dei poveri, sia i gesti più semplici e quotidiani di solidarietà di fronte alle miserie molto concrete che incontriamo. La parola “solidarietà” si è un po’ logorata e a volte la si interpreta male, ma indica molto di più di qualche atto sporadico di generosità. Richiede di creare una nuova mentalità che pensi in termini di comunità, di priorità della vita di tutti rispetto all’appropriazione dei beni da parte di alcuni.» Papa Francesco poi aggiunge che «la solidarietà è una reazione spontanea di chi riconosce la funzione sociale della proprietà e la destinazione universale dei beni come realtà anteriori alla proprietà privata. Il possesso privato dei beni si giustifica per custodirli e accrescerli in modo che servano meglio al bene comune, per cui la solidarietà si deve vivere come la decisione di restituire al povero quello che gli corrisponde. Queste convinzioni e pratiche di solidarietà, quando si fanno carne, aprono la strada ad altre trasformazioni strutturali e le rendono possibili. Un cambiamento nelle strutture che non generi nuove convinzioni e atteggiamenti farà sì che quelle stesse strutture presto o tardi diventino corrotte, pesanti e inefficaci.»

 

La drammatica situazione del lavoro - «La solidarietà questa virtù cristia­na ma non solo, si presenta in tutta la sua urgenza», ha scritto monsignor Luca Bressan, vicario episcopale della nostra diocesi, commentando il tema della Giornata della Solidarietà 2014. Quindi ha proseguito ricordando che «il cardinale Angelo Scola nella lettera pastorale Il campo è il mondo, declinando una delle tre dimensioni che ci aiutano a leggere il mondo - quella del lavoro – (ha scritto che ) “oggi la situazione del lavoro è talmente drammatica da scoraggiare ogni discorso che non parta dalla denuncia e dalla protesta. E l'allarme è pienamente motivato. La giustizia ci impone di cercare indomabilmente scelte politiche ed inter­venti legislativi tesi a favorire una ripresa e­conomica che offra prospettive occupazionali a tutti, speranza ai giovani, serenità alle famiglie, assistenza ai più deboli. Sappiamo bene quanto sia insufficiente e, alla lunga, frustrante protestare per una situazione iniqua senza intravvedere la strada per uscirne».

“Una condivisione che chiede anche intelligenza” - Nell’attuale contesto sociale, è l’avvertimento di monsignor Bressan, i credenti devono essere «consapevoli che alla fine è proprio il carattere di eccezionalità e di gravità della situazione a decidere il compito che ci è affidato: la gente ci riconoscerà come solidali se davvero saremo stati capaci di mostrarci all'altezza della loro richiesta di compartecipazione e di condivisione. Una condivisione empatìca, ma non solo: una condivisione che chiede anche intelligenza, capacità di unificare versa una meta, intuizione del bene possibile. Nella sua esortazione apostolica Evangelii Gaudium, Papa Francesco chiama questo atteggiamento “l'inclusione sociale dei poveri”. E il nostro arcivescovo il cardinale Angelo Scola così la spiega: “Partire dai poveri significa riconoscere che essi sono ‘obbligati’ a quella necessaria unificazione essenziale di vita che noi ricchi, grazie alle nostre possibilità, pos­siamo permetterei di rimandare. Dalla loro e­sperienza possiamo imparare molto”. Questo atteggiamento solidale, questa ca­pacità di marciare con i poveri al loro passo unificato, sobrio e discreto, è il contenuto (della) Giornata della solidarietà 2014. Solo in questo modo potremo davvero affermare di essere capaci di costruire la storia.»  Non c’è altro da aggiungere, l’invito è chiarissimo.   

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 10 febbraio 2014

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