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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 5/2010

 

Dal PGT “l’immagine della città dei prossimi anni”

 

Non è fare una difficile previsione se scriviamo che il Piano di Governo del Territorio (PGT) sarà l’argomento al centro dell’attenzione e del dibattito tra le forze politiche cittadine durante tutto l’arco di questo anno. Sul sito web del Comune sono già disponibili alcuni documenti che introducono la discussione su questo importante strumento che, secondo la recente normativa regionale, dovrà guidare lo sviluppo della nostra città almeno nel prossimo decennio.

L’amministrazione comunale ha già avviato alcuni incontri pubblici con gli operatori economici e le associazioni di volontariato e nelle prossime settimane dovrebbe rendere disponibile tutta la documentazione che accompagna il PGT, con il Piano delle regole e il Piano dei servizi. Poi ci sarà il passaggio nella competente commissione consiliare e successivamente l’esame in consiglio comunale che, al momento, salvo ulteriori rinvii, è stato annunciato per la terza decade di marzo. Una volta adottato dal consiglio comunale ci sarà il tempo per le osservazioni dei cittadini, prima di una seconda e definitiva approvazione che, in base al numero delle osservazioni presentate, potrebbe avvenire entro il prossimo giugno o dopo l’estate.

 

La documentazione a disposizione è già sufficiente per farsi un’idea sugli orientamenti strategici del primo PGT che la nostra città si appresta ad esaminare. Nella relazione introduttiva al Documento di Piano, il Sindaco, Eugenio Comincini, e l’Assessore al Governo del Territorio, Giordano Marchetti, li indicano chiaramente, partendo da una premessa: «il consumo di territorio attuati negli scorsi anni con il Piano Regolatore Generale – adottato e approvato tra il 2000 ed il 2002 – e le successive varianti costituite dai Programmi Integrati d’Intervento e dal Piano di Zona, hanno sensibilmente modificato il trend di crescita della città, che si è visibilmente ampliata ed è cresciuta in termini di abitanti. Non possiamo quindi immaginare per il futuro uno sviluppo della città come quello avvenuto negli ultimi anni, perché questo manderebbe definitivamente in crisi quel modello positivo che Cernusco sul Naviglio ha rappresentato nel panorama milanese per lungo tempo. Il PGT deve fare i conti con una pesante eredità lasciata dal PRG, piano che non solo ha avuto esiti sociali scarsi a causa di un’offerta abitativa non sufficientemente diversificata, ma ha prodotto anche esiti architettonici e paesaggistici negativi perché ha permesso la costruzione di edifici fuori contesto per linguaggio e dimensioni e trasformato aree agricole in edificabili con eccessive e ingiustificate valorizzazioni.»

Fotografata così la situazione che si è determinata in città in questo ultimo decennio, l’amministrazione comunale afferma di aver deciso di procedere “con coraggio” in due direzioni: «da un lato contenimento e diminuzione sia del consumo di suolo che dei volumi previsti dal Piano Regolatore Generale: dall’altro definizione del perimetro edificato entro i limiti già noti e quindi scelta di non allargare ulteriormente la città ad altri ambiti, anche nel prossimo futuro.»

I punti sui quali la Giunta Comincini ritiene di aver posto una particolare attenzione nell’elaborare il PGT e nel delineare “l’immagine della città dei prossimi anni” sono la tutela delle aree verdi, l’offerta di servizi adeguati, la progettazione di spazi per l’abitare, l’uso delle energie rinnovabili, l’abbattimento dell’inquinamento, lo sviluppo di forme di mobilità alternativa, il consolidamento della zona industriale; sono anche state “sostanzialmente ridimensionate e ridisegnate le residue previsioni del precedente Piano Regolatore Generale” e ridotta “fortemente la possibilità di interventi finalizzati alla demolizione e ricostruzione con incremento delle piccole unità abitative”.

Il PGT, inoltre, “prevede - attraverso nuovi meccanismi legati alla pur limitate edificazioni - la cessione all’amministrazione comunale di aree verdi in un rapporto di quattro metri quadrati verdi per ogni metro quadrato occupato da nuove costruzioni. Tali arre saranno in parte messe a disposizione per l’implementamento dell’attività agricola di qualità.”

É prevista “la realizzazione di edilizia convenzionata e a canone moderato attraverso l’impegno di aree pubbliche e private”, la incentivazione per “la realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica”, la costruzione di un parco solare e di una struttura scolastica per il quartiere est, la riqualificazione e crescita degli impianti sportivi, la possibilità di realizzare un centro di servizi per l’impresa e un polo tecnologico. A quest’ultimo proposito, l’amministrazione comunale scrive che «si caratterizzerà per contemporanea presenza di attività e strutture multifunzionali in grado di offrire spazi e servizi alle imprese insediate e creare nuove opportunità di “spin-off”. I servizi avanzati che potranno costituire il programma funzionale del “polo tecnologico” sono: laboratori di ricerca, laboratori attrezzati, servizi di appoggio all’incubazione di imprese.»

Il nuovo carico insediativo previsto dal PGT, con consumo di suolo libero, è di 52.000 metri quadrati di superfici residenziali; 7.000 mq di edilizia residenziale sociale in affitto; 34.000 mq per usi terziari e produttivi; 14.000 mq per attrezzature pubbliche e private di interesse generale non residenziali.

Gli interventi, invece, senza consumo di suolo libero sono previsti in: 29.400 mq di superfici residenziali per interventi di riqualificazione urbana (di cui 8.400 legati al possibile riutilizzo dell’albergo Melghera); 10.000 mq per terziario e produttivo e 10.000 mq per attrezzature pubbliche e private di interesse generale.

I documenti che l’amministrazione comunale ha messo a disposizione per la consultazione hanno bisogno di essere esaminati con attenzione e, ai fini della loro valutazione, completati con la lettura di quelli ancora non disponibili e, pertanto, sarebbe prematura qualsiasi considerazione al riguardo.

Quello che merita, invece, di essere sottolineata è la scarsissima partecipazione riscontrata nelle due riunioni, dello scorso 26 e 28 gennaio, convocate dall’amministrazione comunale con gli operatori economici e sociali per discutere del PGT. Un’indifferenza che fa riflettere, preoccupa e che potrebbe indurre allo scoraggiamento. Serve, a questo proposito, come va ripetendo in queste settimane il nostro cardinale negli incontri con gli amministratori locali «nelle comunità cristiane e nelle amministrazioni – un colpo d’ali, un di più di creatività, un allargamento di orizzonte, un supplemento di dedizione, affinchè coloro che si impegnano nelle realtà pubbliche divengano veri protagonisti del territorio rendendo viva, partecipe e corresponsabile tutta la comunità. Far sentire gli abitanti di un territorio espressione viva di una comunità non implica necessariamente stanziamenti di soldi. È in primis una questione culturale!»

 

In tutta la Diocesi Ambrosiana, domenica 31 gennaio si è celebrata la festa della famiglia. Anche nella nostra Comunità pastorale la giornata è stata caratterizzata, nelle tre parrocchie, dalla celebrazione, con particolare solennità, dell’ultima messa del mattino e dai momenti conviviali e di gioia negli Oratori, con pranzo e tombolata per tutti.

Nella nostra città il numero medio di componenti per famiglia si è lentamente abbassato negli anni recenti: nel 2008 il valore era pari a 2,36, nel 2003 era 2,42; nelle famiglie straniere residenti, invece, la media è di 3,24 componenti. Cernusco è una città che progressivamente invecchia e cambia la sua composizione sociale. Anche questo è un dato su cui riflettere.

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 1 febbraio 2010

 

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