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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 4/2009

Verso il PGT: sta emergendo un nuovo volto di città?

 

Nei prossimi mesi al centro della vita amministrativa della nostra città sarà certamente l’elaborazione e la presentazione in consiglio comunale (prevista per maggio) del Piano di Governo del Territorio (PGT), che andrà a sostituire il vigente Piano Regolatore Generale (PRG). L’amministrazione comunale ha già organizzato su questo tema quattro incontri pubblici, svoltisi prima di Natale, e un convegno, tenutosi nella mattinata di sabato 24 gennaio alla Casa delle Arti.   

In apertura del convegno, i progettisti incaricati della redazione del PGT hanno ricordato gli  obiettivi definiti con l’amministrazione comunale e posti a guida del lavoro che stanno svolgendo: partire dalla città concreta, cioè dalle norme e dalle prassi in atto, per migliorale; costruire strategie anche ambiziose e di lungo termine, ma con obiettivi praticabili; considerare Cernusco come baricentro della zona che si sviluppa lungo l’asse Adda/Martesana, entro quindi una visione necessariamente sovracomunale; elaborare strategie, progetti e regole a partire dall’ascolto dalla città.

È toccato all’assessore all’urbanistica e vice-sindaco, Giordano Marchetti, far entrare nel vivo il convegno, indicando i punti che, nell’elaborazione del PGT, l’amministrazione comunale ha posto come fattori di discontinuità rispetto al passato: contenimento del consumo del suolo (ridurre gli interventi immobiliari e le grandi lottizzazioni senza crearne delle nuove); consolidamento delle aree agricole; promozione di forme di mobilità ciclo-pedonale; rafforzamento delle are industriali, con nuove regole, ampliamenti e ammodernamenti, ma senza cambi di destinazione; mantenimento delle aree verdi attorno alla città (con la costituzione del Parco delle cave e il ripristino di sentieri, strade vicinali e filari).

L’assessore ha poi precisato che “il porsi questi obiettivi è in funzione delle risorse che si hanno a disposizione e della valutazione dei rischi che la città sta correndo e che potrebbero privarla delle peculiarità che oggi la caratterizzano. Contenere il consumo del suolo, per evitare la saldatura con i paesi limitrofi; porre attenzione alle richieste di abitazione delle fasce più deboli per evitare la modifica della sue componenti sociali.” In quest’ultimo decennio, è stato fatto presente, si è assistito all’allontanamento dalla città di persone e famiglie con redditi bassi, perché non erano in grado di acquisire un alloggio.

È stata poi la volta degli ex sindaci ad intervenire, per offrire una rilettura delle scelte urbanistiche e dei risultati prodotti dalle loro amministrazioni e per proporre delle riflessioni sul futuro della città, sulla base delle anticipazioni fatte dall’assessore all’urbanistica.

Per il PGT in elaborazione, l’ex sindaco Paolo Frigerio (in carica dal 1994 al 2002) si è innanzitutto chiesto se sarà capace di far incassare (in termini di oneri derivanti dalle nuove edificazioni) quanto necessario per “far funzionare la città”; poi ha proposto di consolidare la scelta del campus scolastico; di incoraggiare la mobilità, puntando a realizzare la terza stazione della metropolitana; di ridurre il traffico passante e di costruire case da dare in affitto.

Giovanni Farina (sindaco dal 1975 al 1985) ha invitato a tener conto della ricerca fatta dalla “Constantes” sulla “prima casa”, ad approfondire l’ambito dei servizi per redigere al meglio il relativo Piano, in particolare per gli anziani e i disabili.

Daniele Cassamagnaghi (sindaco dal 2002 al 2007) ha chiesto di favorire gli insediamenti produttivi e di valutare attentamente le scelte sul futuro utilizzo della Vecchia Filanda (“mi fa paura lo spostamento della Biblioteca”), le dotazioni dei parchi pubblici, la localizzazione del nuovo ospedale, la presenza delle facoltà universitarie e la viabilità; ha anche domandato se è veramente necessario costruire una nuova scuola.

A conclusione del convegno è intervenuto il Sindaco, Eugenio Comincini, che, a fronte di diverse sollecitazioni emerse negli interventi precedenti, ha precisato che “ci sarà tutto il tempo necessario per discutere delle scelte che si faranno nel prossimo PGT “ e ha, quindi, invitato “le forze politiche, sociali e vive della città a far pervenire i loro contributi.”

Il Primo cittadino ha poi delineato un’immagine suggestiva e stimolante della nostra città, che dovrebbe emergere a conclusione del lavoro in corso sulla stesura del PGT.

Una città pensata come “presidio di socialità”, con al centro i temi sociali, dall’inclusione alla tutela dei meno abbienti, con un innalzamento dello standard di vita, ponendo cura a quanto va sotto il nome di “benessere”; capace anche di essere culturalmente vivace.

Una città disegnata come “presidio di sostenibilità ambientale”, favorendo la mobilità alternativa (ciclo-pedonale) e preservando ampie aree dall’edificabilità.

Una città orientata ad essere “presidio di qualità”, spendendo la propria riconosciuta qualità sociale e urbana, come fattore di attrazione per le imprese, come richiamo per avviare nuovi percorsi produttivi (pensando anche all’Expo 2015), come elemento capace di far lavorare un po’ la fantasia. 

Dal convegno è emersa, innanzitutto, una richiesta di maggiore coinvolgimento dei Cernuschesi nella stesura del PGT che è bene tener presente, anche se, ad essere sinceri, non vediamo in giro questo gran desiderio di partecipazione. E, infatti, qualche forza politica ha già suonato la “sveglia”. Dal modo in cui langue il dibattito, sugli argomenti amministrativi e sociali, c’è da domandarsi se effettivamente, in questa nostra città, esiste oppure no un’opinione pubblica?

Poi è stato richiesto un approfondimento delle tematiche collegate all’ambito dei servizi, avviando se necessario anche un’indagine statistica. Come non essere d’accordo con una simile richiesta? Compito fondamentale di un ente locale è assicurare il necessario sostegno a chi è in difficoltà, soprattutto in una situazione di crisi economica e sociale come quella attuale, che sembra destinata a non esaurirsi a breve.

C’è poi un discorso complessivo che, a nostro parere, le forze politiche dovrebbero esaminare con attenzione: le sempre minori risorse disponibili per i Comuni pongono evidentemente problemi di priorità e selezione degli investimenti e delle spese per garantire innanzitutto quei servizi ai cittadini che sono di effettiva utilità sociale. Immaginiamo e sogniamo pure, ma dopo aver assicurato quanto necessario per un’esistenza dignitosa a tutti coloro che abitano in questa nostra città.

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 26 gennaio 2009

 

 

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