Al cimitero, tra identità e pietà

 

In questa settimana il nostro cimitero si è riempito di tanti visitatori, come non accade mai durante il resto dell’anno. Dobbiamo riconoscere che non l’abbiamo mai visto così pulito ed in ordine. Solo una settimana fa, la situazione era ben diversa. Speriamo vivamente che non sia stata unicamente l’approssimarsi della ricorrenza del 2 novembre a suggerire una pulizia generale del camposanto (erbacce estirpate, ghiaietto ovunque, cassonetti e cestini svuotati per tempo, innaffiatoi disponibili, servizi igienici puliti …).

 

Il popolo che non ha rispetto e memoria dei morti propri e altrui è senza futuro perché senza identità. Siamo esortati a non dimenticare che siamo un’umanità di vivi e di morti, che la nostra identità si rafforza in questa comunione con chi ci ha preceduto.

Monsignor Giancarlo Bregantini, il coraggioso vescovo di Locri, ha recentemente scritto che  «è proprio vero quanto ci disse un giorno un monaco in una vista estiva alla Certosa di Serra San Bruno, un luogo incantato nel verde dei boschi della Calabria. Nel farci visitare il monastero, cosa assai rara, quel giorno lo vedemmo scivolare lungo i silenziosi chiostri per sbucare infine in un angolo verde di vita. Era il piccolo cimitero della Certosa, ben curato, con tante umili croci senza nome. “Comincio da qui - testimoniò sorprendendoci - perché tutta la vita è qui riassunta. Infatti, se è nella luce il momento finale della vita, tutta la tua vita è nella luce. Ma se disgraziatamente è nel buio, tutta la vita è nelle tenebre!”

La vita non si misura dalla nascita alla morte: dal momento finale si procede invece all’indietro, in una luminosità che si fa progressiva, perché vive della medesima intensità di quel momento ultimo: l’incontro con la luce che vince le tenebre. Ben diceva un poeta: “Questa è la libertà, quando vinta è la morte, grande finestra spalancata verso la luminosa e infinita verità, ad essa protesi, cercando il regno di Dio e la sua giustizia”»

 

In questi giorni ha trovato anche definitiva sistemazione la tomba di Monsignor Arcangelo Rossignoli, prevosto della nostra città dal 1962 al 1989, morto il 26 giugno 1997. Aveva chiesto di essere sepolto accanto alla sorella Emilia e per questo aveva rinunciato anche al “privilegio”, concesso ai nostri parroci, di essere tumulato nella cappella centrale del nostro camposanto. Adesso, finalmente, il suo desiderio è stato esaudito. Sulla sua tomba, posta a ovest della cappella centrale, i Cernuschesi continuano a pregare e a depositare fiori.

Per questo nostro amato prevosto rimane ora solo di attendere che gli sia anche data pubblica memoria, per il suo amore e servizio alla città. Aspettiamo fiduciosi l’apertura della via pedonale di collegamento tra piazza Unità d’Italia e via Cardinal Ferrari che, come già deliberato dalla precedente amministrazione comunale, porterà il suo nome.

 

Il consiglio comunale, nella seduta di martedì 30 ottobre, ha approvato il Piano per l’attuazione del diritto allo studio, per l’anno scolastico 2007/2008, e una variante al Piano regolatore generale vigente per consentire la realizzazione di una strada di collegamento tra via Generale Dalla Chiesa e via Fontanile.

Il dibattito sul “Piano per il diritto allo studio” è stato ampio, una decina di interventi, ed interessante. È un segno incoraggiante per il futuro amministrativo della nostra città: c’è una nuova classe politica che sta crescendo e che ha desiderio di partecipare, tanto da far sembrare così lontani i tempi - sino a qualche mese fa - in cui i consiglieri si limitavano solo ad alzare la mano per il voto.

Il Piano approvato dalla maggioranza è stato invece criticato dall’opposizione perché non sarebbe stato sufficientemente condiviso con le diverse componenti scolastiche, perché mancano le indicazioni sull’edilizia scolastica e perché sono stati esclusi - dal documento, ma non soppressi – gli stanziamenti per i centri estivi.

Anche in tema di viabilità sono divergenti le impostazioni tra maggioranza ed opposizione: favorevole al prolungamento la prima, contraria la seconda perché porterebbe più traffico ed inquinamento.

Il consiglio comunale ha anche adottato nuovi criteri per il rilascio di autorizzazioni e il trasferimento di sede delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, in particolare ha eliminato la distanza minima di cento metri tra un esercizio e l’altro.

Adottati anche nuovi articoli da inserire nelle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale vigente, in materia di contenimento dei consumi energetici, dei sottotetti non abitabili, delle attività commerciali e relativi parcheggi.

 

In questi ultimi giorni è parso farsi più intenso il passaggio degli aerei sulla nostra città. Al mattino inizia molto prima delle sette. Si aspetta con fiducia l’incontro che il nostro Sindaco, insieme ad altri primi cittadini della zona, avrà il 6 novembre con le autorità aeroportuali. È un problema che sta creando parecchia preoccupazione e, quindi, si spera in un rapido ritorno alla situazione precedente alla sperimentazione.

 

Da segnalare che anche il personale infermieristico della nostra Azienda Ospedaliera è in agitazione per la carenza di colleghi e per i turni, a loro parere, troppo massacranti. Le organizzazioni sindacali hanno anche espresso un duro giudizio sul comportamento dell’attuale direttore dell’Azienda, il dottor Scanni. In questa situazione, ci si augura vivamente che non siano i pazienti a dover subire le conseguenze delle inefficienze e lentezze della pubblica amministrazione.

Sempre in tema di ospedale, in merito alla presunta promessa di donazione delle apparecchiature per la risonanza magnetica, è giunta una precisazione del Credicoop di Cernusco, che potete leggere su questo sito. Alla fine ci si domanda: chi ha fatto pervenire all’Azienda Ospedaliera la notizia dell’erogazione e l’ha poi divulgata pubblicamente? Noi un’idea ce l’abbiamo, pensando che si era in piena campagna elettorale.

                                                  C.G. 

 

Cernusco sul Naviglio, 3 novembre 2007