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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 43°/2009

Diritto allo studio:
confermati gli interventi precedenti e bloccate le tariffe

 

Il Piano comunale per l’attuazione degli interventi per il diritto alla studio è senza dubbio un fiore all’occhiello della nostra città, da sempre, come è stato riconosciuto dai consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza, nel corso della seduta dello scorso 26 novembre, che lo hanno esaminato e approvato, senza nessun voto contrario: le minoranze si sono astenute.

È rimasto sostanzialmente invariato il panorama degli interventi, rispetto agli anni precedenti: nessuna modifica è stata apportata alle tariffe dei servizi scolastici. Una novità del Piano 2009/2010 è invece la sua suddivisione in quattro macro aree.

L’area 1 è relativa ai contributi diretti alle scuole (432.499 euro) per il loro funzionamento e per l’ampliamento e il miglioramento dell’offerta formativa: alcune erogazioni sono previste per legge mentre altre sono a discrezione dell’amministrazione comunale. In particolare, la cifra totale dedicata ai progetti didattici è di 80.000 euro, 10.000 dei quali destinati al “protocollo d’intesa per il benessere da 0 a 14 anni” che prevede interventi di supporto psico-pedagogico e di sostegno alla genitorialità.

In quest’area rientra anche il contributo per il funzionamento della scuola dell’infanzia paritaria “Sorre”, la cui convenzione è stata rinnovata fino al 2013, portandone  la durata da 3 a 5 anni, per un ammontare di 301.000 euro annui.

L’area 2, denominata servizi rivolti alle scuole, alle famiglie, agli utenti per l’attuazione del diritto allo studio, comprende ben 14 capitoli di interventi; vi sono ricompresi, tra gli altri, la refezione scolastica, il trasporto, il pre-scuola, il post-scuola, gli arredi scolastici, la “dote scuola” e la fornitura di libri di testo,

Nell’area 3, servizi per l’integrazione della disabilità e servizi di sostegno e prevenzione per alunni a rischio emarginazione, rientra il servizio di assistenza scolastico per alunni con disabilità, con uno stanziamento di 402.071 euro per i 65 ragazzi con disabilità certificata (altri 3 sono in carico alla Provincia e 2 non sono residenti a Cernusco) a cui vanno aggiunti 19.110 euro di contributi versati a scuole di altri paesi frequentate da ragazzi e adolescenti cernuschesi. Altro servizio di quest’area è quello svolto dai due Centri di Aggregazione Giovanile e dallo Sportello Variopinto, come pure il Progetto di Rete che vede collaborare gli assessorati all’educazione e alle politiche sociali con le parrocchie e le scuole statali e paritarie. Da quest’anno, in via sperimentale, viene messo a disposizione delle scuole uno specialista con competenze psicopedagogiche che fungerà da raccordo fra famiglia, scuola e Comune, con particolare riferimento alla “presa in carico”. Per i servizi di quest’area sono stati stanziati 565.134 euro.

L’ultima area è quella che raccoglie i servizi rivolti alla comunità per l’educazione permanente. Vi rientra, tra le altre, la gestione della Scuola Civica di Musica, istituzione trentennale, che oggi conta 300 allievi, affidata all’Associazione “Amici della Musica”; con le rette è coperto il 75% della spesa da parte degli utenti; il Comune interviene con un contributo di 83.000 euro. Per quanto riguarda la scuola professionale, l’amministrazione comunale ha aderito a A.F.O.L., cedendo il ramo d’azienda relativo alla formazione della Formest, che è stata messa in liquidazione. In quest’area sono ricompresse anche le prestazioni del  Centro Territoriale Permanente (CTP) che organizza corsi per lavoratori, casalinghe, giovani pensionati, disoccupati e stranieri.

 

Il dibattito sui contenuti del Piano non ha registrato significative differenze tra le diverse forze politiche. Merita tuttavia di essere segnalato l’appunto che il consigliere Ermes Severgnini (Rifondazione comunista) ha mosso all’assessore all’educazione, Maurizio Magistrelli, per la mancanza di qualsiasi riferimento nel Piano alla Consulta della scuola. Magistrelli ha risposto che quest’ultima è un obiettivo dell’amministrazione comunale, ma al momento c’è bisogno di passare attraverso una tappa intermedia, una sorta di Conferenza dei servizi (di cui faranno parte anche le scuole paritarie), “perché non è certamente facile attuare una consulta in un settore dove si ha a che fare con istituzioni pubbliche”.

C’è stato poi l’intervento di Angelo Rocchi (Lega nord), che ha accusato la giunta di “non avere il coraggio di dire che la nuova scuola prevista in zona Ronco non serve più.”

Il Sindaco, Eugenio Comincini, ha ribattuto che la giunta non si è “dimenticata della nuova scuola”, ma che, a seguito delle osservazioni fatte dai partiti e dalle liste civiche sulla sua localizzazione, ha ritenuto di dover avviare la ricerca di eventuali altre aree, che saranno indicate nel prossimo PGT. “Al momento - ha proseguito Comincini - quella in zona Ronco rimane l’unica area di proprietà comunale e quindi immediatamente disponibile.” Ha poi aggiunto che “per la scuola ritengo importante offrire ai cittadini un servizio di prossimità” e che “il dimensionamento del nuovo edificio scolastico dovrà essere ricalibrato sulla base di quanto sarà reso disponibile dopo la costruzione della nuova sede dell’Aurora-Bachelet.

La qualità degli interventi, l’attenzione alla verifica dei risultati, l’eliminazione di inutili sprechi sono impegni che possono fare solo bene alla scuola. Gli stanziamenti rivolti a migliorare il sistema scolastico pubblico (statale e paritario) sono sempre ben spesi perché si tratta di una risorsa imprescindibile per una comunità che guarda davvero al futuro. Registriamo così con soddisfazione il consenso riscosso dal Piano per il “Diritto allo studio ” del nostro Comune.

 

Da segnalare che all’inizio della seduta, il consigliere Daniele Cassamagnaghi (Il Naviglio) ha rivolto al Sindaco la seguente interrogazione: “Gentilissimo Signor Sindaco, nell’ambito del rafforzamento della sicurezza e di una sempre maggiore presenza di forze dell’ordine sul territorio, le chiedo di adoperarsi affinché venga assegnato uno spazio, mi risulta già esistente, destinato a ufficio e presidio all’interno dell’Oratorio Sacer all’Associazione carabinieri in congedo: ciò consentirebbe di controllare più incisivamente la città e fungerebbe anche da presidio all’interno dell’Oratorio, dove ultimamente mi risulta che sia avvenuto qualche episodio spiacevole: furti e anche segnalazioni di violenza su minori.”

Il Primo cittadino ha risposto che “l’Oratorio è un’istituzione privata. Per la verità, vorrei dare una risposta all’Associazione carabinieri in congedo nell’ambito di uno spazio comunale o pubblico, piuttosto che perorare la causa di un privato.”

Un’interrogazione che ha sorpreso e sconcertato, anche per le inesattezze che sono state riferite. Spiace che l’ex sindaco, con questa sua immotivata presa di posizione, finisca per alimentare un ingiustificato allarme sociale, forse funzionale a qualche strumentalizzazione politica, attorno ad un’istituzione che per poter svolgere il suo compito educativo ha invece bisogno di tranquillità, di serenità e della collaborazione di tutti.

Cassamagnaghi dovrebbe ben sapere che la Sacer ha in sé la capacità di affrontare e superare, qualora dovessero manifestarsi, anche le situazioni più difficili, grazie alla presenza, alla dedizione e alla passione dell’assistente, dei generosi educatori e di tanti adulti e famiglie.

 

Dell’interessante convegno organizzato dalla banca di credito cooperativo della nostra città - La cooperazione in tempo di crisi - tenutosi sabato 28 novembre all’Agorà, salvo imprevisti, scriveremo la prossima settimana.

Buona settimana!

Carlo  & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 30 novembre 2009

 

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