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HOME > La Nota della Settimana > N° 42/2011

“CARITAS, UN SEGNO CHE PORTA SPERANZA”.
APPROVATO IL PIANO PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

A coloro che operano nella Caritas “è affidato un importante compito educativo”: “La responsabilità dell’educare alla vita buona del Vangelo, che è tale solo se comprende in maniera organica la testimonianza della carità”, ha detto Benedetto XVI, ricevendo le Caritas in udienza in occasione del 40° di costituzione della Caritas italiana. “Ciascuno di voi – ha proseguito – è chiamato a dare il suo contributo affinché l’amore con cui siamo da sempre e per sempre amati da Dio divenga operosità della vita, forza di servizio, consapevolezza della responsabilità. È questa prospettiva che dovete rendere sempre più presente nelle Chiese particolari in cui vivete”. Per il Papa, “le Caritas devono essere come ‘sentinelle’, capaci di accorgersi e di far accorgere, di anticipare e di prevenire, di sostenere e di proporre vie di soluzione nel solco sicuro del Vangelo e della dottrina sociale della Chiesa”. Ma, ha avvertito il Pontefice, “l’umile e concreto servizio che la Chiesa offre non vuole sostituire né, tantomeno, assopire la coscienza collettiva e civile. Le si affianca con spirito di sincera collaborazione, nella dovuta autonomia e nella piena coscienza della sussidiarietà”.
Sin dall’inizio come “impegno prioritario” della Caritas c’è stato “lo sforzo di realizzare una presenza capillare sul territorio, soprattutto attraverso le Caritas diocesane e parrocchiali”. “L’attenzione al territorio e alla sua animazione – ha spiegato Benedetto XVI – suscita la capacità di leggere l’evolversi della vita delle persone che lo abitano, le difficoltà e le preoccupazioni, ma anche le opportunità e le prospettive”. La carità richiede “apertura della mente, sguardo ampio, intuizione e previsione, un ‘cuore che vede’. Rispondere ai bisogni significa non solo dare il pane all’affamato, ma anche lasciarsi interpellare dalle cause per cui è affamato, con lo sguardo di Gesù che sapeva vedere la realtà profonda delle persone che gli si accostavano”. È in questa prospettiva, ha precisato il Papa, che “l’oggi interpella il vostro modo di essere animatori e operatori di carità”. Per il Santo Padre, “il crescente disagio, l’indebolimento delle famiglie, l’incertezza della condizione giovanile indicano il rischio di un calo di speranza. L’umanità non necessita solo di benefattori, ma anche di persone umili e concrete che, come Gesù, sappiano mettersi al fianco dei fratelli condividendo un po’ della loro fatica”. In una parola, “l’umanità cerca segni di speranza. La nostra fonte di speranza è nel Signore. Ed è per questo motivo che c’è bisogno della Caritas; non per delegarle il servizio di carità, ma perché sia un segno della carità di Cristo, un segno che porti speranza”.

La nostra Comunità pastorale è grata a tutte le persone che prestano volontariamente la loro opera a favore della Caritas cittadina. Dobbiamo essere consapevoli che le parole del Papa non sono rivolte esclusivamente agli operatori della carità, ma ad ogni credente perché il servizio di carità è un impegno che riguarda ciascun battezzato.

 

“L’INCONTRO” CON SANTA BERNARDETTA - Si ha a volte timore nell’usare certe espressioni: evento eccezionale, presenza straordinaria, momento di grazia … Eppure se dovessimo riferirle alla solenne celebrazione eucaristica di sabato scorso, alle ore 17.30, nella prepositurale, a conclusione del pellegrinaggio, in mezzo a noi, delle reliquie di santa Bernardetta, non esagereremmo di certo. Una chiesa gremita, e non solo di adulti e anziani, come capita ormai poche volte di vedere, vorrà pure dire qualcosa!

Noi l’incontro con santa Bernardetta l’abbiamo vissuto come dono e gioia. Don Ettore Colombo, prevosto della città, ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica e all’omelia ha ricordato che santa Bernardetta, nella sua vita, è stata il “profumo di Cristo”, sull’esempio di quanto san Paolo scriveva ai cristiani di Corinto, invitandoli a continuare l’opera di Gesù nel mondo, affinché tutti vengano attratti al Padre. Il prevosto, dopo aver aggiunto che santa Bernardetta, con la sua breve esistenza tutta improntata al Vangelo, ha rivissuto il mistero della compassione per tutti gli uomini e in particolare per gli ammalati, ha così concluso: “la presenza delle reliquie di santa Bernardetta tra noi siano un invito, secondo le parole di san Paolo, a diffondere il profumo di Cristo. Un invito che l’Unitalsi Lombarda vive da 90 anni e per questo le siamo grati. Chiediamo l’intercessione di santa Bernardetta perché anche noi ci facciamo carico dei piccoli, degli ultimi, dei poveri, dei sofferenti mentre attendiamo il ritorno del Signore Gèsù, che è l’unica cosa che ci interessa.”

A conclusione della celebrazione, si è elevata una corale preghiera alla “piccola Bernardetta”: “dal Cielo, dove hai trovato Maria, prega per noi, affinché non perdiamo mai di vista la meta della vita … pensa a noi mentre vedi la bellezza di Maria e con la tua preghiera ottienici il dono della semplicità e della purezza, dell’umiltà e della generosità per poter un giorno gioire con te nella Festa dei Santi.”

Può sembrare sorprendente che si chiedano doni apparentemente poco importanti – rispetto alle difficoltà e ai bisogni attuali delle persone - ma a ben pensare sono proprio quelli di cui, adesso più che mai, abbiamo bisogno.

Le reliquie, portate a spalle da quattro volontari dell’Unitalsi, su un’apposita portantina, sono quindi uscite dalla prepositurale, accompagnate da un caloroso applauso, e poi partite verso un’altra sottosezione lombarda. 

 

CONSIGLIO COMUNALE - Una breve seduta – quella del consiglio comunale dello scorso 23 novembre, complice forse la concomitanza con una partita di Coppa dei campioni – nel corso della quale sono stati comunque adottati  due importanti provvedimenti, un nuovo regolamento per il Consiglio tributario comunale e il varo del Piano di azione per l’energia sostenibile, e non sono mancati alcuni spunti critici.

All’inizio, come di consueto, le interrogazioni: ne segnaliamo due. Il consigliere Fabio Colombo (Vivere Cernusco) ha riproposto il problema dell’istituzione, da parte di ATM, di un “biglietto unico metropolitano”, invitando nel frattempo il Sindaco ad adoperarsi per una revisione del costo degli abbonamenti per i lavoratori e delle fasce di tariffazione, al fine di agevolare l’uso dei mezzi pubblici. Il Primo cittadino, Eugenio Comincini, ha reso noto che il Comune di Milano e altri dell’hinterland, insieme alla Provincia, hanno già avviato una fase di studio su questo problema, tenendo conto anche delle esigenze di bilancio dell’ATM. “Attendiamo di avere le risultanze di questo studio – ha aggiunto Comincini - e poi come sindaci, che siamo già stati interpellati  dalla Provincia, con un sondaggio apposito sull’utilizzo dei mezzi pubblici, tireremo le somme”.  

Il consigliere Daniele Cassamagnaghi (Il Naviglio) ha richiesto una tavola d’insieme del PGT appena approvato, perché “questo nuovo strumento urbanistico è di difficile lettura.” Se lo è per un consigliere con la sua esperienza amministrativa, figuriamoci per noi semplici cittadini! Il Sindaco, che si è detto consapevole di questa difficoltà, vedrà che cosa sarà possibile fare.”

Statuto Comunale - È stata approvata una modifica per adeguarlo ad una recente normativa: dopo le prossime elezioni comunali, il numero degli assessori non potrà essere superiore ad un quarto dei consiglieri che saranno eletti.

Variazioni di Bilancio -Tra le diverse variazioni proposte, quella che ha attirato più attenzione e critiche ha riguardato le maggiori spese per euro 257.000 circa per la gestione calore negli edifici comunali. Una variazione necessaria per un errore di valutazione, da parte dell’Ufficio Tecnico,  in sede di Bilancio preventivo 2011. Per il consigliere Mario Oriani (Pdl) “è grave come si è costruita questa variazione di Bilancio. È evidente che tutto discende da una palese e notevole errata valutazione del costo di gestione del calore. A poco vale dimostrare che comunque un risparmio c’è stato. Per fortuna che il Bilancio di quest’anno ci consente di coprire questo maggior onere non previsto.” Oriani ha riconosciuto che gli assessori Rosci e Vendramini hanno ammesso l’errore, ma per il futuro ha chiesto controlli più precisi e puntuali.

A rincarare la dose ci ha pensato poi  Cassamagnaghi: “è la terza o quarta volta che veniamo in consiglio comunale a riparare i guasti fatti dal dirigente dell’Ufficio tecnico.” Non contento ha aggiunto: “C’è un problema politico di sponsorizzazione di una parte della maggioranza del dirigente che non può essere sottaciuto. Penso che la devastazione che in questi anni c’è stata nell’Ufficio tecnico debba terminare e spero tanto che chiunque amministri prossimamente la città prenda una posizione netta e definitiva nei confronti del responsabile della struttura tecnica.” E infine: “C’è un accentramento delle funzioni in una sola persona, che dimostra poi di non avere neanche esercitato il controllo della gestione.”

Il Sindaco, dopo aver difeso la scelta innovativa della gestione del calore, che ha portato a dei risparmi di spesa, ha ammesso che, in sede di bando, “qualcosa è sfuggito nella definizione della base di calcolo di allora, a parziale giustificazione di questa disattenzione, che l’Ufficio tecnico può aver avuto, c’è anche da dire che una serie di dati non era immediatamente nota. Non voglio coprire nessuno, ma quando si intraprende una strada nuova e innovativa, come quella della gestione del calore, si può commettere anche qualche errore. Non vorrei che questo cosa diventasse più grande di quella che è. Non nego che ci sono state delle difficoltà, ma non c’è una stata una fuga di dipendenti dall’Ufficio tecnico. Se quest’ufficio non funzionasse, non avremmo potuto fare le tante cose attuate in questi anni.”

Il consigliere Cassamagnaghi non è la prima volta che interviene in modo fortemente critico sulle modalità di gestione dell’Ufficio tecnico. Anche noi in passato abbiamo condiviso alcune sue valutazioni. Il Primo cittadino farebbe bene a tenerne conto, perché il disappunto tra professionisti e operatori del settore,  ma anche tra i singoli cittadini, è ampiamente diffuso. 

Consiglio tributario comunale – È stato approvato un nuovo regolamento per questo nuovo organismo, i cui membri, raccogliendo un’indicazione dell’apposita commissione comunale, saranno esclusivamente dipendenti comunali, coinvolgendo tutti gli uffici che possono fornire dati significativi per eventuali accertamenti. Finalità principale di questo consiglio è quella di inviare all’Agenzia delle Entrate elementi utili all’eventuale integrazione dei dati contenute nelle dichiarazioni  dei redditi dei residenti e all’individuazione di potenziali evasori. L’assessore Rosci ha reso noto che gli uffici comunali si stanno già attrezzando, in contatto con l’Agenzia delle Entrate, per dare il via a questo nuovo organismo. Non tutti i consiglieri comunali si sono dichiarati d’accordo sulle finalità e sul nuovo regolamento, ma la valutazione finale è stata quella di farlo comunque operare per tirare poi in seguito le conclusioni.

Mozione per il testamento biologico Ulteriore rinvio della discussione di questa mozione, per l’assenza del suo presentatore, il  consigliere Claudio Gargantini (Gruppo misto).

Ricordiamo che per l’approvazione della legge sulle “Dat” (Dichiarazioni anticipate di trattamento) manca solo il via libero del Senato alle modifiche introdotte dalla Camera dei deputati. A seguito del nuovo scenario politico che si è determinato in queste ultime settimane, rimane l’incertezza sui tempi di approvazione del provvedimento.  

Piano di azione per l’energia sostenibile - Il documento fa seguito all’adesione del nostro Comune al Patto dei Sindaci dell’Unione Europea del maggio 2009, con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le emissioni di anidride carbonica entro il 2020. Nel Piano sono indicate le misure e le politiche da realizzare per raggiungere gli obiettivi prefissati, partendo dall’analisi della situazione energetica attuale della città. Le principali azioni sono previste nel settore edilizio, per le nuove costruzioni e per quelle esistenti; nel settore dei trasporti, con l’obiettivo di incentivare gli spostamenti a piedi o in bicicletta; nelle fonti rinnovabili, nella pianificazione energetica strategica, con l’introduzione già nel PGT e nel Regolamento edilizio, di norme sempre più orientate verso edifici a zero emissioni; nello sviluppo di una politica di acquisti verdi.

Per la realizzazione e il monitoraggio delle singole azioni del Piano il Comune si avvarrà di Infoenergia e la spesa prevista è di circa 770.000 euro sino al 2020, da reperire attraverso la partecipazione a bandi, in autofinanziamento e finanziamenti da terzi.

Il consigliere Oriani ha lamentato di aver ricevuto in ritardo la documentazione relativa al Piano e ha quindi chiesto un rinvio della sua discussione per poterne approfondire meglio i contenuti. Richiesta ignorata dalla maggioranza, anche se Ermes Severgnini (Rifondazione comunista) ha riconosciuto che “documenti di questo tipo meritano una gestione diversa, probabilmente un esame in una apposita seduta di commissione. È  vero che in commissione è stato presentato e non ci sono state osservazioni, ma è anche vero che non avevamo a disposizione, in quella sede, il documento del Piano.” Che è stato comunque approvato dalla maggioranza. Rimane però il dubbio, dopo aver sentito anche gli interventi dei capigruppo della maggioranza, di quanti consiglieri abbiano effettivamente letto il testo proposto. Quello che ci auguriamo vivamente adesso è che la sua diffusione e applicazione sappiano suscitare un interesse ben maggiore. 


 

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 28 novembre 2011

 

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