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HOME > La Nota della Settimana > N° 41/2011

CERNUSCO ACCOGLIE LE RELIQUE DI SANTA BERNADETTE.
È MORTO DON ROMEO, “UN SACERDOTE SEMPLICE”

 

Il prossimo 3 dicembre l’Unitalsi Lombarda ricorderà i 90 anni di fondazione. Un’occasione di festa che vedrà riunite a Milano, in Duomo, le 23 sottosezioni lombarde dell’associazione, compresa anche quella della nostra città. Questa giornata sarà però preceduta da un altro eccezionale avvenimento, che coinvolgerà sabato prossimo - 26 novembre - anche la nostra città: la peregrinazione in terra lombarda delle reliquie di santa Bernadette, un privilegio espressamente accordato per l’occasione dal Vescovo di Lourdes.
Bernadette morì il 16 aprile 1879. Dopo trent’anni la causa di beatificazione richiese la ricognizione delle spoglie che si rivelarono intatte. Dal 3 agosto 1925 sono conservate in un’urna a Nevers: ne sono state prelevate solo alcune reliquie che, grazie all’iniziativa promossa  dall’Unitalsi Lombarda, giungeranno anche nella nostra Cernusco.

 

L’Unitalsi - Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali - è un’organizzazione ecclesiale composta da volontari che assistono e accompagnano gli ammalati, i disabili e i portatori di handicap nei pellegrinaggi a Lourdes e nei vari santuari mariani. Oggi l’Unitalsi conta circa 300.000 aderenti in tutta Italia, ripartiti in 19 sezioni regionali formate complessivamente da 290 sottosezioni diocesane, e 2 delegazioni nella Repubblica di San Marino. I volontari, “barellieri” e “sorelle”, animati da spirito di servizio e motivati dalla carità, accolgono, accompagnano e assistono, come in una grande famiglia, ammalati, disabili, persone bisognose che si rivolgono a loro.

«Oggi l’attività dell’Unitalsi non si limita ai pellegrinaggi mariani – Lourdes, Loreto, Fatima e Banneux – ha detto Vittore de Carli presidente regionale - ma continua in sezioni e sottosezioni dove si organizzano giornate speciali per gli amici ammalati, condividendo momenti di preghiera, ma anche di letizia, giungendo là dove non bastano le strutture sanitarie e la pubblica amministrazione. I volontari infatti seguono a domicilio le persone bisognose, fanno loro compagnia e svolgono piccoli servizi, come andare a fare la spesa, passare dal medico a ritirare una ricetta o sbrigare qualche pratica negli uffici pubblici. A domicilio, l’Unitalsi è in grado di fornire anche assistenza medica e infermieristica, sempre attraverso la disponibilità di volontari specializzati. Inoltre l’Unitalsi Lombarda sviluppa una propria attività nel settore delle strutture protette ed è impegnata in particolare nel progetto di accoglienza dei familiari di chi arriva da lontano per ragioni di carattere sanitario. Non si tratta solo di trovare un alloggio ai parenti durante il periodo di degenza del malato, ma di accompagnare da vicino persone che attraversano un periodo difficile. L’Unitalsi è operativa anche nell’ambito della protezione civile: in Abruzzo, per esempio, ha avuto la piena gestione di un campo tende.»

 

Le reliquie di santa Bemadette (1844-1879) giungono per la terza volta in Italia; dopo es­sere state venerate a Roma, nella basilica di Santa Maria Maggiore, e in Vaticano, nella basilica di San Pietro.

Il Vescovo di Tarbes e Lourdes ha spiegato così l'i­niziativa: «È l'Unitalsi che l'ha chiesto e non c'era motivo di dire no, tanto più che si tratta di un modo concreto e popolare, nel senso pieno del termine, di rafforzare un collega­mento che è sempre esistito nella vita cri­stiana. È anche un modo diretto per mostrare che il corpo è importante e che c'è sempre bisogno di segni: ebbene Lourdes è un luogo di segni per eccellenza, la roccia, l'acqua, la luce; le reliquie di Bernadette sono un segno ulteriore.»

«Accogliamo il passaggio delle reliquie di santa Bernadette in mezzo a noi – è l’invito dell’Unitalsi Lombarda - come dono della Prov­videnza di Dio alla nostra famiglia unitasiana ed alla Chiesa locale. Sono un'esorta­zione a rimetterei in cammino sulle orme di Bernadette per riscoprire il messaggio che la Vergine ci ha trasmesso: Dio sceglie gli umili e i piccoli. Bernadette si definiva "la più ignorante di Lourdes", Era intelligente, ma non colta. Non sapeva leggere e scrivere ed apparteneva ad una famiglia poverissima.»

 

L’Unitalsi a Cernusco - I volontari dediti all’assistenza agli ammalati della nostra città si costituirono nel 1960 in gruppo - grazie soprattutto all’impegno di don Felice Riganti (1928 – 1992) - e poi dal 1966 ebbero l’onore di vedersi riconosciuti come Sottosezione Unitalsi di Cernusco, che comprendeva altri gruppi della zona; adesso ne fanno parte quelli di Cologno Monzese, Carugate, Melzo, Vignate, Inzago, Pessano con Bornago, Gorgonzola, Pioltello con Seggiano e Bellinzago.

Le reliquie di Santa Bernardette giungeranno in città, sabato 26 novembre, alle ore 15,00: da piazza Matteotti, dove ha sede, presso il Centro cardinal Colombo, la Sottosezione locale, partirà la processione verso la chiesa prepositurale; dopo alcuni momenti di preghiera comunitaria, alle ore 17.30 ci sarà una solenne concelebrazione eucaristica, con tutti i parroci dei gruppi presenti, presieduta dal nostro prevosto, don Ettore Colombo.

Partecipiamo alla gioia dell’Unitalsi per questa importante celebrazione, che offre anche a tutti noi un’occasione per riflettere sul messaggio della Vergine, sulla malattia, sul dolore e sulle tante situazioni di bisogno.  

 


 

Don Romeo Recalcati è tornato alla Casa del Padre – Lo scorso sabato - 19 novembre - sono stati celebrati a Crenna di Gallarate, nella Parrocchia di San Zenone, i funerali di don Romeo Recalcati, sacerdote nato a Cernusco l’11 maggio del 1932 da mamma Maria Assi e papà Paride. Era l'unico figlio maschio della famiglia, tra le due sorelle Luigia e Pierina. A Cernusco i Recalcati vivevano allora nella cascina di famiglia, in via Trieste, circondati da numerosi parenti. Il piccolo Romeo frequen in paese le scuole elementari e accolse con gioia l’invito a fare il chierichetto presso il Collegio delle Suore Marcelline. Fin da ragazzo manifestò chiara la sua vocazione sacerdo­tale, tanto che la famiglia lo assecondò e così Romeo prosegui gli studi nel pre-seminario di Colorina (in provincia di Sondrio). Poi passò al seminario di Seveso, quindi a quello di Venegono. Fu ordinato sacerdote dal cardinale Montini il 26 giugno 1955, insieme a un altro concittadino, don Ernesto Sirtori - evento che sinora è rimasto unico nella storia delle nostre parrocchie cittadine - e celebrò la sua prima Messa nella nostra prepositurale il 3 luglio 1955. Tutta Cernusco - con in prima fila i ragazzi e i giovani degli oratori, le congregazioni religiose, la banda cittadina, i sacerdoti e le suore – accompagnò il sacerdote novello dall'abitazione della famiglia Recalcati, dove ebbe luogo la vestizione, lungo le vie addobbate del paese, fino alla chiesa prepositurale. Dopo la Messa, la festa proseg con un pranzo comunitario in onore dei neo­sacerdoti e la giornata si concluse a sera con una processione eucaristica lungo le vie di Cernusco.

La prima destinazione di don Romeo fu a Crenna di Gallarate dove rimase sino al 1976, dedicandosi  in modo particolare alla gioventù; poi passò a Cajello (altra frazione di Gallarate) dove, nominato parroco nel 1978, è rimasto sino a quando, per motivi di salute, vi ha recentemente rinunciato per ritornare ancora a Crenna.

 

“Fiducia grande nella parola del Signore e nella sua presenza tra noi” -  Nel 2005, in occasione del cinquantesimo di ordinazione sacerdotale di Don Romeo, il decano e prevosto di Gallarate, monsignor Franco Carnevali, ha scritto che «soprattutto i cinquant'anni di vita sacerdotale di don Romeo ci parlano di un servizio costante al Vangelo, di una disponibilità vissuta giorno per giorno, di una voglia di rimanere "sulla breccia" che la salute malferma di questi anni ha solo in parte scalfito. Così penso a don Romeo: un sacerdote semplice che testimonia il Vangelo, con i suoi pregi e i suoi limiti, con gli slanci di generosità e le fragilità che ognuno di noi sa metter in campo, ma sempre con la fiducia grande nella parola del Signore, nella sua presenza tra noi, nel sostegno che ha promesso a chi confida in Lui

Don Romeo è sempre rimasto molto legato alla nostra città e, sin quando le condizioni di salute glielo hanno permesso, ha quasi sempre partecipato alla solenne concelebrazione eucaristica del lunedì seguente alla Festa di Santa Maria. Lo ricordiamo, in particolare, quando in occasione del suo cinquantesimo di sacerdozio ebbe un ricordo speciale per i preti della nostra parrocchia che lo accompagnarono nel suo cammino vocazionale. Dell’indimenticabile monsignor Claudio Guidali (prevosto di Cernusco dal 1930 al 1962), don Romeo citò un famoso detto - “Chel homm ch’el fa chel poc ch’el po, ch’el diss chel poc ch’el sa, ch’el dà chel poc ch’el g’ha, l’è un homm de rispetà” - che disse di aver sempre tenuto ben presente anche nella sua azione pastorale.

La nostra Comunità pastorale partecipa al lutto dei famigliari per la morte del loro carissimo don Romeo e assicura il ricordo nella preghiera, invocando dal Signore, per lui, il dono della beatitudine eterna.

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 21 novembre 2011

 

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