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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 41°/2007
 

Nuove rotte aeree, insopportabili rumori

 

Sembra di essere tornati indietro di una decina d’anni! Dal 27 settembre scorso la società che gestisce l’aeroporto milanese di Linate ha dato inizio ad una sperimentazione di sessanta giorni per alcune nuove rotte aeree. Così improvvisamente il frastuono causato dal sorvolo degli aerei è tornato a farsi sentire sulla nostra città. In particolare, nelle prime ore del mattino e alla sera - in queste giornate di inizio autunno, quando le finestre e le porte delle nostre abitazioni sono ancora aperte - il passaggio degli aeromobili sopra le nostre case, è fonte di notevole fastidio e sta provocando forte preoccupazione. 

Ricordiamo che nel 1996 il cambio delle rotte, per gli aerei in atterraggio e decollo da Linate, con sorvolo del nostro territorio,  provocò una vasta mobilitazione dei Cernuschesi, primo fra tutti del Sindaco di allora, Paolo Frigerio.

Anche questa volta i nostri pubblici amministratori hanno subito preso posizione. In un comunicato diffuso dall’Ufficio stampa di Villa Greppi si legge che «l’amministrazione comunale, a seguito della modifica temporanea di alcune rotte aeroportuali che gravitano su Linate, si è impegnata a tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini. Dal 27 settembre scorso la società che gestisce l’aeroporto di Linate ha dato inizio ad una sperimentazione di sessanta giorni di nuove rotte aeree, che transitano anche sopra Cernusco. L’amministrazione comunale non era stata in nessun modo messa al corrente di queste modifiche né dalla società né dalle autorità competenti, ma, appena ha rilevato il cambiamento, si è attivata per ottenere spiegazioni. Le modifiche delle rotte sono state proposte da una Commissione nata nel 1997, costituita dal Ministero dell’Ambiente e composta dai Comuni limitrofi all’aeroporto in cui la soglia di rumore superava i 65 decibel.”

Il nostro Sindaco, Eugenio Comincini, ha già “ottenuto, per il 18 di ottobre, un’audizione presso la commissione tecnica aeroportuale, incaricata di valutare le modifiche alle rotte” e di questo problema ha interessato i capigruppo consiliari della maggioranza e della minoranza. Nel prossimo consiglio comunale, convocato per mercoledì 10 ottobre, si discuterà anche di questo.

In queste settimane di sperimentazione, sofisticate centraline dovrebbero misurare il rumore provocato dal passaggio degli aerei sui centri abitati.  

In una dichiarazione rilasciata, negli scorsi giorni, ad Avvenire il sindaco di Pioltello ha affermato che nello scorso marzo è stato raggiunto un accordo tra gli otto comuni maggiormente interessati al sorvolo degli aerei  “che prevedeva la spalmatura delle rotte degli aeromobili in partenza da Linate, utilizzando alcuni nuovi corridoi aerei. Per la prima volta è previsto che gli aerei sorvolino anche il cielo di Milano. Per Pioltello scendono dal 70% al 40% gli aerei che sorvolano il nostro cielo”

Il sindaco di Segrate, al medesimo quotidiano, ha sorprendentemente dichiarato che “le rotte non toccano in nessun modo Cernusco. Stiamo cercando soluzioni nuove per città come la nostra che si ritrova a dovere subire le conseguenze di tutti i decolli. È comunque una sperimentazione, aperta ad ogni soluzione, che non esclude, una volta ultimata, possibili correttivi”.

C’è, come al solito, in questa situazione che torna a ripetersi, un po’ dell’italica improvvisazione e del furbesco scarico di responsabilità. Innanzitutto non c’è stata la preventiva consultazione ed informazione con i Comuni interessati dalle nuove rotte; si sta tentando di scaricare su altri territori i problemi causati da uno sviluppo urbanistico attorno all’aeroporto milanese che non ha tenuto conto della presenza dello scalo; emergono le conseguenze dell’incerta ed altalenante politica del trasporto aereo che non ha saputo sinora ridistribuire sul territorio regionale i voli che hanno come meta la metropoli lombarda, anche a seguito della mancanza di una rete viaria adeguata e di pubblici servizi di collegamento rapidi e puntuali; si impone la necessità di far rispettare le disposizioni impartite ai piloti, per evitare che sorvolino le zone abitate a bassa quota.

Il rumore causato dal passaggio degli aerei provoca indubbiamente sulla nostra città un notevole peggioramento della qualità della vita. Ci auguriamo vivamente che, questa volta, non sia necessario giungere alle manifestazioni estreme alle quali si dovette far ricorso nel 1996 per far valere le nostre ragioni: dallo sciopero della fame del Primo cittadino e di un gruppo di consiglieri comunali alla manifestazione a Linate con blocco delle operazioni aeroportuali. 

 

Dopo dieci anni, sono ritornati nella nostra città i giovani di “Viva la gente”. Il loro spettacolo, nel maggio 1997, era stata la “prova generale” per  l’apertura del Teatro Agorà. Il musical messo in scena venerdì 5 ottobre nel nostro teatro - unica tappa italiana, insieme a Cusano Milanino, del loro tour - ha coinvolto settanta giovani di oltre una ventina di nazioni.  Canti e balli, proposti con tanto entusiasmo e professionalità, hanno toccato argomenti di attualità: dal rispetto dell’ambiente, alla vita dei giovani, dal rifiuto dell’intolleranza religiosa e razziale alla pace. Alcuni giovani del gruppo hanno trovato ospitalità anche presso famiglie cernuschesi.  

 

Nella Comunità pastorale - che ha riunito i tre consigli pastorali parrocchiali cittadini all’Oasi di Santa Maria, sabato 6 ottobre - si sta affrontando l’importante problema dei mezzi di comunicazione sociale ed in particolare di Voce Amica. Che dal gennaio 2008 dovrebbe, finalmente, avere un’edizione unica per tutta la città. Un’apposita commissione ha elaborato la linea editoriale ed un piano operativo del mensile cattolico cernuschese, che è stata presentata ai consiglieri. Avremo occasione, nelle prossime settimane di ritornare su questo argomento, che riteniamo di fondamentale importanza per la Chiesa locale.

Non solo informazione, ma insieme a questa, formazione, ispirazione, educazione e identificazione concorrono a delineare i tratti distintivi della linea editoriale proposta per la futura Voce Amica. Tratti che distinguono l’informazione cattolica, e che nel contesto attuale, nella sua fedeltà alla gente, diventano concretamente garanzia di libertà, di pluralismo informativo e di democrazia reale.

Carlo Guzzi

 

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