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SUSSIDIARIETÀ ANCHE NELLA SCUOLA

Il Piano per il diritto allo studio 2012/2013 è stato approvato dal consiglio comunale della nostra città nella seduta dello scorso 8 novembre. Pur avendo votato a favore solo i partiti della maggioranza (PD, Vivere Cernusco e Sinistra per Cernusco), il documento ha però ricevuto l’apprezzamento anche dalle forze politiche della minoranza, che poi, per ragioni diverse, hanno votato contro o si sono astenute. A questo riguardo è emblematica la dichiarazione con la quale la lista civica “Persona e Città” ha motivato la sua posizione: “voto valutato positivamente in un’astensione.” Non è dato di sapere, invece, come la pensa, su questo importante argomento, il Movimento 5 Stelle: agli atti c’è solo l’astensione del suo consigliere, Mauro Aimi, non motivata con una dichiarazione di voto. Il raggruppamento di Grillo è evidentemente cresciuto troppo velocemente e si trova a dover fare i conti con esponenti carenti di un’adeguata esperienza amministrativa.

La prima novità del Piano 2012/2013 è data dalla conferma sostanziale dell’ammontare complessivo degli stanziamenti: 1.345.000 euro contro i 1.424.000 euro del 2011/2012 e 1.505.000 euro del 2010/2011. In un periodo caratterizzato dai consistenti tagli alla spesa pubblica, decisi a livello nazionale, la nostra amministrazione comunale - come ha dichiarato il Sindaco, Eugenio Comincini - ha fatto la scelta di dare priorità alle risorse destinate alla scuola e al sociale. Una scelta che non ci può non trovare d’accordo. Lo abbiamo già scritto altre volte, investire sulla scuola, investire sui ragazzi, vuol dire investire sul futuro, loro e della nostra comunità. Positivo anche il metodo di lavoro seguito nell’elaborazione e discussione del documento. Claudio Gargantini (Persona e Città), solitamente non tenero con la maggioranza, ha riconosciuto che “quest’anno l’aria è cambiata, grazie all’impegno del neo assessore Rita Zecchini.”  Tutti coloro che a vario titolo sono impegnati nella scuola, per poter assolvere appieno al loro compito, hanno bisogno di lavorare un clima sereno e costruttivo: quando tutti si sentono coinvolti nel raggiungere il medesimo obiettivo - migliorare la qualità della proposta umana ed educativa della scuola - non si può che essere contenti. A questo proposito merita pure di essere sottolineato l’obiettivo annunciato dall’assessore Zecchini: “costruire un vero e proprio patto educativo di comunità”, da realizzarsi attraverso un rafforzamento del legame e delle sinergie tra scuola e territorio. Obiettivo importante, a condizione che sia rispettata e valorizzata la famiglia, come prima e insostituibile responsabile dell’educazione dei figli. In evidenza soprattutto la conferma dello stanziamento per il Servizio assistenza alunni disabili (92 quest’anno contro gli 86 dell’anno scorso): 376.000 euro nel 2012/2013 contro i 388.000 euro nel 2011/2012 e 373.000 euro nel 2010/2011. Oltre a circa 62.000 euro per prevenzione e sostegno alunni a rischio emarginazione. Il nostro Comune, inoltre, si fa carico del servizio di assistenza agli alunni con disabilità che frequentano scuole superiori in altre città. Il relativo costo, circa 30.000 euro, dovrebbe essere a carico della Provincia, ma su questa interpretazione è in atto un contenzioso che ha portato la nostra amministrazione comunale ad adire le vie legali nei confronti della Provincia per ricuperare i costi sinora sostenuti (oltre centomila euro). Da sottolineare e apprezzare anche l’impegno del Comune nel mettere a disposizione le risorse necessarie, che competerebbero allo Stato, per la connessione su banda larga, così da facilitare l’accesso a internet delle scuole; ma anche il progetto “Scuole Wi Fi” che consentirà alle scuole di essere zone a copertura wireless. Affiancare all’insegnamento tradizionale la possibilità di utilizzare le moderne tecnologie non può che aiutare gli insegnanti nel loro compito e a dare ai ragazzi quelle conoscenze e opportunità che sono ormai indispensabili nella società attuale.

Ma nel Piano 2012/2013 c’è anche un’ulteriore riduzione del contributo alla Scuola paritaria Suor Sorre. Il contributo spettante, in base alla convenzione in vigore sino al 31/12/2013, sarebbe di euro 276.000 ma il Comune ha chiesto all’Ente morale che gestisce la scuola di poterlo ridurre  a 250.000. Il Presidente dell’Asilo, come riferito dal dirigente comunale competente, ha dato il proprio assenso su questo taglio. Non entriamo ovviamente nel merito delle ragioni che hanno portato l’Asilo ad accettare questa proposta. Quello che, invece, intendiamo, ancora una volta, sottolineare è una preoccupazione di carattere più generale. “Nei prossimi anni - scriveva già nel 1998 il cardinale Carlo Maria Martini - si (potrebbe andare) incontro alla chiusura progressiva della maggioranza delle scuole non statali, comprese quelle cattoliche per il crescere non più sopportabile delle spese di gestione (che a breve potrebbero ulteriormente aumentare se gli enti non profit dovessero pagare l’IMU). Ne seguirebbe che, fra qualche tempo – proprio per il venir meno di ogni possibile alternativa sul territorio – non avrà più neppure senso porre il problema della parità e del superamento di un monopolio statale”. Martini poi aggiungeva che “la Chiesa, col suo agire, difende una concezione pluralistica dello Stato, fondata sul principio di sussidiarietà. Tale concezione sarebbe ferita se prevalesse, di fatto, un monopolio assoluto dello Stato in campo scolastico. Se la scuola cattolica sarà costretta a chiudere , ne scapiteranno quei principi democratici che sono meglio promossi in un sistema integrato, come mostra l’esempio di tanti paesi europei.” La posta in gioco, insomma, non è da poco. Ce ne rendiamo poco?

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio   

Cernusco sul Naviglio, 26 novembre 2012