CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Nota della Settimana > N° 39/2014

CERNUSCO, COME MILANO,
ALLA RICERCA DI “UNA NUOVA ANIMA”

“Il contesto sociale, politico ed economico in cui Milano si sta preparando ad Expo 2015 appare segnato più dall’incertezza e dalla sfiducia che dallo slancio vitale di chi tende a una meta in grado di generare benessere condiviso, sviluppo sostenibile, ripresa economica. E si è talora tentati di ricorrere a narrazioni sulla vita della nostra città che indugiano più sugli aspetti disgreganti che su quelli costruttivi”. A partire da questa lettura, il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ha tratteggiato la necessità di ripartire da “un nuovo umanesimo”, che abbracci la vita personale e comunitaria della realtà ambrosiana. Nel tradizionale “Discorso alla città”, pronunciato alla vigilia di Sant’Ambrogio, quest’anno anticipata di un giorno, a venerdì 5 dicembre, per la coincidenza della festa patronale con la terza domenica di Avvento - dinanzi alle autorità civili, Scola ha affermato: “Di fronte alle violenze cui sono sottoposti ogni giorno cristiani, uomini delle religioni e cercatori di giustizia in Medio Oriente e non solo, alla morte per fame milioni di persone, al riproporsi ininterrotto della tragedia degli immigrati che arrivano alle nostre coste e, per stare ai temi dell’Expo, dell’incremento della povertà anche nelle nostre città, chi di noi non desidera uno scatto di umanità che cerchi di mettere la parola fine a tutte queste dolorose realtà? Tutti sentiamo l’urgenza di un cambiamento, di una novità radicale”.

“Rimettere l’uomo al centro” - Secondo il cardinale Scola “il Papa indica la strada” per superare le difficoltà presenti: “Rimettere l’uomo al centro”. Ed “ecco che si affaccia la parola umanesimo. Solo se sorge dal di dentro dei ritmi e dei processi dell’attuale travaglio storico si può parlare di nuovo umanesimo. Si deve intendere bene il senso dell’aggettivo nuovo. Il nuovo non è l’inedito a ogni costo. Piuttosto nuovo è camminare non perdendo l’origine, è un ri-cominciare”. Per parlare di nuovo umanesimo “i cristiani debbono anzitutto far fronte alla critica rivolta all’umanesimo antropocentristico. Centralità dell’uomo non significa che dall’uomo tutto abbia origine e nell’uomo tutto trovi destinazione. L’umanesimo nuovo di cui abbiamo bisogno può riferirsi a un’adeguata lettura che ‘ri-situi’ l’uomo, voluto da Dio, al riparo da una posizione di dominio e di sfruttamento degli altri e del creato. Il nuovo umanesimo sarà quindi umanesimo del ‘dono di sé’ da parte di ognuno, attraverso l’essere in-relazione”. Quindi l’arcivescovo di Milano ha aggiunto: “Dal compito di offrire un contributo all’edificazione della vita buona nella società plurale centrato su un nuovo umanesimo, i cristiani non possono disertare anzitutto perché membri della famiglia umana e perché seguaci di un Dio incarnato che ha assunto la condizione umana non solo per indicarci il destino di amore definitivo che ci attende dopo la morte ma per accompagnarci nel nostro quotidiano cammino su questa terra”.

“Nuova anima” - L’arcivescovo Angelo Scola ha poi fatto riferimento alla “feconda tradizione” del cattolicesimo lombardo, ha volto l’attenzione al passato e al presente della vita ambrosiana, nel quadro della crisi economica e sociale. Fra l’altro ha osservato: “Lo stile di vita della ‘Milano da bere’ - favorito dallo sviluppo delle televisioni commerciali e dei mezzi di comunicazione intesi come industria culturale - è diventato il brodo di coltura entro il quale ha preso avvio un processo distorsivo dei meccanismi di riproduzione del capitale sociale e culturale della città che, al di là di ogni giudizio storico o politico, ha trovato drammatica espressione nella vicenda di Tangentopoli”, che “continua a pesare, nel bene e nel male, sulla nostra Milano”. Da qui l’invocazione per una “nuova anima per Milano”, per la quale i cristiani sono chiamati a “testimoniare un nuovo umanesimo” che “inizia dall’esistenza di tutti i giorni. Si tratta di condividere l’esperienza che l’incontro con Gesù nella comunità cristiana rende possibile un modo più conveniente di amare e generare, di lavorare e di riposare, di educare, di condividere gioie e dolori, di assumere la storia”, a partire da alcuni specifici ambiti: vita sociale e costumi; lavoro ed economia; educazione, cultura, arte; fragilità ed emarginazione. http://piwik1.glauco.it/piwik.php?idsite=9

Solidarietà e sussidiarietà - Il discorso alla città dell’arcivescovo di Milano, in occasione della festa di San’Ambrogio, è sempre motivo di riflessione, ma quest’anno ci sembra lo sia ancor di più per le tante sollecitazioni poste all’attenzione di tutti. Un discorso che merita di essere letto per intero (nei prossimi giorni sarà disponibile in libreria il testo integrale), perché nell’analisi fatta dal cardinale Scola, a nostro parere, sono presenti anche le difficoltà in cui oggi si trova la nostra Cernusco. Alla ricerca, come la grande metropoli, di “una nuova anima”, “capace di fondere in unità i tanti significativi frammenti di vita buona che nell’area metropolitana si accompagnano a pesanti contraddizioni”. L’Arcivescovo, nel suo discorso, non si è limitato ad analizzare, osservare e denunciare, ma ha anche formulato alcune proposte concrete. Infatti, dopo aver ribadito la centralità della famiglia, l’impegno a promuovere la dignità di ogni essere umano, il rispetto per l’ambiente e l’importanza del dialogo, Scola ha indicato una possibile via d’uscita dalla crisi attuale nella “solidarietà e sussidiarietà, che appartengono al Dna del cattolicesimo lombardo,” e che hanno saputo inventare, nel passato “modalità originali ed efficaci per affrontare e risolvere i più svariati bisogni sociali.”  La nostra storia locale, nel Novecento, è stata ricca di questi iniziative, alcune delle quali ancora oggi portano frutti significativi, basta guardarsi un po’ in giro per accorgersene. Ricominciare da quei principi – solidarietà e sussidiarietà - è la sollecitazione che viene dal nostro Arcivescovo. Non lasciamola cadere!

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 8 dicembre 2014

 

Per approfondire
video e articolo sul “discorso alla città” del cardinal Scola

commento del nostro Sindaco, Eugenio Comincini, al “discorso alla città” del cardinal Scola

 

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6