CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Nota della Settimana > Settimana 37°/2009

Famiglia cernuschese in partenza per la Bolivia

 

Una giovane famiglia della nostra città partirà, a metà gennaio del prossimo anno, per la Bolivia. La destinazione sarà  Cochabamba, dove tutta la famiglia, per oltre due anni, su mandato del Centro Missionario di Bergamo, abiterà e gestirà la casa della parrocchia di Condebamba; inoltre, Elisa sarà impegnata nella Caritas Boliviana e nella gestione di attività di riabilitazione in diversi centri per persone disabili, mentre Daniele seguirà le iniziative di microcredito e un progetto di salute integrale del Celim di Bergamo.

La storia di Elisa e Daniele è quella di una giovane coppia, con due figli, Irene di tre anni e Emanuele di un anno, che sono stati molto impegnati prima in oratorio e poi in associazioni cittadine. Il loro interesse per l’ambito della mondialità e del volontariato nasce quasi dieci anni fa in seguito ad un cammino oratoriano di evangelizzazione che li ha portati nel 2000 a fare un’esperienza in Ecuador. Da questo viaggio è scaturito l’impegno in una piccola onlus locale e nel 2003 il corso per volontari internazionali organizzato dal Celim di Bergamo. Anche il loro viaggio di nozze, nel 2005 in Perù, è stata l’occasione per approfondire la conoscenza dell’America Latina.

“Ci pare giusto - ha detto Daniele – che tutto il bene ricevuto debba circolare. E questa è una delle motivazioni che ci ha convinto a partire lasciandoci guidare dal Signore.”

Lo scorso venerdì 16 ottobre, nella chiesa del seminario vescovile di Bergamo, durante l’incontro della Scuola di preghiera, il vescovo della città orobica, monsignor Francesco Beschi, ha consegnato i crocifissi ai missionari in partenza. Fra loro c’era anche la “nostra” famiglia cernuschese, che come laici volontari fanno parte del Celim Bergamo, una ONG (Organizzazione Non Governativa) di ispirazione cristiana che opera nel campo della cooperazione internazionale principalmente in Africa, America Latina ed Asia.

È stato bello è significativo che la consegna dei crocifissi - alla presenza dei familiari e di tanti amici arrivati da Cernusco - sia avvenuta durante la Scuola della preghiera. Perché ci ha ricordato, come ha sottolineato anche il Vescovo, che “andare alla fonte”, attraverso la preghiera e la meditazione, è un presupposto necessario per un’azione missionaria ispirata dal messaggio evangelico. Senza il desiderio di essere vicini a Dio attraverso la preghiera, tutte le nostre azioni  finiscono per essere vuote di significato.

L’impegno missionario, per ogni cristiano, prim’ancora che un dovere è una gioia. Ed è stata veramente “una festa” la celebrazione della consegna del crocifisso a Elisa e Daniele.

 

La Giornata missionaria mondiale – che in tutta la Chiesa Cattolica (ad eccezione della nostra diocesi, dove è in programma per domenica prossima) è stata celebrata domenica 18 ottobre – ci ricorda che «scopo della missione della Chiesa - come ha scritto Benedetto XVI - è  di illuminare con la luce del Vangelo tutti i popoli nel loro cammino storico verso Dio, perché in Lui abbiano la loro piena realizzazione ed il loro compimento. Dobbiamo sentire l’ansia e la passione di illuminare tutti i popoli, con la luce di Cristo, che risplende sul volto della Chiesa, perchè tutti si raccolgano nell’unica famiglia umana, sotto la paternità amorevole di Dio.

E’ in questa prospettiva che i discepoli di Cristo sparsi in tutto il mondo operano, si affaticano, gemono sotto il peso delle sofferenze e donano la vita. La Chiesa non agisce per estendere il suo potere o affermare il suo dominio, ma per portare a tutti Cristo, salvezza del mondo. Noi non chiediamo altro che di metterci al servizio dell’umanità, specialmente di quella più sofferente ed emarginata, perché crediamo che “l’impegno di annunziare il Vangelo agli uomini del nostro tempo… è senza alcun dubbio un servizio reso non solo alla comunità cristiana, ma anche a tutta l’umanità”, che “conosce stupende conquiste, ma sembra avere smarrito il senso delle realtà ultime e della stessa esistenza”.»

E ancora, ci ricorda il Papa, «La spinta missionaria è sempre stata segno di vitalità delle nostre Chiese. E’ necessario, tuttavia, riaffermare che l’evangelizzazione è opera dello Spirito e che prima ancora di essere azione è testimonianza e irradiazione della luce di Cristo da parte della Chiesa locale, la quale invia i suoi missionari e missionarie per spingersi oltre le sue frontiere.»

 

Nella nostra prepositurale, nella serata di sabato 17 ottobre, il vicario episcopale della nostra Zona pastorale, monsignor Carlo Faccendini, ha presieduto la veglia missionaria, in preparazione alla Giornata Missionaria mondiale di domenica 24 ottobre. All’omelia, il vicario ci ha ricordato tre cose importanti: la consegna alle nostre comunità parrocchiali di un urgente sentire sempre più missionario, come ce lo sta chiedendo ripetutamente il nostro Arcivescovo; il momento che stiamo vivendo, ricco di mutamenti sociali, economici, politici e religiosi invita tutti noi a “renderci conto” di quanto sta accadendo nel mondo, intraprendendo un percorso culturale e spirituale, per non cadere vittime delle ansie e della pure che generano chiusure e resistenze; custodire nel cuore la bellezza del “partire” per annunciare il vangelo, testimoniato dai missionari, con tutto quello che questo gesto dice di gratuità e di amore per Dio e per gli uomini, ricordando che la Chiesa vive di questo gesto che per altro restituisce freschezza e fascino alle nostre comunità.      

 

La “Giornata missionaria mondiale” riporta all’attenzione di tutti noi la vocazione ad annunciare il vangelo e, alla fine, connota e qualifica l’esperienza della comunità cristiana.

Sacerdoti, religiosi, laici - anche della nostra città: basti pensare, per esempio a padre Carlo Della Torre, a padre Pietro Gatti a suor Giuseppa Manzoni - hanno nel tempo offerto testimonianze di carità missionaria contagiose ed indimenticabili. Un impegno che continua ancora oggi, ma che ha bisogno di essere richiamato e rilanciato, come ha messo in evidenza la contenuta partecipazione alla veglia nella nostra prepositurale.

La scelta fatta dalla giovane famiglia cernuschese può essere, a questo proposito, per ciascuno di noi, una forte provocazione a rileggere il proprio cammino di fede.

 

Da registrare, nella scorsa settimana, anche il riscontro positivo che ha avuto il convegno su “Cernusco: vivibilità socialità. Qualità dell’abitare e qualità urbana.” Molti gli spunti emersi dalla serata e interessante l’intervento dell’assessore regionale al territorio e all’urbanistica, Davide Boni, che ha trovato punti di accordo anche con il nostro Sindaco. Se ci sarà possibile, su questo convegno ritorneremo in una delle prossime settimane.  

 

Ricordiamo, infine, che domenica 25 ottobre - a partire dalle ore 10.00, a Milano, in piazza Duomo (con diretta televisiva su Rai Uno) - ci sarà la beatificazione di don Carlo Gnocchi. Un sacerdote caro alla nostra comunità perché, appena ordinato prete, dal luglio 1925 al giugno 1926, è stato assistente del nostro oratorio maschile.

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 19 ottobre 2009

 

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01  -  Best View:  800x600 - IE 6