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HOME > La Nota della Settimana > N° 36/2012

FARMACIE COMUNALI E “VECCHIA FILANDA”:
DUE BANDI CON QUALCHE PREOCCUPAZIONE

 

Il prossimo 7 novembre è in scadenza il bando per la cessione delle licenze delle due farmacie comunali, mentre si è ancora in attesa dell’aggiudicazione del bando di gara per la “co-progettazione e gestione della Vecchia Filanda per finalità sociali e pubbliche”. Sono due importanti passaggi amministrativi, sui quali  l’attuale amministrazione comunale si è molto impegnata e ha messo in gioco la sua capacità di programmazione e gestione.  

Per le farmacie siamo al terzo bando, dopo che i primi due sono andati deserti. Adesso i prezzi di vendita sono stati fissati in euro 2.063.160 per la farmacia di via Verdi e in euro 1.905.560 per quella di via Visconti. C’è stato, pertanto, un ulteriore ribasso del prezzo di circa il  10%, dopo quello analogo dal primo al secondo bando; mentre, invece, è rimasto fermo l’obbligo per l’aggiudicatario di mantenere, per un semestre, l’attuale livello occupazionale della Farma.cer spa; nel primo bando il termine era di tre anni. Motivo quest’ultimo che ha scatenato le dure proteste dei quattordici lavoratori. La vendita è considerata indispensabile dalla giunta per garantire al Comune le entrate necessarie a sbloccare una cifra equivalente in uscita per i pagamenti delle opere pubbliche in corso e soprattutto per finanziare la costruzione del nuovo edificio scolastico nel quartiere est. Le difficoltà legate alla vendita delle due farmacie sono sostanzialmente riconducili alla loro scarsa redditività, conseguenza anche dell’elevato costo del personale, e alla possibilità di aprire nuove farmacie in città e nei comuni limitrofi. Il Sindaco ha detto chiaramente negli scorsi mesi che “se non si vende siamo nei guai. Adesso possiamo rinviare i pagamenti, ma se non vendiamo alla fine di quest’anno o all’inizio del prossimo, noi ci giocheremo tutti i flussi dei pagamenti a gennaio 2013 e il rischio è quello poi di sforare il patto di stabilità, se non si vuole rimanere completamente ingessati.” A incontrare difficoltà nella vendita delle farmacie comunali non è solo la nostra amministrazione; gli organi di informazione periodicamente riportano notizie di altre municipalità che vedono andare deserti i loro bandi. Già nell’ottobre 2011 avevamo scritto che la procedura per la cessione delle due farmacie comunali non sarebbe stata breve e che ci potevano essere sorprese, a partire dal valore che si sperava di incassare (allora si partiva da cinque milioni di euro, ridotti adesso a poco meno di quattro).

Anche per la “Vecchia Filanda” la vita non è stata sinora tranquilla. C’è stato un primo bando emesso e poi annullato. Il secondo bando, chiuso lo scorso 1 ottobre, avrebbe visto la partecipazione di una sola aggregazione di operatori, riuniti intorno all’Associazione Amici del Tempo Libero. La gestione dell’edificio di piazza Gavazzi riguarderà tre differenti aree: minori e famiglia, anziani, servizi ancillari ed integrati, oltre a un’altra area di servizi ed attività che dovrebbero spaziare dalle iniziative  di tipo prettamente sociale, ad attività del tempo libero e culturali. L’importo a base di gara è stato stimato in 624.519 euro, comprendendo i servizi ed i budget conferiti dall’amministrazione comunale per i nove anni di durata contrattuale. Dopo la selezione del soggetto vincitore, sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa presentata (selezione che in questo caso non c’è stata, perché ha partecipato un solo operatore), dovrebbe prendere avvio la co-progettazione tra i responsabili tecnici del soggetto selezionato, i rappresentanti dell’amministrazione comunale, nonché col professionista incaricato per la progettazione tecnico-edilizia definitiva/esecutiva. Questa seconda fase si dovrebbe concludere entro trenta giorni dall’avvio, salvo imprevisti e proroghe. Una procedura che non è né breve e né semplice: nello stesso bando si riconosce la complessità dell’intervento e il suo impatto economico. Il fatto che vi abbia partecipato un solo operatore locale sta a indicare la difficoltà di trovare soggetti disponibili a garantire servizi e a coprire costi che potrebbero riservare non poche sorprese.

Ciò che auspichiamo, naturalmente, è che le farmacie comunali abbiano finalmente a trovare un acquirente e che per la “Vecchia Filanda” si possano presto aprire le porte. Detto questo però aggiungiamo anche che per le farmacie occorreva forse anche il coraggio politico di intervenire prima, già nel corso del precedente mandato dell’attuale Sindaco, quando era già chiaro che la gestione delle due farmacie si reggeva su un precario equilibrio economico, imputabile alle amministrazioni comunali precedenti al 2007; per la “Vecchia Filanda”, la concentrazione in un’unica ampia struttura di funzioni e servizi diversi potrebbe creare più di un problema. Per il nostro tessuto sociale e per le nostre realtà associative ci sembra più adatta un’articolazione di servizi che possa fare perno sull’impegno di più soggetti del volontariato e su un contesto di strutture di piccole dimensioni e di gruppi di persone non molto ampi per sviluppare relazioni umane significative.     

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 29 ottobre 2012  

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