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HOME > La Nota della Settimana > N° 36/2011

QUATTRO BAMBINI ROM SONO IN ATTESA DI ESSERE ACCOLTI NELLE SCUOLE DELLA NOSTRA CITTÀ

 

Il Forum delle persone e delle associazioni d’ispirazione cattolica nel mondo del lavoro (Mcl, Confartigianato, Confcooperative, Cdo, Cisl, Acli, Coldiretti) hanno promosso un seminario nazionale di studio, con la partecipazione anche di esponenti di molte altre aggregazioni laicali cattoliche, che inizia oggi, lunedì 17 ottobre, a Todi. Il Forum aveva presentato il 19 luglio scorso il manifesto intitolato “La buona politica per il bene comune” e su questo testo si sono sviluppate riflessioni e iniziative, compreso l’incontro odierno di Todi. Un seminario con tre sezioni - valori, economia e politica - introdotte da relazioni di autorevoli docenti.

 

La politica è un alto esercizio della virtù della carità - A chi ha inteso vedere nell’incontro di Todi il tentativo di costituire un partito cattolico, monsignor Gualtiero Bassetti, vicepresidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, ha risposto che si tratta, invece, di “un’iniziativa buona, voluta da cattolici che seguono con attenzione il Magistero dei vescovi. Si tratta di una legittima iniziativa che laici cristiani impegnati nel sociale hanno preso di loro spontanea volontà. A noi vescovi sta a cuore favorire la crescita della consapevolezza nei cattolici che l’impegno politico deve essere svolto con spirito di servizio, senza interessi personali, perché la politica è un alto esercizio della virtù della carità. Non è compito dei vescovi mettere in piedi governi, abbatterli o fondare partiti. Tutto ciò non rientra nella nostra missione. L’intenzione è suggerire e favorire una riflessione sul bene comune, sulla giustizia, sull’attenzione ai giovani e ai poveri. Dal momento che la nostra missione, oltre all’annuncio del Vangelo e all’amministrare i sacramenti, consiste anche nell’aiutare ciascuna persona, o gruppi di persone, a trovare quelle strade che devono essere percorse in funzione del bene di tutti. Abbiamo il compito di fare questo discernimento e il dovere di dire anche una parola sulla vita politica nel nostro Paese, riferendoci a quei principi fondamentali e non negoziabili quali la vita, la persona umana, la famiglia che stanno alla base del bene comune”
All’accusa di ingerenza nella vita politica italiana che potrebbe arrivare da più parti, dopo questo incontro, lo stesso vescovo ha ribattuto: “Pazienza. Peggio sarebbe che poi si dicesse che abbiamo taciuto. Ripeto, la Chiesa non ha nessuna intenzione di fondare partiti. Ci potrà essere anche chi cercherà di strumentalizzare questo incontro a seconda dei propri scopi (anche per ovviare a ciò, è stato scelto di non invitare esponenti politici). Importante però è ritrovarsi insieme per proporre idee, percorsi, strade di una politica di alto profilo”. Di questo seminario torneremo a scrivere la prossima settimana, quando i lavori si saranno conclusi.

 

Scuola e bambini rom – Nella seduta del consiglio comunale dello scorso 6 ottobre, il consigliere indipendente Claudio Gargantini ha interrogato il Sindaco, Eugenio Comincini, “a proposito dei bambini accolti dal nostro Comune nella scorsa primavera nell’area feste di Villa Fiorita.” Dopo aver premesso che “nello scorso aprile grazie all’opera dell’ex sindaco di Cernusco sul naviglio, Giuseppe Colombo, ora presidente del Segretariato sociale Pampuri, 17 persone tra cui 10 bambini in età scolastica, a seguito dello sgombero effettuato dal comune di Segrate, venivano ospitate nell’area feste di Villa Fiorita di Cernusco sul Naviglio, messa a disposizione dall’amministrazione comunale” e che “l’accoglienza veniva positivamente sottolineata dal Sindaco sul suo blog e accettata anche dalla Lega locale, che chiedeva solo che le persone accolte non pesassero sulle casse comunali”, Gargantini ha chiesto, “essendo iniziato il nuovo anno scolastico” di sapere  “se le famiglie hanno rispettato i patti per essere state ospitate nell’area feste? Ossia frequenza a scuola dei bambini e pagamento delle utenze dovute?”, inoltre “dato che le persone di etnia rom non evaporano quando vengono sgomberate, mi sembra corretto chiederle qual è oggi la situazione di questi bambini e di queste famiglie?” e “se è intenzione dell’amministrazione e dell’assessorato alle politiche sociali costruire un progetto ad hoc con gli operatori interessati, che permetta in emergenza di accogliere ancora queste famiglie nell’area feste ad oggi inutilizzata e conceda innanzitutto ai bambini di frequentare le nostre scuole?”

Gargantini ha anche aggiunto che gli “risulta che per i bambini rom sia stata presentata a settembre la domanda di iscrizione alla scuola primaria di Cernusco (Circolo di via Mosè Bianchi) ma sino ad oggi non è stata data alcuna risposta. Chiedo pertanto al Sindaco se intende attivarsi per capire i motivi di questo ritardo e per verificare che i bambini rom abbiano a godere dell’istruzione pubblica nella nostra città.”

Il Sindaco ha affermato che, in base alle informazioni dategli da Colombo, sapeva che “i bambini andavano ancora a scuola a Segrate perché là erano già iscritti lo scorso anno.”

In relazione ai motivi per cui quel gruppo di rom ha dovuto lasciare l’area feste di Villa Fiorita, Comincini ha spiegato che “la ragione è stata dettata dagli impegni precedentemente assunti dal Comune per alcune iniziative estive, programmate da tempo, e di cui Colombo era a conoscenza.” Poi ha precisato che “il fatto di mettere a disposizione un’area mi è sembrato un modo semplice, e non particolarmente complesso, per dare un aiuto immediato a chi aveva bisogno, mettendo a disposizione un’area idonea, infrastruttura anche dal punto di vista igienico sanitario. Ora quell’area è stata destinata dal PGT al polo tecnologico e quindi non può più essere disponibile per altri utilizzi.”

Per l’assessore Rita Zecchini “un progetto di integrazione (alloggio, lavoro, scuola) volto a veder applicato il diritto dei bambini rom a frequentare la scuola mi vede assolutamente d’accordo. Se Colombo mi propone un progetto di integrazione che parte già con delle risorse, perché il Comune non può mettere tutte le somme necessarie, sono disponibile ad avviarlo.  Ricordo infine che la scuola, per legge, deve accogliere tutti i bambini che ne fanno richiesta indipendentemente dalla regolarizzazione.”

L’ultima sottolineatura è stata del Sindaco: “Le iscrizioni alla scuola non sono di competenza del Comune. Che i bambini siano rom o cernuschesi, sempre bambini sono. Il Comune tratta tutte le persone che bussano alla sua porta allo stesso modo, senza fare discriminazioni.” 

Sulla base delle informazioni di cui disponiamo alla data odierna, possiamo precisare che quattro bambini stanno ancora aspettando una risposta per la loro richiesta di iscrizione alla scuola primaria (elementare) del 2° Circolo, mentre un ragazzo frequenta già la prima media in via Don Milani. Questi ragazzi, al momento, vivono in tre roulotte nella zona industriale a sud della nostra città. Si tratta di una situazione precaria, perché la disponibilità dell’area in cui sono parcheggiate le roulotte potrebbe venir meno da un momento all’altro.  Colombo sinora non ha avuto la possibilità di parlare con il dirigente scolastico competente. Per un disguido postale, negli scorsi giorni gli è stata recapitata una lettera che lo invitata a presentarsi in una data ormai trascorsa.

Seguiremo attentamente l’evolversi di questa vicenda, che intanto ci offre l’occasione per alcune considerazioni. 

 

Due Rapporti sui diritti dell’infanzia e delle donne rom - Bambini rom senza la garanzia dell’accesso all’istruzione e standard di vita accettabili. Donne rom costrette a subire discriminazioni, violenze domestiche e da parte delle forze dell’ordine, matrimoni precoci. Una “sistematica violazione dei diritti delle comunità rom e sinte in Italia” è stata denunciata nei due Rapporti sui diritti dell’infanzia e delle donne rom redatti dal Centro europeo per i diritti dei rom (Errc) e dall’Associazione 21 luglio, presentati la scorsa settimana a Roma. I due Rapporti erano già stati inviati, nel mese di settembre, alle apposite Commissioni delle Nazioni Unite.

Il monito del Comitato Onu per i minori. Il Comitato delle Nazioni Unite per la difesa dei diritti dei minori ha subito espresso “serie preoccupazioni”, per quanto riguarda in particolare lo stato di apolidia di molti bambini rom e per le loro precarie condizioni di salute, che “si manifestano nei tassi di mortalità infantile più alti e nella più elevata incidenza di malattie croniche e infettive”, una situazione aggravata “dall’accesso limitato alle cure mediche e ad altri servizi sociali”. Il Comitato si è detto inoltre “preoccupato per il numero molto limitato di bambini rom iscritti alla scuola primaria e, in particolare, secondaria”. Il Comitato ha espresso inoltre “profonda preoccupazione per le notizie di bambini stranieri collocati in istituti di correzione minorile e centri di accoglienza solo a causa della mancanza di documenti”, beneficiando “in misura molto minore rispetto a bambini italiani di altre misure alternative”. Nella conclusione il Comitato, “notando la deplorevole situazione economica e di esclusione sociale della comunità rom” ha espresso il dubbio che “lo Stato sta affrontando la situazione” più “attraverso la sicurezza” che “attraverso l’inclusione sociale” e ha raccomandato che si “interrompa lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi in vigore dal 30 maggio 2008”, per sviluppare invece “un piano nazionale di azione per una vera integrazione sociale dei rom nella società italiana”.

 

L’attenzione della Chiesa per i rom - L’incontro di Benedetto XVI con oltre 2000 rom in Vaticano, l’11 giugno scorso, ha riportato al centro dell’attenzione della Chiesa i diversi mondi rom e sinti. La fede gioiosa ed essenziale dei rom e sinti, unitamente alle fatiche di vivere dentro una città che rischia nuove esclusioni, è stata riscoperta come un dono importante per la Chiesa. In questa linea di una “nuova evangelizzazione”, sono da leggere anche le iniziative di due cardinali italiani – Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei e Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma – che hanno voluto non dimenticare nella visita pastorale e nelle missioni i rom e i sinti.
Questi gesti «ricordano alle nostre Chiese locali l’importanza di una “nuova evangelizzazione”, che ritorni a costituire una opportunità nel nostro tempo di ridire e ripensare la fede incontrando le persone nei diversi luoghi della vita. Nessuno può essere escluso dalle nostre scelte pastorali e se ci deve essere una preferenza questa è per i piccoli, i più deboli, i poveri. L’originalità, la storia, ma anche le sofferenze e i disagi vissuti con fede dal popolo rom, ieri come oggi, sono un tesoro che non può rimanere ai margini, ma costituire i motivi di una rinnovata amicizia tra Chiesa e popolo rom … In un tempo di distanze, di paure, di pregiudizi che allontano le persone, costruire, nella visita pastorale e nella missione, momenti di incontro e di amicizia significa indicare e preparare la strada per una nuova evangelizzazione.» (
Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes)

 

Nella nostra comunità pastorale - Da segnalare infine le votazioni – tenutesi nel corso delle celebrazioni eucaristiche di sabato 15 e domenica 16  ottobre - del primo consiglio pastorale della Comunità pastorale, per la quale erano pervenute oltre cento segnalazioni di aspiranti consiglieri. In lista poi c’erano 61 candidati, molti dei quali alla loro prima esperienza. Un buon segno, che incoraggia a ben sperare.

Molto partecipato l’incontro - nella serata di giovedì 13, in Agorà - con la famiglia Restelli – Elisa e Daniele con i piccoli Irene e Emanuele – rientrati in Italia per un breve periodo di riposo e ormai prossimi a ripartire, il 24 ottobre,  per Cochabamba (Bolivia) dove, su mandato della Caritas di Bergamo, stanno svolgendo il loro servizio missionario. La nostra comunità pastorale li saluterà sabato 22 ottobre - alla messa delle ore 18,30 - nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore.

Ripensare alla scelta di questa famiglia può essere un modo per preparaci a vivere con maggiore consapevolezza la Giornata Missionaria Mondiale, che si celebrerà domenica prossima.     

Buona settimana!

 

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 17 ottobre 2011  

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