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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 36°/2009

Per Cernusco, “Piano casa” ristretto

 

L’alleanza di cui abbiamo bisogno oggi, a livello nazionale e locale, è quella sollecitata dal  nostro cardinale, Dionigi Tettamanzi, nella sua omelia nel Duomo di Monza, lo scorso 3 ottobre, in occasione della proclamazione del  Beato Luigi Telamoni (1848 / 1926) a patrono della nuova provincia brianzola. “Una società veramente e pienamente umana e umanizzante, una società democratica matura, capace di prestare attenzione a tutti a cominciare dai cosiddetti ultimi  dipende - ha detto l’Arcivescovo - dalla nostra capacità  di coniugare intimamente le esigenze della giustizia e della carità, di dar vita ad una convinta e forte alleanza tra le diverse forze pubbliche e private, risorse istituzionali e di volontariato».

Ma prima ancora, Tettamanzi aveva detto che «tutti desideriamo una società nuova. A farla tale sono e devono essere gli uomini nuovi, quelli che sanno assumere e vivere uno stile nuovo: quello che viene dalla sorprendente, faticosa anche, ma esaltante novità del Vangelo, quella dell’amore, anima e forza  della stessa giustizia».

Ricordando la figura di Talamoni - sacerdote, professore di ginnasio e fondatore della congregazione delle suore misericordine - Tettamanzi ha rievocato anche l’impegno politico del beato, consigliere comunale a Monza dal 1893. «A noi cristiani - ha sottolineato l’Arcivescovo - richiama la totalità e l’unità della nostra fede, che esige di essere professata, celebrata e vissuta, incarnata dunque nell’esistenza quotidiana con la testimonianza in ogni ambiente sociale di vita, anche  in quello politico e amministrativo».

Nella sua omelia Tettamanzi ha poi parlato della vocazione e della missione sociale che ogni persona dovrebbe avere, quella di apertura agli altri, di incontro e dialogo. «È una vocazione e missione da riscoprire in continuità e da onorare con responsabilità - ha spiegato il presule - soprattutto nel contesto di una cultura che tende a sostituire il concetto fondamentale di persona con il concetto di individuo, come porta che facilmente apre all’individualismo e si chiude nell’egoismo». 

Tettamanzi ha inoltre invitato a far in modo che «la nostra vita sociale sappia riservare un posto privilegiato per i piccoli. Sia nel senso dell’età, i bambini, appunto, sia in quello delle condizioni di vita, e dunque di una vita segnata dalle più diverse e pesanti forme di fragilità: i malati, i sofferenti, gli anziani, i disabili, i disagiati, i poveri, gli emarginati, i disperati. Non c’è dubbio che tutti costoro rappresentano un problema spesso difficile da gestire e da risolvere. Ma altrettanto si deve dire che  rappresentano un richiamo, uno stimolo, una risorsa per realizzare una società veramente e pienamente umana e umanizzante, una società democratica matura, capace di prestare attenzione a tutti a cominciare dai cosiddetti ultimi. Una simile società dipende dalla nostra capacità  di coniugare intimamente le esigenze della giustizia e della carità, di dar vita ad una convinta e forte alleanza tra le diverse forze pubbliche e private, risorse istituzionali e di volontariato».

 

A livello locale, un’altra società partecipata dal Comune, la C’è gas srl, sarà messa in liquidazione. Lo ha deliberato il consiglio comunale nella seduta dello scorso 8 ottobre. In precedenza, la stessa sorte era toccata alla Formest srl. Da tutti i consiglieri è stata manifestata preoccupazione per la perdita del posto di lavoro per gli attuali due dipendenti della società, ma nessun forte rincrescimento per la sua cessazione. Una società che, di fatto, non è mai riuscita a decollare. Sul mercato cittadino ha trovato scarsissimo consenso (solo circa 300 utenti); significativo che alla domanda del presidente della C’è gas srl, su quanti tra amministratori e consiglieri comunali fossero clienti della società, nessuno, tra quelli in aula, abbia alzato la mano. Inoltre, successivi problemi di dimensionamento e normativi l’hanno portata alla decisione attuale.

Dai consiglieri di minoranza, la messa in liquidazione è stata vita come la volontà dell’amministrazione di perseguire un obiettivo che aveva già indicato nel programma elettorale. In particolare, Cassamagnaghi (Il Naviglio) ha anche aggiunto che “in C’è gas c’è un socio di minoranza, A2A, sul quale forse non sono stati fatti tutti i tentativi possibili” per fargli assumere una posizione dominante nella società. Inoltre, la sua proposta di rinviare la votazione sulla messa in liquidazione della società sino a quando non fosse stata trovata una ricollocazione per i due dipendenti è stata respinta. 

“L’interesse dell’amministrazione comunale - ha detto il Sindaco, Eugenio Comincini - non è quello di liquidare ciò che resta delle partecipate (Cernusco Verde e Farmacer). Abbiamo perseguito obiettivi di razionalizzazione, perché riteniamo che ci siano modi più efficienti per gestire, in modo migliore, i servizi e per conseguire risparmi di spesa.”

 

Altra delibera importante, approvata dalla sola maggioranza, è quella riguardante le modalità di applicazione, in ambito comunale, della legge regionale sul “Piano casa”. I comuni lombardi hanno tempo sino al prossimo 15 ottobre per introdurre limitazioni agli interventi resi possibili da questa legge, tra i quali la possibilità di ampliamento sino al 20% (massimo 300 metri cubi) del volume complessivo di edifici mono e bifamiliari o di edifici con volumetria non superiore a 1200 metri cubi.

Una legge pensata a livello nazionale e disciplinata in ambito regionale per rilanciare l’economia. L’insieme degli investimenti potenziali – derivanti dall’attuazione Piano casa della Lombardia – è stato stimato intorno ai 6 miliardi; con una ricaduta sull’indotto occupazionale, valutabile in 30.000 nuovi posti di lavoro e sul profilo energetico, e con un risparmio annuo attorno ai 44 miliardi di euro.

La scelta della nostra amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore all’urbanistica, Giordano Marchetti – è stata quella di un’interpretazione restrittiva. Per esempio, è stata esclusa l’applicabilità per il centro storico, per le costruzioni di particolare pregio architettonico lungo viale Assunta e nella zona del Naviglio, e per le abitazioni che hanno già usufruito dell’ampliamento dei sottotetti. Non troverà applicazione la norma relativa alla demolizione e sostituzione di edifici industriali esistenti perché nei nostri strumenti urbanistici vigenti non sono individuate aree esclusivamente industriali.

“La legge – ha detto Fabrizio De Luigi (Popolo delle Libertà)  - è un’opportunità per il rilancio degli investimenti, ma è stata censurata dalla nostra amministrazione comunale. Bisogna mettere da parte l’idea che il privato sia un furbetto da controllare.”

Per Cassamagnaghi (Il Naviglio), la “legge se ben governata dà delle risposte. Ma se adesso si ha paura di un metro cubo, che cosa succederà con il prossimo PGT?”

Pareri opposti nella maggioranza. Per Angelo Levati (PD), “tutto quanto fatto per bloccare le costruzioni è positivo. Quando parliamo di ambiente dobbiamo essere molto cauti per evitare un ulteriore degrado.”

Fabio Colombo (Vivere Cernusco) ha parlato di “una scelta coraggiosa, perché selezioniamo le aree su cui intervenire. Non siamo contrari al piano in sé, ma riteniamo che le risposte che dà non siano adeguate” alla materia su cui interviene e agli effetti che intende produrre.

Il Sindaco, infine, ha osservato che “non è assolutamente vero che la nostra delibera impedisca l’applicazione di questa legge, perché la maggior parte delle nostre case è in zona B, dove, pur con alcune eccezioni, il Piano casa trova attuazione. Le limitazioni introdotte sono frutto di una scelta ragionata, perché ci è cara la tutela del territorio. È deludente pensare che una classe politica nazionale e regionale possa ritenere di far ripartire l’economia con il settore edilizio. Quello da sostenere è il nostro ampio e ricco tessuto di piccole e medie imprese.”

 

Segnaliamo, infine, due importanti appuntamenti di questa settimana: giovedì 15 ottobre, alle ore 21.00, al Centro cardinal Colombo, il convegno su “Cernusco: vivibilità e socialità. Qualità dell’abitare e qualità urbana” (ulteriori informazioni sulla piazzetta di questo sito); sabato 17 ottobre, ore 20.45, in chiesa prepositurale, Veglia missionaria per la nostra zona pastorale in preparazione alla Giornata Missionaria Mondiale di domenica 18 ottobre. A questa celebrazione ci avviamo riflettendo sulla bella notizia che una giovane famiglia della nostra comunità pastorale ha deciso di dedicare due anni della sua vita a servizio della Chiesa e dei fratelli di un Paese dell’America Latina. Ma di questo parleremo diffusamente la prossima volta.

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

 

Cernusco sul Naviglio, 12 ottobre 2009 

 

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