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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 34°/2009

Contro la crisi, approvato il Fondo di solidarietà

 

L’assessore alle politiche sociali, Rita Zecchini, nel corso della seduta del consiglio comunale dello scorso 22 settembre, ha detto che “C’è un aggravarsi delle situazioni di difficoltà delle famiglie cernuschesi. Abbiamo riscontrato un 30% in più di domande di aiuto o sostegno economico rispetto agli anni scorsi. Gli assistenti sociali non sanno più come operare.”

In questo quadro economico-sociale non certo confortante ben venga, dunque, l’approvazione del regolamento del Fondo di solidarietà contro la crisi. Zecchini ha quindi aggiunto che il Fondo è stato istituito in via straordinaria dal nostro Comune con uno stanziamento di 80.000 euro. “Con questo regolamento - ha proseguito l’assessore - abbiamo voluto considerare tutti i lavoratori che si possono trovare in una situazione di crisi, con una caduta del reddito e con difficoltà a mantenere in condizioni dignitose la propria famiglia. È un fondo temporaneo. Non vengono erogati contributi a pioggia ma interventi mirati. L’importo stanziato è la cifra che potevamo permetterci. Vedremo poi se sarà poco o tanto. Qualora la crisi dovesse perdurare valuteremo se, per il prossimo anno, ci dovrà essere un ulteriore stanziamento.”

Il consigliere Mario Oriani (Popolo delle Libertà) ha detto che “pur nella positività dell’iniziativa, il testo del regolamento è un po’troppo elefantiaco.” Anche per Fabrizio De Luigi, dello stesso partito, il fondo “è giusto e positivo” ma sarebbero necessari anche “interventi più attivi, che stimolassero di più le persone per un reinserimento nel mondo lavorativo.”

L’assessore Zecchini, a conclusione del dibattito, ha assicurato la massima chiarezza e trasparenza nella gestione del Fondo e nel controllo delle domande e ha riconosciuto il ruolo positivo e stimolante del volontariato cittadino e si è impegnata a valorizzarlo sempre di più. Ha pure ricordato che il Fondo è nato dal Tavolo di confronto con la Caritas cittadina, le Acli e i sindacati.

Le domande di ammissione al bando dovranno essere presentate entro il prossimo 23 ottobre. Gli uffici comunali di relazione con il pubblico e dei servizi sociali sono a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie per una corretta compilazione delle domande. Tutte le informazioni utili al riguardo si possono trovare sul sito del nostro Comune.

I contributi alle singole persone non potranno superare i 5.000 euro e le prime erogazione dovrebbero essere fatte all’inizio di novembre. Il regolamento è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione delle minoranze.

Desta quantomeno sorpresa il fatto che nel dibattito non sia intervenuto nessun esponente della maggioranza, fosse anche solo per fare una dichiarazione di voto. L’occasione era di quelle politicamente rilevanti, visto che anche le minoranze hanno giudicato positivamente l’iniziativa. Che ci sia forse qualche mal di pancia tra la rappresentanza consiliare e la giunta?  Il sospetto potrebbe essere avvalorato dal modo piccato con cui il Sindaco ha risposto ad un’interrogazione   

del consigliere Angelo Levati (PD), che ha chiesto se non fosse il caso di vietare il transito in centro città dei grossi camion, che riforniscono quasi ogni giorno di merce il supermercato di piazza Matteotti della Nuova

Cooperativa Agricola Cernuschese, per i danni che arrecherebbero alla pavimentazione stradale. “Ditemi - ha risposto il Sindaco - se dobbiamo chiudere il supermercato! Io ritengo che la città debba anche sostenere i costi per interventi stradali di rifacimento, perché la presenza del supermercato ha una rilevanza sociale. Se poi lo dovessimo costringere a chiudere, non venite a dirmi che il centro città è morto!”

 

A proposito della crisi in corso, il nostro Arcivescovo è recentemente intervenuto con un interessante articolo  pubblicato su un quotidiano torinese. “Ne sono convinto: - ha scritto Dionigi Tettamanzi - la crisi ha origine, in ultima analisi, dall’uso distorto delle libertà: quando la libertà di alcuni, poi di molti, finisce per escogitare – complice l’assenza di regolamentazione e controllo – solo strumenti di arricchimento e meccanismi economici sempre più distorti, ecco la crisi. Alle sue radici profonde, c’è dunque una questione di eticità personale e sociale. È questione cioè di responsabilità nei comportamenti individuali ma anche di assenza o insufficienza di regole, leggi e controlli istituzionali efficaci. Soltanto l’etica mette l’uomo in condizione di scegliere nella direzione del bene, proprio e di tutti nel loro insieme.  L’uscita dalla crisi non può quindi essere confinata nei suoi aspetti tecnici, ma deve essere aperta alla domanda fondamentale dell’uso giusto e retto della libertà, dunque dell’eticità. In tal senso l’antidoto  …  all’uomo che ricerca solo e sempre maggiore utilità, a scapito di tutti gli altri e spesso anche di se stesso, è l’uomo capace di amare, di essere solidale e servire, è l’uomo che sa mettere profitti e interessi al posto giusto, quello appunto del servizio: per sé, per la propria famiglia e per tutti gli altri. Il problema è anzitutto culturale: serve una conversione. Come da tempo vado dicendo con lo slogan Non c’è futuro senza solidarietà, dobbiamo investire fiducia e coraggio nella sobrietà.” (Cardinale Dionigi Tettamanzi, La Stampa, 14 settembre 2009)

 

Nella scora settimana c’è stato purtroppo un oltraggio alla statua della Madonna, all’interno della chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore. Nella mattinata di venerdì 25 settembre il simulacro della Vergine è stato imbrattato con la cera dei lumini. L’offesa fatta alla Madre di Dio è stata un’ingiustizia fatta anche  “nei confronti di ogni credente, poiché la maternità di Maria si estende ad ogni discepolo del Signore: ogni insulto alla Madre è fatto al Figlio.”

I fedeli durante le celebrazioni eucaristiche domenicali hanno chiesto perdono e hanno pregato per riparare all’offesa arrecata. La gravità del gesto compiuto deve indurre tutti, e non solo i credenti, a prendere coscienza del significato dell’oltraggio arrecato e a renderci più consapevoli del degrado morale che sta percorrendo la nostra società e quindi della necessita, anche in questo caso, di una profonda conversione.

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 28 settembre 2009

 

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