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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 30°/2008

Don Luigi lascia Cernusco

 

Come un fulmine a ciel sereno si è abbattuta sulla nostra Comunità pastorale la notizia del trasferimento di don Luigi, prevosto della città, alla Parrocchia San Giovanni Battista di Cesano Boscone, a partire dal 1° settembre. Si tratta di una parrocchia di circa 15.000 abitanti, ricompresa nell’omonimo decanato ed inserita nella zona pastorale di Melegnano, di cui è vicario episcopale il vescovo ausiliare monsignor Mario Delpini, compagno di Messa di don Luigi. 

La notizia è stata ufficialmente comunicata ai tre consigli pastorali parrocchiali e al direttivo della Comunità pastorale riuniti, nel tardo pomeriggio di sabato 26 luglio, all’Oasi di Santa Maria, dal vicario episcopale della nostra zona pastorale, monsignor Carlo Faccendini, che poi ha anche informato i fedeli presenti alla Messa prefestiva in santuario. Così piano piano la notizia, correndo di bocca in bocca, si sta diffondendo. A tutte le Messe celebrate in città, sabato 26 e domenica 27 luglio, ne è stata data comunicazione.

 

Il nuovo prevosto di Cernusco sarà don Ettore Colombo, già Parroco alla Madonna del Divin Pianto, dove a sostituirlo arriverà, proveniente da Carugate, don Egidio Giuliani.

 

Inutile nascondersi che la prima istintiva reazione alla notizia del trasferimento di don Luigi è stata di profondo sconcerto, per una scelta di cui non si riesce, ancora adesso, a comprenderne le ragioni.

Sappiamo bene che la permanenza da quasi quindici anni di don Luigi nella nostra città è un’eccezione, rispetto alle attuali consuetudini e disposizioni diocesane, ma che il suo trasferimento dovesse avvenire a neppure un anno dall’inizio del cammino della Comunità pastorale, per la quale aveva ricevuto una nomina per 9 anni come responsabile, e a impegnativi lavori di ristrutturazione della chiesa prepositurale in corso, nessuno se lo immaginava proprio.

Un trasferimento del quale non se ne comprende neppure l’urgenza: considerato che l’attuale parroco di Cesano Boscone, monsignor Franco Agnesi (già provicario generale della nostra diocesi dal 1995 al 2003) è stato nominato prevosto di Busto Arsizio, al posto di monsignor Claudio Livetti, che già ultrasettanciquenne si ritirerà dalla pastorale attiva, ma continuerà a risiedere nella stessa città. 

 

“Il presbitero - si legge al canone 493 del 47° Sinodo della diocesi di Milano - sa che ha ricevuto dall’Arcivescovo l’incarico ministeriale. Pertanto, egli si dedica con fedele generosità alla comunità o all’ambito pastorale a cui è destinato, mantenendo un atteggiamento di pronta disponibilità e filiale obbedienza al Vescovo, in ordine sia a una fedele continuità, sia a eventuali cambiamenti di incarico pastorale. A loro volta le comunità sanno che i loro presbiteri sono inviati dal Vescovo e per vocazione devono restare disponibili al servizio dell’intera Chiesa diocesana.”

Don Luigi è ben consapevole di tutto questo e mai vorrebbe che qualcuno, pensando di dimostrargli affetto e riconoscenza, se lo dimenticasse.    

Questo però non ci esime dal dire che - proprio perché abbiamo toccato con mano, in questi tre lustri, la generosità e dedizione del nostro Prevosto - in questo momento, prevale in noi, come in molti altri, un certo disorientamento, per un distacco che, con un po’ più di attenzione e osiamo anche dire di sensibilità, poteva essere programmato con tempi diversi per dar modo così ad alcuni progetti in corso di prendere il largo o di concludersi.

Un prete non vive forse anche del rapporto con la sua gente? La vita di un prete, in fondo come quella di ogni uomo, non è pure sostenuta dagli entusiasmi e dalle speranze che sa suscitare e ricevere?        

      

Non è certamente questo il momento dei saluti e dei bilanci, ma una cosa già possiamo dirla sin d’ora, con don Luigi è cambiato radicalmente il rapporto tra la parrocchia, i Cernuschesi e la città. Abbattuti i recinti, la parrocchia si è aperta al confronto, con tutti gli inevitabili rischi e incomprensioni che questa scelta porta con sé, perché il nostro Prevosto è “profondamente convinto che si è preti e Chiesa soprattutto per la missione, per l’annuncio rivolto a tutti, guardando in special modo ai lontani e ai non credenti.”

 

La gioia nell’accogliere don Ettore Colombo, il nuovo prevosto, è, in questi giorni, frenata dal pensiero del distacco da don Luigi, così inatteso. Che l’ex parroco del “Divin Pianto” potesse essere il naturale successore di don Luigi erano in molti a pensarlo, per l’impegno profuso nell’avviare il cammino della nostra Comunità pastorale, per le sue indubbie qualità, per la sua esperienza e per la sua preparazione. Ma lui stesso ci è sembrato disorientato da questo rapido avvicendamento.

 

Don Luigi è sereno, anche se non ha nascosto il suo dispiacere nel dover lasciare la nostra Comunità pastorale. Pure in questa circostanza, il prevosto ci ha dato una bella lezione. Siamo pure certi che non mancherà, alla prima occasione, di chiedere spiegazioni all’Arcivescovo.

Intanto, non dimentichiamoci che per ora don Luigi rimarrà con noi, almeno sino alla metà di settembre. Alla fantasia di ciascuno trovare il modo per esprimergli gratitudine. All’intelligenza di ognuno gettare alle spalle le interpretazioni, che ne siamo certi subito si scateneranno, sulle “vere e uniche” ragioni di questo trasferimento.

Noi siamo convinti che nella Chiesa tutto è molto più semplice di quello che noi possiamo pensare, ma poi le scelte toccano agli uomini e così capita che, qualche volta, complicano le cose. Ma, nonostante questo, noi continuiamo ad amare la Chiesa, anzi, l’amiamo ancor di più.    

Carlo & Ambrogio        

 

P.S. - Siamo in estate, una pausa è quanto mai necessaria. Salvo imprevisti, ritorneremo il 6 settembre.

Cernusco sul Naviglio, 26 luglio 2008

 

 

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