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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 30/2007
 

Educare al rispetto dell’ambiente

Avvertiamo sempre più impellente la ricerca di soluzioni e l’adozione di misure che possono in qualche modo riportare su un piano di equilibrio il rapporto tra uomo e natura, con la consapevolezza che la salute e la ricchezza dell’uno non possono che conseguire dalla salvaguardia e dal rispetto per l’altra.

Anche noi nei prossimi mesi saremo chiamati a fare i conti con le misure che saranno adottate, a livello cittadino o metropolitano, per cercare di ridurre l’inquinamento, giunto ormai a stadi preoccupanti.

Gli esperti ci dicono che entro il 2020 il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città: l’inquina-mento sarà in forte crescita a causa dei gas di scarico, delle polveri sottili e di tecnologie arretrate.

Sono molte le particelle di inquinanti invisibili che si depositano all’interno del nostro corpo, a causa degli elevati livelli del traffico nelle città, di alcune lavorazioni industriali, del ricorso a certi prodotti in agricoltura e all’uso domestico di combustibili.

Da alcuni anni stiamo constatando anche dei cambiamenti stagionali con un aumento delle giornate calde e di improvvise ondate di calore. Più fa caldo e più aumenta l’inquinamento. Che trova motivi di crescita anche nelle più di centomila differenti sostanze chimiche in commercio e nei rifiuti radioattivi.

Tra i fattori critici, una particolare rilevanza assumono i trasporti. Dagli esperti giunge l’invito a massimizzare l’accesso ai mezzi pubblici, a integrare i vari tipi di trasporti, a dar spazio a “più sani” progetti pilota di mobilità.

In Italia il trasporto urbano – che avviene per l’80% in auto, il 7,7% in moto ed il 10% con i mezzi pubblici – è peggiorato soprattutto nei piccoli centri.

I viaggi all’interno della città sono dovuti prevalentemente per la gestione di bisogni famigliari e per lo svago. La lunghezza dei percorsi non supera i dieci chilometri. Molte volte anche per piccoli tratti ci si sposta in auto. Da qui l’invito degli esperti a incoraggiare le misure a sostegno dell’utilizzo e dell’incremento dei mezzi pubblici e di tutte quelle infrastrutture nelle città atte a migliore gli spostamenti, per rendere le città sempre più vivibili.

C’è anche chi ha suggerito di creare nelle città dei “percorsi verdi”, utilizzando cioè dei territori lineari situati lungo percorsi naturali, fiumi o laghi o strutture inutilizzate, per sviluppare vie alternative alla mobilità. Una proposta che, per la nostra città, potrebbe rilevare una sua concreta utilità - vista la presenza del Naviglio, che l’attraversa da est a ovest - se l’alzaia che lo affianca fosse meglio valorizzata e collegata con il resto dei percorsi ciclopedonali cittadini.

Ripensare al rapporto tra uomo e natura torna più facile in queste settimane tradizionalmente dedicate alle vacanze, in cui il contatto con il creato, al mare o in montagna, è diretto ed immediato.

Come non riconoscere che chi riceve attenzioni e cura nell’infanzia ed è educato al rispetto di ciò che di bello, buono e utile ci hanno lasciato le passate generazioni, più facilmente potrà essere sensibilizzato e coinvolto attivamente nella conservazione, miglioramento, accrescimento e mantenimento dello straordinario patrimonio artistico e naturalistico che ci circonda.

Non dobbiamo credere che questo patrimonio sia dato una volta per sempre e possa so­pravvivere senza la cura quoti­diana, attenta e competente di ciascuno di noi.

Ecco perché, molto precoce­mente, i nostri figli dovrebbero essere invitati al rispetto per le bel­lezze della loro terra. Ma il ri­spetto non è una questione forma­le di galateo e non lo si ottiene se non se ne capisce il perché e se si vive accanto ad adulti che quel rispetto non dimostrano con i fatti.

Un’indagine statistica tra 1.500 famiglie di nove diocesi - equamente distribuite tra nord, centro e sud Italia – dovrebbe presto delineare l’impronta ecologica delle parrocchie italiane, con l’obiettivo di far assumere alle comunità parrocchiali un ruolo guida nella diffusione di stili di vita responsabili e coerenti con la sobrietà e l’attenzione ai poveri. È quanto è stato comunicato nel corso del “IV Forum dell’informazione cattolica per la salvaguardia del creato”, svoltosi recentemente a Firenze.

Dal calcolo dell’impronta ecologica globale (la superficie necessaria per produrre cibo e servizi) è emerso che stiamo utilizzando più risorse di quanto la terra riesca a generare. L’Italia, ad esempio, con un’impronta di 3,8 ettari a persona, sta utilizzando le risorse prodotte da un territorio vasto 4 volte quello nazionale.

Sulla base dei risultati sarà redatto un “Manuale dell’efficienza ecologica” con indicazioni sulla “conversione” a stili di vita sostenibili.

Che tutto questo avvenga nell’anno in cui ricordiamo l’800° anniversario della conversione di San Francesco d’Assisi - “un vero maestro (della) salvaguardia del creato… ma a partire da Cristo, nostra pace” – ha certamente un suo comprensibile significato e rilievo

La vita amministrativa cittadina, nella prossima settimana, avrà un ultimo appuntamento - il consiglio comunale del 2 agosto, alle ore 19.00 - prima di concedersi la pausa estiva. In discussione ci saranno l’esame e la valutazione delle osservazioni e pareri sui Programmi Integrati d’Intervento “Garzanti” e “Matplast”, adottati dalla precedente amministrazione, ma che l’attuale ha dichiarato, in campagna elettorale, di voler cancellare.    

A.P.

Sabato 28 luglio 2007

 

N.B. - La prossima "nota" sarà pubblicata, salvo imprevisti, sabato 25 agosto 2007.
Ai nostri "quattro lettori" auguriamo buone vacanze!

 

 

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