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HOME > La Nota della Settimana > N° 29/2012

«ABBIAMO BISOGNO DI ISTITUZIONI VALIDE
E DI BUONI GOVERNANTI»

 

Chi si aspettava un interessante dibattito sulle “linee programmatiche per il mandato amministrativo 2012/2017” della Giunta Comincini, uscita vincitrice dalle recenti elezioni comunali, è rimasto deluso. È sembrato - quello dello scorso 16 luglio, in consiglio comunale - l’adempimento di un passaggio dovuto, previsto dallo statuto comunale, piuttosto che l’occasione per un confronto ampio, aperto e concreto sulle cose da fare, tenuto conto della situazione di crisi in cui l’Italia, ma non solo, si trova ad operare. Da una parte la maggioranza ha riconfermato, e non poteva essere altrimenti, le proprie scelte programmatiche, con qualche eccesso di sopravalutazione su quanto fatto nei cinque anni precedenti; dall’altra la minoranza che in questa occasione ha evidenziato, purtroppo, tutta la sua debolezza: un consigliere ha lasciato l’aula, il capogruppo del maggior partito d’opposizione non è intervenuto nel dibattito, il rappresentante dei grillini si è astenuto, fatto politicamente non secondario, senza darne motivazione. In questo contesto, l’assenza di Claudio Gargantini di Persona e Città si è fatta indubbiamente sentire perché, si condividano oppure no le sue prese di posizione, sono mancate le sollecitazioni, e se si vuole anche le provocazioni, che solitamente vengono dai suoi interventi.

 

L’INTERVENTO DEL SINDACO – Le linee programmatiche presentate dal Primo cittadino (testo completo sul suo sito web www.eugeniocomincini.it), Eugenio Comincini, non sono state altro che una rielaborazione del programma elettorale della sua coalizione.

Comincini ha innanzitutto affermato che «tra le principali ragioni che hanno indotto (i cernuschesi) a chiudere la partita elettorale al primo turno, credo vi sia la constatazione che davvero nei cinque anni di governo passati l’amministrazione comunale abbia cambiato metodo: abbiamo saputo declinare il programma che ci eravamo impegnati ad attuare con il costante ascolto e il confronto con i cittadini, le associazioni, le realtà vive della città … Abbiamo amministrato la città allargando la partecipazione democratica, intensificando i rapporti con le amministrazioni comunali della nostra zona, facendo della sobrietà non solo una scelta per le spese di bilancio, ma anche uno stile con il quale abbiamo agito, beneficiando di opportunità di finanziamento che non erano mai state sfruttate; tutto ciò ha generato un clima nuovo, capace di produrre buoni frutti per i cittadini; che hanno riconosciuto i risultati ottenuti ma anche e soprattutto il metodo con il quale si è lavorato. Ed è da questo metodo che ripartiamo, senza indugi o tentennamenti.»

Quindi ha proseguito sostenendo che «la nostra città sta cambiando volto. La dinamica demografica e la composizione sociale sono in evoluzione. Per questo ci concentreremo su due grandi ambiti di impegno, verso i quali focalizzare le scelte e le proposte: le giovani famiglie con i tanti bimbi della nostra città e la sostenibilità ambientale» per poi aggiungere che «nessuna facile promessa, ma l’impegno ad utilizzare bene le (poche) risorse che abbiamo a disposizione, perché questa Cernusco resti la città che ci piace e possa solo migliorare.»

Dopo aver precisato che «nei prossimi cinque anni l’accento sarà posto anche sulle parole “innovazione” e “virtuosità”», Comincini è passato a delineare i «cinque grandi temi» del suo programma di mandato.

 

Una città che partecipa attivamente – «La promozione della cittadinanza attiva – ha affermato il Sindaco - intesa come presenza fattiva di cittadini e cittadine nella cura, nella manutenzione, nel voler bene alla città, in stretta collaborazione con il Comune – rappresenta un passaggio quasi obbligato dopo aver positivamente sperimentato nei cinque anni precedenti forme di democrazia partecipativa e il coinvolgimento di cittadine e cittadini nell’attuazione di scelte che riguardano l’intera comunità.»

In questa area, la maggioranza intende intensificare o promuovere le seguenti iniziative: Consulte cittadine, Forum-Giovani, Bilancio partecipato, Difensore civico territoriale, “Piano dei tempi e degli orari”, alleggerimento del peso della burocrazia, informatizzazione dei servizi comunali, creazione di un sistema di open-data comunale, revisione del portale web comunale, trasmissione video dei consigli comunali, attivazione della figura del “Community Organizer”, costituzione di un Centro di documentazione delle buone pratiche delle politiche cittadine, realizzazione di un opuscolo sull’offerta dei servizi comunali e non, stesura della Carta dei servizi cimiteriali.

 

Una città attenta alle relazioni umane, che sa mettere al centro le persone e la famiglia - «La qualità della vita di una città – ha dichiarato il Primo cittadino - si misura dai servizi che essa sa offrire e dall’attenzione che essa riserva ai più deboli: i servizi alla persona dovranno ottenere massima considerazione e si dovrà operare per il loro mantenimento. È necessario proseguire nell’azione di trasformazione dei servizi alla persona da forme di mera assistenza ad attività e progetti che sappiano al meglio rispondere ai diritti delle persone. Va introdotta la cultura della misurazione dei risultati ottenuti in termini di servizi resi: a tal fine sarà necessario definire dei parametri che diventino il punto di riferimento per valutare la qualità dell’amministrazione. Va data giusta declinazione al concetto di sussidiarietà, un importante fattore di riqualificazione democratica, poiché diffonde sui consociati la responsabilità della cura dell’interesse generale.»

Per quest’area, la coalizione guidata da Comincini ha annunciato - tra gli altri - i seguenti interventi: avviamento dei servizi per la famiglia e i bambini all’interno della Vecchia Filanda, realizzazione di un nuovo ampio parco giochi, implementazione del numero dei posti fruibili negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, attivazione del progetto “Informa Famiglia”, realizzazione di un Centro Socio Educativo (CSE), sostegno per la costituzione di un laboratorio di “imprenditoria sociale” per persone disabili, avvio del Centro Sociale Anziani all’interno della Vecchia Filanda, completamento della realizzazione del Centro Diurno Integrato per anziani totalmente o parzialmente non autosufficienti, creazione di un “Alzheimer Cafè”, progettazione di un servizio di Custodia Sociale, realizzazione di nuovi alloggi in edilizia residenziale pubblica e in altre forme di prezzo calmierato, avvio dell’Osservatorio Giovani, attivazione di un’area feste, costituzione della città metropolitana, attivazione del progetto pilota “un tablet/e-reader per ogni studente” nelle scuole secondarie di primo grado, potenziamento del centro sportivo di via Boccaccio, ricuperare villa Alari, investire sulla Biblioteca, completare la copertura wi-fi di piazze, parchi e scuole.

In particolare, il Sindaco, a proposito dell’introduzione di un nuovo sistema di tariffe per i servizi comunali, ha affermato che «per quanto possa apparire un percorso tortuoso e complicato vogliamo giungere a rivedere il sistema tariffario oggi basato sul reddito, a favore di forme di tariffazione che tengano maggiormente conto del patrimonio e del nucleo familiare.» Un percorso che non mancheremo di seguire con attenzione.

Il Primo cittadino ha anche precisato che la realizzazione «del nuovo polo scolastico in via Goldoni (scuola dell’infanzia, scuola primaria e palestra) e la ristrutturazione della scuola media di piazza Unità di Italia rappresentano i principali investimenti che l’amministrazione comunale realizzerà nel prossimo quinquennio. Ogni sforzo sul bilancio sarà teso a questo importante obiettivo.»

 

Una città che lavora – Per Comincini «il contesto di crisi nel quale gli enti locali sono chiamati ad operare – nel quale molte attività produttive hanno chiuso o lasciato il territorio, con conseguente perdita di numerosi posti di lavoro – impone scelte mirate che vadano in due direzioni: operare, per quanto possibile al Comune, per la difesa dell’occupazione esistente e il sostegno alle persone e alle famiglie colpite dalla crisi; stimolare la crescita occupazionale tramite l’avvio di nuove attività produttive, con particolare attenzione a settori innovativi. Andranno inoltre rafforzate le azioni di supporto alle piccole attività commerciali cittadine. Crediamo infine che la nostra città debba investire in un concreto rilancio delle attività agricole, per evitare l’abbandono delle colture e la tentazione – in futuro – di cedere a proposte speculative.»

In questo ambito sono state indicate le seguenti azioni: realizzazione di un Polo di Servizi per l’Impresa, apertura di spazi per start-up d’impresa e il co-working e messa in rete di un network di imprese legate in particolare all’innovazione e alla green economy, prosecuzione del Tavolo permanente delle politiche attive sul lavoro, sviluppo di applicazioni di marketing territoriale, assegnazione di aree verdi di proprietà comunale a imprenditori agricoli, istituzionalizzazione del Mercato km zero mensile e fisso.

 

Una città attenta all’ambiente, più verde e più sostenibile – «La nostra città – ha proseguito il Sindaco - in questi anni ha dimostrato di credere alla sostenibilità ambientale, operando una serie di scelte che hanno posto Cernusco sul Naviglio all’attenzione di altre amministrazioni pubbliche come un buon esempio da seguire. Questo solco tracciato dovrà essere approfondito, perché possano aumentare i frutti derivanti dall’azione in campo ambientale. Con l’adesione al “Patto dei Sindaci”, entro il 2020 la nostra città deve ridurre del 20% le emissioni inquinanti; il piano di azioni da porre in essere, elaborato dall’ammirazione comunale, consente di “alzare l’asticella” ad un -28%, a patto che si dia corso a quanto deciso e in parte già attuato. La città che vogliamo è una città che sia al passo con i tempi in termini di tecnologia e di attenzione all’ambiente, che è insieme il nostro habitat e il nostro tesoro. Crediamo che l’attenzione all’ecologia non sia una moda e nemmeno un semplice stile di vita. La green economy può dare opportunità ai nostri giovani e trasformare Cernusco in qualcosa di ancora migliore.»

Per la tutela dell’ambiente, Comincini ha dichiarato che proseguirà «nello spirito e nei valori del Piano di Governo del Territorio (PGT), aggiornandolo ove si rendessero necessarie delle modifiche», un inciso non da poco, che non abbiamo riscontrato nel programma elettorale. Altri interventi indicati per questa “città” riguardano: introduzione delle “Green Public Procurements”, offerta di un pasto a chi fatica ad averlo (“Zero Waste”), miglioramento della raccolta differenziata, realizzazione del nuovo Piano Urbano del Traffico e della Mobilità, unitamente ad uno studio dei flussi di traffico, miglioramento della segnaletica direzionale in città, limitare ulteriormente il traffico pesante nel centro storico, nuovo studio dei percorsi dei mezzi pubblici, estensione della rete di piste ciclabili, proposta di un servizio di car-sharing e promozione del car-pooling, attivazione dei “parcheggi rosa”, attuazione del PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile), abbattimento dei consumi energetici comunali e rinnovo degli impianti luce stradali, installazione di pannelli fotovoltaici sulle strutture comunali, iniziare a rendere fruibile parte del Parco Locale di Interesse Sovracomunale “Est delle Cave”.

 

Una città attenta all’uso responsabile delle risorse, che sa fare scelte di priorità – «Lo schema di bilancio comunale per il 2012 – ha ricordato Comincini - prevede 3 milioni in meno rispetto al bilancio 2011 e 250 mila euro in meno rispetto al bilancio del 2007, anno nel quale abbiamo iniziato ad amministrare la città. Le sempre minori risorse disponibili e la crescente domanda da parte dei cittadini (figlia anche dello sviluppo demografico degli ultimi anni) continuano ad imporre scelte difficili sul versante della spesa corrente. Le prospettive delineate dalla crisi economica impongono austerità, risparmi, grande attenzione nell’uso delle risorse disponibili, capacità di recuperare entrate aggiuntive diminuendo gli sprechi ed aumentando l’efficienza, e condivisione delle scelte con la cittadinanza. Per questo l’impegno morale rimane quello di gestire al meglio le risorse che saranno via-via disponibili, seguendo le necessità della comunità cernuschese e con attenzione rispetto alla qualità dei servizi offerti.»

Sono state indicate, per quest’area, la conferma della figura del Fund Raiser, l’attivazione del progetto “Evasione Zero”, la presentazione bilancio sociale di mandato, l’esperienza del bilancio partecipato.

 

L’ambizione di Comincini e della sua maggioranza –«Fuori dal tunnel» dell’attuale crisi – ha affermato Comincini, in chiusura di presentazione delle linee programmatiche per il suo secondo mandato -  «forse (saremo) ricordati come la classe dirigente della città che ha accompagnato Cernusco ad uscire dalla tempesta. Spero che al di là della valutazione dei risultati ci venga riconosciuta la passione con la quale stiamo vivendo le responsabilità che i cittadini elettori ci hanno affidato. Lo stiamo facendo investendo tutte le nostre forze, energie e capacità, ma deve essere chiaro a tutti che è quello che ho descritto – e non altri – lo scenario che abbiamo di fronte e che viviamo. Abbandoniamo quindi i sogni nel cassetto e operiamo perché il benessere della nostra città non venga dissipato in questo difficile frangente storico. Ci sono le condizioni perché se ne possa venire fuori a testa alta.»

Dire le cose come stanno non risolve i problemi ma può aiutare a individuare le possibili soluzioni. Dobbiamo convincerci tutti che il tempo delle scorciatoie è esaurito, che dobbiamo finalmente fare i conti con le nostre responsabilità e omissioni accumulate. 

Ben fa quindi il Sindaco a richiamare continuamente tutti, maggioranza e opposizione, politici e cittadini, alla dura realtà. Se la sua ambizione è quella di farci superare l’attuale crisi, non possiamo che incoraggiarlo nel suo impegno, con l’augurio che così facendo sappia anche convincere il 35% dei cernuschesi che alle ultime elezioni comunali non hanno votato a ritornare alle urne. 

 

DALLA MINORANZA QUALCHE TIMIDO SUGGERIMENTO - “Il Sindaco è stato bravissimo – ha detto il consigliere Giuliano Mossini (Pdl) - nel fare la sua esposizione” ma ha subito aggiunto che “è impossibile dare un giudizio su un documento simile che è giunto a noi pochi giorni prima.” Per il presidente del consiglio comunale, Fabio Colombo, la consegna è stata fatta nei termini regolamentari. Mossini ha poi chiesto di intervenire una seconda volta, dopo la replica finale del Sindaco, ma non essendogli stato concesso di parlare, a norma di regolamento, ha deciso di lasciare l’aula.

Cristian Mandelli (Lega Nord) ha affermato che “il bravo amministratore è colui che sa dare risposte ai cittadini. Non c’è in questo distinzione tra politici e tecnici.” Ha quindi sollecitato la maggioranza a fare propria la scelta, proposta dal suo partito in campagna elettorale, per il “tavolo della sicurezza”, non sottovalutando questo problema, e si è detto contento che sia stato ripreso il problema della regolamentazione dell’accesso dei mezzi pesanti in centro storico e sia stata posta attenzione al marketing territoriale. Ha poi invitato la maggioranza a non fare un nuovo polo scolastico, che potrebbe rischiare di rimanere vuoto per mancanza di insegnanti, dicendosi piuttosto propenso alla ristrutturazione di piazza Unità d’Italia. Infine, ha espresso “l’auspicio che la lotta agli sprechi e all’evasione fiscale si traduca in concretezza.”

Per Gianluigi Frigerio (Pdl) nella relazione del Sindaco “ci sono sinceramente aspetti originali e altri che meritano attenzione, ma ovviamente la mia posizione non potrà che essere negativa. Ci sono alcuni aspetti di sfida e di proposta che mi piacerebbe condividere nel dibattito in questo aula, per esempio la riqualificazione delle piazze cittadine.” Frigerio ha riconosciuto che “la città ha investito la maggioranza di una grossa responsabilità, sta a voi rispondere e esserne all’altezza”, ricordando che quello che stiamo vivendo “è anche il tempo di spendersi per le piccole cose ordinarie a cui spesso non si presta attenzione, per questo diventa fondamentale l’ascolto dei cittadini.”        

 

IL “RITORNELLO” DELLA MAGGIORANZA: SERVIZI E TERRITORIO IN PRIMO PIANO - I punti interessanti e che segnano la presenza della sinistra nella maggioranza sono, a parere del consigliere Danilo Radaelli (Sinistra per Cernusco), la partecipazione, le relazioni sociali, la cultura, da mantenere “viva e vitale”, l’educazione, per il “rilancio della scuola pubblica”, le politiche di genere, la cooperazione internazionale. Ma soprattutto due temi centrali: il lavoro e l’ambiente. Il primo affinché “sia l’angolo da cui guardare la società, per il suo insieme di valori di dignità e identità”, il secondo perché rappresenta”un bene comune da amare, rispettare e conservare e il violento consumo del suolo (negli anni precedenti l’insediamento dell’attuale Sindaco) è stata una pratica selvaggia che ha cambiato in peggio Cernusco. Lo spirito del vigente PGT va invece in altra direzione.”

La tutela del territorio e l’attenzione ai servizi alla persona  sono da trent’anni i cardini – ha sostenuto Mariangela Mariani (Vivere Cernusco) – della sua lista civica. Ha quindi proposto due parole-chiavi: cultura e collaborazione: “queste due parole sono la continuità più evidente del lavoro di questa amministrazione comunale rispetto ai cinque anni precedenti, che hanno visto la nostra città uscire dallo splendido isolamento in cui si era crogiolata per tanto tempo. È vero siamo in un periodo difficile, con risorse scarse, ma bisogna cercare di salvaguardare la continuità di offerta culturale per i cittadini di Cernusco”.

Nel dibattito sono intervenuti tutti i consiglieri del Partito Democratico, a sottolineare, probabilmente, un ruolo più incisivo che il gruppo vuol esercitare sull’azione amministrativa in questi cinque anni. Interventi che solo in alcuni casi hanno offerto significative sottolineature. Per Andrea Gadda (Pd), che ha incentrato il suo intervento sulla qualità dei servizi alla persona, “non basta erogare servizi ma bisogna farlo bene e anche meglio”. “Un’amministrazione comunale deve porsi oggi – a parere di Gadda - una sfida grande e necessaria, viste le condizioni economiche generale: costruire una comunità cittadina attenta alle relazioni umane e in grado di agire di concerto con le scelte politiche dell’amministrazione comunale, non orientate ideologicamente ma volte a trovare insieme più soluzioni possibili ai bisogni comuni in un’ottica di solidarietà.”   

Per Daniele Pozzi (Pd) “è nei momenti di crisi che la politica deve dimostrarsi guida forte per la propria comunità e che deve sentire ancora più responsabilità per le cose da fare con le risorse comuni, che deve operare scelte forti dicendo chi è primo nei propri pensieri: bambini e futuro dell’ambiente”. Ha quindi proposto, per i prossimi cinque anni, un patto tra politica, cittadini e società civile per sviluppare una nuova politica, in uno sforzo comune per uscire dai problemi attuali e per uscirne diversi.     

Il capogruppo Maurizio Magistrelli (Pd) ha individuato e proposto, a sua volta, alcune parole-chiavi: sobrietà, “da non intendersi come gioco al ribasso su scelte fondamentali”, innovazione, “da con confondersi con una sperimentazione sfrenata, ma come capacità di reinterpretare in chiave migliorativa la lettura della società attuale”, crisi, vista come “passaggio verso una nuova consapevolezza e responsabilità nell’uso delle risorse disponibili”, sussidiarietà, “che non deve diventare uno slogan e un modo per il Comune di trasferire ad altri le sue difficoltà economiche”, cooperazione, da perseguire tra i diversi soggetti e attori della vita cittadina.

 

“ABBIAMO BISOGNO DI ISTITUZIONI VALIDE E DI BUONI GOVERNANTI” –  Una recente riflessione del nostro arcivescovo, cardinale Angelo Scola, ben si adatta anche alla nostra città, ai suoi amministratori e ai suoi abitanti.

Scola – incontrando i giornalisti lo scorso venerdì, 20 luglio, al termine della sua visita ai campeggi degli oratori ambrosiani in Valfurva -  ha parlato delle sfide che «in questo tempo di passaggio» attendono la città di Milano, ma non solo, e la Lombardia. Milano «deve ritrovare un volto adeguato al nuovo millennio», consapevole «che il nuovo non è l'inedito ma è la capacità di trapiantare l'antico dentro condizioni che si presentano per la pri­ma volta». Condizioni - ha esemplificato Scola - come il «meticciato di popoli», «la grave crisi, il travaglio socio-economico che stiamo passando», «la necessità di ridare all'economia il suo vero volto», le chances offerte dalla «società delle reti e dal progresso scientifico

Come «ricostruire la città»?  «Per Aristotele il benessere della società nasce dalla filia, dall’amicizia civica; anche in una società plurale - suggerisce Scola­ - dobbiamo ritrovare la passione per que­sta amicizia. Perciò dobbiamo avere il gusto della narrazione reciproca, del confronto su tutto, anche sulle cose che ci vedono divisi come concezione, in modo da trovare un riconoscimento reciproco. Per questo abbiamo bisogno di istituzioni valide e di buoni governanti. Citando Platone: un buon governante è un eccellente tessitore, che sa unire un ordito solido a una trama morbida. Così le due caratteristiche di chi governa - da una parte la capacità di ascolto, di adeguazìone alle domande della società civile: la trama morbida; dall'altra parte la capacità di decidere anche sfidando l'impopolarità: l'ordito solido - mettono in evidenza il tipo di uomo di governo di cui abbiamo bisogno a Milano, ma non solo». Incontrando i milanesi in piazza Duomo, lo scorso l° giugno, il Papa sottoli­neò «la grande tradizione ambrosiana di una capacità di interazione e dialogo nel rispetto delle differenze tra realtà ecclesiale e società civile. Io penso ­ commenta Scola - sia un'indicazione ancora oggi fondamentale». Il respiro globale delle sfide che attendono Milano e la Lombardia esige la messa «in rete» dei loro molteplici «punti vivi a livello economico, civile, sociale, politico». Questa la via di una «rigenerazione della società» dentro la quale «gli eventi assolutamente nuovi del terzo millennio possono diventare fattori di costruzione».

 

Il nostro rinnovato augurio - Rinnoviamo il nostro augurio di buon lavoro all’amministrazione comunale e ai consiglieri comunali, consapevoli che il bene di una città si può costruire solo con il concorso intelligente e fattivo di tutti. Questo è ancora più vero e necessario in un momento di crisi come l’attuale, in cui siamo chiamati a scelte certamente non facili per assicurare al nostro Paese, alla nostra città, ma soprattutto alle giovani generazioni un futuro certo e dignitoso.

Buona settimana e buone vacanze!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 23 luglio 2012     

 

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